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Messaggio del 8 giugno 2012:Cari figli, anche oggi vi invito in modo particolare: rinnovate i miei messaggi, vivete i miei messaggi. Invito. tutti voi stasera: pregate in modo particolare per le vostre parrocchie da cui voi provenite e per i vostri sacerdoti. In questo tempo vi invito in modo particolare a pregare per le vocazioni nella Chiesa. Pregate, cari figli, pregate, pregate. Grazie per aver risposto anche oggi alla mia chiamata

Notizie dai giornali cattolici



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La pienezza di sapienza che illuminava l'intelletto di Maria beatissima non lasciava spazio ad alcuna mancanza ed ella, in mezzo ai suoi dolori, continuava a porre attenzione ad ogni azione che l'occasione richiedeva. Con questa superna provvidenza non trascurava niente, operando ciò che era più santo e perfetto in tutto. Dopo la sepoltura di Cristo, nostro bene, si ritirò, come si è detto, nel cenacolo; nel luogo dove era stata celebrata la Pasqua parlò con Giovanni, con le Mafie e con le altre che lo avevano seguito dalla Galilea, ringraziandoli con semplicità e nel pianto per la perseveranza con la quale sino a quel momento l'avevano accompagnata con pietà ed affetto nel corso della passione del suo adorato Gesù, in nome del quale promise loro il premio. Al tempo stesso, si offrì alle pie discepole come ancella e amica. Tutte le si mostrarono riconoscenti per questo grande favore e le baciarono la mano chiedendo la benedizione; la supplicarono poi di distendersi un po' e di mangiare qualcosa, ma ella rifiutò: «Mio riposo e mio ristoro deve essere il vedere risorto il mio Signore. Voi, o carissime, soddisfate le vostre necessità come è giusto, mentre io me ne sto con lui in disparte».
Quest’anno anche la piccola Charlotte diventerà una Brownie, però farà la nuova Promessa. Quella che dice di essere fedeli non a Dio ma a se stessi
Prosa scorrevole, argomento di comprovato interesse (da qualcosa come duemila anni), qualche tesi non nuova ma ardita e una buona dose di pubblicità gratuita offerta da una polemica diventata virale su internet. La storia dell’improvviso e folgorante successo di vendita negli Stati Uniti del libro Zealot: The Life and Times of Jesus of Nazareth riunisce in sé tutti gli stilemi del perfetto best seller dell’era 2.0 della cultura.
Il prossimo 13 ottobre, in una cerimonia presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi e rappresentante di papa Francesco per questa occasione, saranno beatificati a Tarragona 522 martiri della guerra civile spagnola, fra i quali figurano molti religiosi ma anche diversi laici, persone comuni che diedero la vita per non dover rinnegare la propria fede. Si tratta, per la Conferenza episcopale spagnola, di uno degli eventi principali dell’Anno della fede. Nei giorni scorsi monsignor Vicente Cárcel Ortí, storico e autore di diversi libri sui cattolici spagnoli perseguitati dai repubblicani negli anni Trenta, ha spiegato in un’intervista a tempi.it l’importanza di questo evento per la Chiesa. Con questo articolo comincia una serie dedicata alle storie dei martiri laici che saranno beatificati a ottobre.
Pubblichiamo la lettera inviata alla veglia organizzata dalla Manif Pour Tous Italia lunedì 5 agosto a Roma contro la legge sull’omofobia. Il testo, scritto da Eliseo Del Deserto, omosessuale dichiarato, è stato letto nel corso della manifestazione.
L'immagine più bella dell'incontro del Cammino Neocatecumenale a Rio de Janeiro è Kiko Argüello che canta Una gran señal davanti a circa 45.000 persone che agitano le bandiere di tutto il mondo. Un fotogramma suggestivo che sembrava realizzare la profezia di Isaia (Is. 66, 18 ss.): "Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue, essi verranno e vedranno la mia gloria”. Dei tre milioni di pellegrini venuti nella metropoli carioca per la Giornata mondiale della gioventù circa centomila appartenevano al Cammino Neocatecumenale. “La vostra presenza - ha detto Kiko - è stato un segno per tutto il mondo che la Chiesa è viva e i giovani, con Cristo, sono una parola di speranza davanti a tutti i conflitti economici e sociali".
Più di mille firme per l’iniziativa europea “Uno di Noi” e tante altre che verranno sia online che per mezzo del modulo cartaceo. E' questo il primo risultato del Mladifest di Medjugorje. L’iniziativa dei cittadini europei “Uno di noi” che chiede di riconoscere la persona fin dal concepimento, di vietare i finanziamenti della UE alle organizzazioni che promuovono l’aborto nel mondo e le ricerche mediche violanti la dignità dei nascituri, è stata presentata da Padre Danko.
Dalla sua miracolosa fondazione sino ai nostri giorni, la Chiesa comunica un intenso messaggio di unità della natura umana e divina della Vergine Maria e di Nostro Signore Gesù Cristo.
Intervista con padre Raffaele De Muro, direttore della cattedra Kolbiana al Seraphicum di Roma e Assistente Internazionale della Milizia dell'Immacolata.
Nel Messaggio per la Giornata missionaria mondiale, Francesco ricorda che per fare missione “bisogna uscire dai propri confini" e raggiungere i non cristiani. Una dimensione che non esula dalla Chiesa, che "non è proselitismo o violenza ma che porta il dono più importante, la fede”. Un pensiero per quei cristiani che, in varie parti del mondo, “hanno difficoltà a professare la fede e vedere riconosciuto il diritto a viverla dignitosamente. Non pochi rischiano la vita per Cristo".
6 agosto 1978, giorno della festa della Trasfigurazione del Signore. Son passati ben 35 anni, ma forse invecchiando, i ricordi diventano più vividi e forti. Stavo in vacanza a Castelletta di Fabriano, paese di origine della mia famiglia. Lì, attraverso la televisione, appresi che il Papa, Paolo VI, era morto. Mi dispiacque, anche perché pur sapendolo malconcio, la notizia giunse inattesa. Era, per me, il Papa; gli altri non li avevo conosciuti se non per sentito dire, e solo di Giovanni XXIII avevo un vago ricordo, quando passò, sulla la via Tiburtina, per andare a San Basilio. ...