Negli Atti si menziona la violenta persecuzione che dopo la lapidazione di Stefano si scatenò per istigazione del serpente fino alla conversione di Paolo; l'ho illustrata nei capitoli dodicesimo e quattordicesimo della presente parte, ma quello che ho raccontato successivamente fa capire che egli non si riposò né si dette per vinto, insorgendo ancora contro i credenti e contro Maria. Ciò che ci è riferito circa la carcerazione di Pietro e di Giacomo, ordinata da Erode, sarebbe sufficiente per farci dedurre che si trattò di un altro tentativo di eliminazione dei seguaci di Gesù, anche se non fosse dichiarato espressamente che furono contemporaneamente inviate delle truppe per tormentarne alcuni. Affinché si intenda meglio quanto si è affermato e quanto si affermerà più avanti, torno ad avvertire che tutto questo era architettato e suscitato dai demoni, che irretivano gli oppressori. La provvidenza divina in certi periodi ne concedeva loro il permesso e in altri lo revocava, precipitandoli nelle profondità, come al momento della trasformazione che avvenne in Saulo e in altre occasioni; quindi, la comunità primitiva, come è stato in ogni secolo, a volte era nella tranquillità, mentre altre volte, terminate queste tregue, veniva molestata e afflitta.
Incontro di preghiera con Marija Pavlovic a Lignano Sabbiadoro, presso il duomo: testimonianza e apparizione della veggente. Santa Messa animata da Roland e Melinda (Figli del Divino Amore) - trasmissione in diretta streaming a partire dalle ore 17:15.
«Vediamo la gente intorno a noi e pensiamo: “Domani hanno deciso di bombardarci”». Drammatica lettera dalla Siria: «Domani ci faranno respirare i gas tossici dei depositi colpiti, per punirci dei gas che già abbiamo respirato?»
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Timori per la sorte dei cristiani in Medio Oriente. Il ricordo dei due vescovi ortodossi rapiti. La stima per papa Francesco che "conosce bene" l'ortodossia. La legge anti-gay e la stretta collaborazione col Cremlino.
Denunciato per violenza sessuale su una ragazza di 15 anni, il santone Asaram Bapu sostiene di essere al centro di un “complotto” orchestrato da Sonia Gandhi, leader del Congress (partito laico al governo”. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Un codardo che vuole sviare l’attenzione dai suoi molti crimini”.
Altre due chiese - quella di Nicea e quella di Trabzon - sono state convertite da musei in moschee. Santa Sofia a Costantinopoli rappresenta il simbolo della conquista ottomana. Il progetto neo-ottomano di Erdogan ha bisogno di questo simbolo per nascondere la crisi economica e sociale in cui versa la Turchia. Bartolomeo I: Santa Sofia potrà aprire al culto solo come chiesa cristiana.
La polizia offre 100mila yuan per notizie utili a rintracciare la donna che ha mutilato Binbin, 6 anni, per rivenderne le cornee al mercato nero. Il traffico di esseri umani egli espianti forzati, una piaga che affligge tutto il Paese.
Il francescano padre Matteo La Grua (1914-2012) è stato un esorcista di fama internazionale. La sua lunghissima vita è stata segnata da molte virtù e carismi speciali, a partire dalle capacità taumaturgiche e dal dono di saper scacciare i demoni.
Gli ultimi quarant’anni della sua vita, padre Matteo li ha trascorsi alla guida dei gruppi palermitani del Rinnovamento nello Spirito Santo, dove è diffusa la preghiera di liberazione.
Di lui, padre Gabriele Amorth affermò: “Non è mai esistito esorcista più potente”.
Alcuni mesi prima di morire, assai anziano e malato ma lucidissimo, padre La Grua ha affidato alla giornalista Roberta Ruscica il compito di realizzare un libro-intervista con lui. Una sorta di testamento spirituale, da lui fortemente voluto, in cui l’esorcista racconta la sua attività ed esorta sacerdoti e laici a non mollare mai nella battaglia contro il maligno.
Ne è scaturito il volume Contro Satana. La mia lotta per vincere le potenze delle tenebre (Piemme, 2013). Sui contenuti del libro-intervista, ZENIT ha intervistato Roberta Ruscica.
Novena per la natività della Beata Vergine Maria.
Nelle miniere d’oro della Tanzania, quarto esportatore africano del prezioso metallo, lavorano migliaia di bambini, alcuni anche di soli 8 anni, che corrono gravissimi rischi per la salute. Il fenomeno, riporta l’agenzia Misna, è stato denunciato dall’associazione Human Rights Watch, che ha visitato 11 impianti estrattivi in tutta la Tanzania e ha scritto in un rapporto: “Migliaia di bambini lavorano in miniere d’oro autorizzate o illegali per lo più di piccole dimensioni.
Un lingotto di un chilo e mezzo d’argento già sagomato dai colpi di circa 7 milioni di argentini è nelle mani dell’orafo Juan Carlos Pallarols che ha iniziato la lavorazione di un calice che si spera possa essere usato dal Papa, nelle celebrazioni natalizie o per la Solennità dell’Immacolata Concezione, l‘8 dicembre. L’iniziativa è partita ad aprile di quest’anno dallo stesso artista che con il motto: “Uniti incidiamo il calice di Francesco” ha invitato tutti i concittadini a dare una piccola martellata al lingotto che diventerà un omaggio del popolo argentino al primo Papa latinoamericano. Riportato nella capitale argentina pochi giorni fa, il pezzo modellato è stato ricevuto dal Capo del governo della città di Buenos Aires, Horacio Rodríguez Larreta, dal primo vicepresidente Cristian Ritondo e dallo stesso Pallarols. Anche loro hanno dato un piccolo colpo di martello all’opera collettiva intrapresa dall’orefice argentino, membro della nota famiglia di orefici e amico del cardinale Bergoglio.
A Cassino, in Terra di Lavoro, ha sede l’“Historiale”, un “museo vivo” che impartisce una lezione preziosa: il bene e il male non cambiano mai anche dentro il caso limite della guerra. A poca distanza, si staglia Montecassino, cuore d’Europa, cioè di quel cristianesimo divenuto civiltà, istituzioni e istituti che porta il sigillo monastico di san Benedetto da Norcia. Lì il pellegrino ammira un’abbazia sontuosamente rifatta. L’originale (lo sanno tutti) è stato travolto il 18 febbraio 1944 dalle bombe americane mentre i suoi tesori venivano posti in salvo dall’abate-vescovo Gregorio Vito Diamare (1865-1945) e dal tenente colonnello tedesco Julius Schlegel (1895-1958), tanto per restare nel tema dell’“Historiale” (mons. Diamare celebrò poi Messa per i salvatori e consegnò al colonnello un atto di gratitudine scritto a mano, secondo l’antico uso benedettino, su pergamena pregiata).
Barbie e Ken ormai stanno peggio degli esodati. Emarginati dal nuovo che avanza. E il nuovo si chiama Hermes-Afrodite: la prima bambola – o coppia di bambole - transgender. Grazie a delle inserzioni di velcro il bambino o la bambina potrà attaccare e staccare a piacere seni, vagine, peni e testicoli, combinandoli assieme a suo piacere e gradimento. E così potremo avere una Lei con seno e pene, un Lui con vagina e pene, etc. La bambola, prodotta dall’azienda svedese Uniniku, ha un aspetto orrendo e assomiglia più ad un pupazzetto voodoo, quindi difficilmente troverà mercato. Ma vi sono altre bizzarrie inventate dall’ideologia gay per tentare di trasformare un modo etero in uno omo.
C’è un detto che dice: “Se al peggio non c'è mai fine, al meglio non c'è neanche inizio”. Ed è questa l’impressione che si ha leggendo il codice di deontologia medica in via di preparazione, ora che finalmente lo si può leggere per intero sul sito del sindacato FIMMG di Roma a cui siamo grati per l’opera di trasparenza.
Stupisce che di un tale testo, accreditato dell’approvazione unanime da parte dei medici, al momento che scriviamo continua a non esservi traccia sul portale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici che si è incaricato di stilare i 79 nuovi articoli che lo compongono. In effetti se ci era parso di sentire odore di bruciato leggendo dell’abolizione del termine “paziente”, ora che abbiamo aperto il forno di questa “Hell Kitchen” deontologica, ci siamo trovati davanti ad un codice davvero indigeribile.
Vi ricordate di Vincent Peillon, il ministro dell’istruzione francese? Quello convinto che «non si potrà mai costruire una paese libero con la religione cattolica»? Quello secondo cui «abbiamo lasciato la morale e la spiritualità alla Chiesa cattolica. Dobbiamo sostituirla»? Vi ricordate di lui?
Bene. Il ministro ha fatto diffondere nelle scuole francesi una Carta della laicità che, in realtà, è il perfetto esempio di clericalismo laicista (la potete leggere qui). Oggi, sul Foglio, Giulio Meotti ricostruisce alcune delle idee di Peillon che i lettori di tempi.it conoscono bene. Ad esempio, Peillon è convinto che «le scuole private non debbano parlare di matrimonio» ed è favorevole all’introduzione nelle classi di letture quali Papà porta la gonna che ha lo scopo di insegnare ai più piccoli che i sessi si possono cambiare a piacimento, «permettendo in questo modo di affrontare i temi del sessismo e dell’omofobia, che sono legati».
Succede nella Cina centrale, dove vige la politica del figlio unico. Un uomo ha pensato di sistemare i suoi tre gemelli su una bancarella, sperando che qualcuno li portasse via.
A volte basta il simbolo della croce su una divisa della Nazionale di calcio per creare problemi. Anzi, di più: a dare adito a delle “provocazioni”.
Un video amatoriale mostra il massacro del giovane Mina Rafaat Aziz, bastonato, preso a calci e pugni da manifestanti islamisti, e infine decapitato e abbandonato per strada.
Pubblichiamo oggi una riflessione firmata da monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, su papa Giovanni Paolo I, di cui è stato commemorato lunedì scorso il 35° anniversario della sua elezione al Soglio di Pietro.
Riportiamo di seguito l’omelia tenuta ieri dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione della messa della vigilia della solennità della Madonna della Guardia, presso l’omonimo santuario genovese.