Giornata di approfondimento e testimonianze su Chiara Corbella Petrillo, presso il Teatro delle Stuoie – Santa Maria degli Angeli. Interverranno il marito, i parenti, i suoi medici e gli amici piu’cari.
Padre Petar a Raveo (UD) domenica 1 settembre 2013 Il Gruppo della Peregrinatio Mariae in Carnia organizza presso la parrocchia di Raveo (UD): Il 3° Incontro annuale di preghiera Eucaristico - Mariana con padre Petar Ljubicic Programma: Ore: 10,00 Processione al Santuario delle Madonna del Monte Castellano con partenza dalla chiesa parrocchiale di Raveo con la recita del Santo Rosario intercalato con lodi e canti. Ore: 11,00 Santa Messa nel Santuario. Ore: 13,30 Pranzo comunitario nel salone dell’ex asilo. Ore: 15,30 Adorazione al Santissimo Sacramento nella chiesa parrocchiale; a seguire testimonianza di Krizan Brekalo. Ore: 18,00 Congedo dei partecipanti con piccolo rinfresco nella casa canonica di Raveo.
La prudente Madre era tanto diligente, vigile e sollecita nel governo della sua famiglia, la Chiesa , che era proprio la donna forte della quale nei Proverbi si dice che sorveglia l'andamento della casa per non mangiare il pane oziosa. Considerò tutto con pienezza di sapienza e, poiché era adornata e vestita della porpora della carità e del candore della sua incomparabile purezza, come non era all'oscuro di niente così non trascurava in nessun modo quanto era utile ai suoi. Subito dopo la stesura del simbolo apostolico, ne fece di sua mano innumerevoli copie con l'assistenza dei suoi custodi, che la servivano come segretari e come messi affinché fossero recapitate senza dilazione ai discepoli sparsi per la Palestina. Ne spedì alcune per ciascuno, con una lettera particolare nella quale invitava a conservarne una e a dare le rimanenti ad altri, e rendeva noto in che maniera quelle definizioni fossero state fissate, avvertendo che dovevano essere insegnate a coloro che si convertivano, perché le credessero.
Mons. Ignatius Suharyo Pr invita i nuovi preti a seguire Cristo e servire gli altri “con i fatti, piuttosto che a parole”. La cerimonia si è tenuta in una parrocchia periferica della capitale, per incentivare le vocazioni. Gli istituti cattolici a Jakarta fondamentali nel campo dell’istruzione e nel percorso formativo dei futuri sacerdoti.
Nell'omelia di ieri, il card. Bechara Rai domanda unità fra i politici per salvare il Libano. La riconciliazione vissuta dalla popolazione. Visita alla moschea di al-Taqwa , a Tripoli. Le tragedie di Roueiss (nella banlieue sud di Beirut) e di Tripoli sono "nostre tragedie perché siamo un solo corpo e una sola famiglia".
La controversia giudiziaria sull’uso del termine “Allah” nelle pubblicazioni cristiane sarà esaminata nel processo di appello nell’udienza del prossimo 10 settembre. Come riferito da Fides, è questo il risultato della decisione della Corte di Appello di Putrajaya, che ha convalidato il ricorso presentato dal governo malaysiano, dando il via al processo di appello. L’appello è contro una sentenza del 31 dicembre 2009, che autorizza i cristiani a usare la parola “Allah” nelle loro pubblicazioni in lingua malay. A circa tre anni da quella sentenza, la questione restava aperta e sospesa. La Chiesa cattolica, nella persona del suo rappresentante, mons. Murphy Pakiam, arcivescovo di Kuala Lumpur, aveva chiesto, per cercare di sbloccarla, l’annullamento del ricorso inoltrato dal governo.
Tra i temi che hanno caratterizzato il Meeting di Rimini appena concluso, c'è stato quello della libertà religiosa. Se ne è parlato anche sabato scorso nel corso dell’ultimo dibattito. La sensibilità su questa questione sta migliorando, secondo Massimo Ilardo, direttore in Italia dell'associazione "Aiuto alla Chiesa che Soffre".
Ricorre quest’anno il 60.mo anniversario della lacrimazione della Madonna a Siracusa. Le celebrazioni solenni sono cominciate sabato nella cittadina siciliana con una fiaccolata. Fino al 29 agosto, nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, si svolgeranno diverse liturgie e ai fedeli saranno proposte anche sacre rappresentazioni, per ricordare e rappresentare l’universalità del linguaggio delle lacrime di Maria.
«Dio è morto […] lo abbiamo ucciso noi»: così recita la nota sentenza di Nietzsche, nel paragrafo 125 de La gaia scienza, in un brano suggestivo su cui le molteplici interpretazioni hanno versato fiumi di inchiostro.
Ma come è possibile uccidere Dio? In particolare, visto che ? per Nietzsche ? Dio non esiste, e dato che non è possibile uccidere ciò che non esiste, che cosa significa uccidere Dio?
Alla fine Damasco ha ceduto, forse in seguito alle pressioni di Mosca, consentendo l’accesso ai sobborghi di Damasco del team di esperti dell’Onu incaricato di investigare sul presunto uso di armi chimiche. Le ispezioni inizieranno oggi nella zona di Ghouta, teatro del presunto attacco denunciato dai ribelli il 21 agosto ma l’organizzazione francese Medici senza frontiere ha già fatto sapere di aver rilevato presso gli ospedali della zona 3.500 persone che presentavano “sintomi neurotossici", di questi 355 sono morti. Cifre emerse da quanto raccontato da medici locali poiché Msf non ha proprio personale in loco. Le ispezioni dell’Onu potrebbero trovare ostacoli dal fatto che l’area colpita è sotto il controllo dei ribelli ma gli Stati Uniti hanno già fatto sapere di considerare l’apertura di Damasco tardiva e poco credibile.
«Se gli stranieri che combattono in Siria se ne andassero, in 48 ore tornerebbe la pace. Noi cristiani siamo tornati a un’epoca catacombale». Così descrive durante l’incontro conclusivo della XXXIV edizione del Meeting la situazione del paese mediorientale, che da oltre due anni è martoriato da una guerra civile che ha fatto oltre 100 mila morti e due milioni e mezzo di profughi, Antranig Ayvazian, capo spirituale degli armeni cattolici dell’Alta Mesopotamia, Siria del Nord. «Tutte le nostre chiese in diverse città della Siria sono distrutte, i fedeli vengono da me nella notte per ricevere i sacramenti».