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Messaggio del 31 ottobre 1985:Cari figli, oggi vi invito a lavorare nella Chiesa. Io vi amo tutti in modo uguale, e desidero che tutti lavoriate, ciascuno secondo le sue capacità. Io so, cari figli, che potete ma non lo fate, perché non ve la sentite. Dovete essere coraggiosi e offrire piccoli sacrifici per la Chiesa e per Gesù, affinché entrambi siano contenti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

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Nel cenacolo, i dodici apostoli e gli altri discepoli perseveravano lieti aspettando l'adempimento della pro­messa del Signore, confermata dalla grande Regina del cie­lo lì presente, di mandare lo Spirito consolatore che avreb­be insegnato e chiarificato loro quanto avevano ascoltato dal Maestro. Saldamente uniti nella carità, in quei giorni nessuno ebbe pensieri, sentimenti o gesti in contrasto con gli altri: erano tutti un cuor solo ed un'anima sola nel giu­dicare e nell'operare. Tra questi nuovi figli della Chiesa non si manifestò un minimo principio o segno di discordia, neppure quando ebbe luogo l'elezione di san Mattia. In oc­casioni simili la diversità dei pareri può muovere la vo­lontà in modo da creare dissapori anche tra persone in grande armonia, perché ciascuno è intento a seguire il pro­prio punto di vista e non ad accogliere l'opinione altrui. In quella santa riunione invece non si infiltrò divisione, poi­ché i presenti furono corroborati dalla preghiera, dal di­giuno e dall'attesa concorde della visita dello Spirito San­to, il quale non dimora nei cuori in conflitto. Per cono­scere quanto la comunione che li animava fosse forte e po­tente, tale non solo da renderli idonei a ricevere il Para­clito, ma anche da vincere e mettere in fuga i demoni, av­verto che questi ultimi dall'inferno, dove stavano sprofon­dati fin dal momento della morte di Gesù, si sentirono col­piti da una nuova oppressione e furono presi da terrore per le virtù di coloro che erano nel cenacolo. Essi ignora­vano di che cosa si trattasse, ma comprendevano che era lì la fonte della forza sconosciuta che li abbatteva. Intui­vano che il loro impero stava per andare in rovina proprio a causa di ciò che i discepoli di Cristo cominciavano ad operare nel mondo con la parola e con l'esempio.
I Salesiani di tutto il mondo, in questo 16 agosto, celebrano il 198.mo anniversario della nascita di Don Bosco, fondatore della Congregazione (16 agosto 1815-31 gennaio 1888). Per l’occasione, alle ore 11.00, il Rettor Maggiore, don Pascual Chávez Villanueva, celebrerà una Santa Messa sul Piazzale della basilica Don Bosco al Colle Don Bosco, vicino Asti. Non solo: domani sarà celebrato anche il passaggio dal secondo al terzo anno del cammino di preparazione al bicentenario della nascita del Santo torinese ed avrà inizio quindi un anno dedicato alla riscoperta e approfondimento della sua spiritualità. Iniziato il 16 agosto 2011, il triennio di preparazione si pone l’obiettivo di divulgare la vita e l’opera del Santo e di testimoniare l’attualità del suo apostolato per la comunità credente di oggi.
Il governo britannico deve fare di più per affrontare e cercare di combattere lo “scandalo” della povertà: è quanto chiede, in una nota, la Caritas locale (Csan), invitando le istituzioni a guardare soprattutto al mondo del lavoro. Gli ultimi dati sulla disoccupazione nel Regno Unito sono positivi, perché dicono che tra l’aprile ed il giugno di quest’anno i senza-lavoro sono scesi di 4mila unità, ma la Caritas sottolinea che questo non basta.
L’ultima sul matrimonio? Viene dal Washington Post. Il 7 agosto Paul Rampell, avvocato di Palm Beach, ha scritto che secondo lui le coppie del XXI secolo dovrebbero firmare una carta con su scritto “wedlease”, leasing matrimoniale, invece di impegnarsi “finché morte non ci separi”.