Se a un qualsiasi cittadino padovano o anche ad un quisque de populo mediamente appassionato di viaggi, cultura, storia, attualità, si chiedesse per che cosa è principalmente conosciuta Padova, le risposte potrebbero essere ben variegate ma la maggior parte, indicativamente, porterebbero ad emergere alcuni caratteristici elementi: la prestigiosa e antica Università (“padovani gran dottori”), la giottesca Cappella degli Scrovegni, il Prato della Valle (una delle più grandi piazze d’Europa), la Basilica di Sant’Antonio di Padova (per tutti “il Santo”), e l’immancabile aperitivo “spritz”.
Ho terminato la seconda parte di questa Storia lasciando la nostra grande Regina nel cenacolo e al tempo stesso alla destra del suo unigenito e Dio immenso. Era presente in entrambi i luoghi per il miracolo di cui ho parlato, concessole dal braccio onnipotente, dato che sua Maestà, per rendere più mirabile la propria ascensione, la condusse con sé allo scopo di darle il possesso degli ineffabili premi che ella aveva guadagnato fino ad allora e di assegnarle la sede che, per essi e per gli altri che si sarebbe ancora procurata, teneva preparata per lei da sempre. Ho detto anche che le fu fatto decidere liberamente se tornare a consolare e rinsaldare i primi credenti oppure rimanere in quello stato felicissimo senza privarsi di quanto le era stato elargito. La volontà delle tre Persone divine, benché sotto questa condizione, era incline per il loro affetto verso di lei a tenerla in tale abisso di gloria e a non rimandarla fra gli esuli discendenti di Eva. Da una parte sembra che ciò fosse richiesto dalla giustizia, poiché 1'umanità era già stata riscattata con la passione di Gesù ed ella aveva cooperato con ogni pienezza e perfezione. La morte non aveva più alcun diritto su di lei, non solo per come ne aveva provato i dolori al momento di quella del Redentore, ma anche perché non era mai stata debitrice né ad essa, né al demonio, né al peccato, per cui la legge stabilita per la posterità di Adamo non la riguardava. Il sommo sovrano desiderava che non decedesse quaggiù colei che non aveva commesso niente per meritarlo, e passasse con un altro transito dalla condizione di viatrice e mortale a quella di beata e immortale; del resto, poteva trasferirla facilmente dall'una all'altra anche lì.
Durante questa esperienza, un giorno, mentre pigramente sedevo in casa, mi furono rivolte queste parole: «Chi ti parla è san Bartolomeo, che fu scuoiato», e lodava molto se stesso e me e diceva che quel giorno era la sua festa. Egli mi riempì l’anima di tristezza e divagazione, e uscii dalla preghiera e non potei più raccogliermi. Poi mi accorsi che aveva mentito, perché quel giorno non era la festa sua, ma di santa Chiara. La tristezza e la divagazione durarono dieci giorni, fino all’ottava di santa Maria di agosto, quando andai ad Assisi.
E’ ormai la mania dei media: attribuire a papa Francesco idee opposte a quelle di Benedetto XVI, soprattutto sui temi più cari al mainstream giornalistico, cioè gay, donne, Chiesa, ambiente, capitalismo, povertà.
Lo si è visto dopo la famosa conferenza stampa sull’aereo. Il salotto radical-chic è così convinto che Francesco stia rovesciando l’insegnamento del predecessore che ieri perfino uno che non sa nulla di cristianesimo – come Claudio Sabelli Fioretti – su un magazine di “Repubblica” lo rappresentava come “uno straordinario folle che potrà finalmente mettere in crisi la Chiesa”.
Visto l’andazzo, al di qua e al di là dell’Atlantico, Pat Archbold nel suo blog, sul sito americano del “National Catholic Register”, si è divertito a farsi beffe del pigro conformismo liberal, secondo cui Francesco dice il contrario di Ratzinger.
Sul tavolo del governatore della California c’è una proposta di legge per permettere agli alunni delle scuole pubbliche dello stato di usare indifferentemente il bagno delle femmine o quello dei maschi, a seconda di ciò che i ragazzini stessi ritengano più corrispondente alla propria “identità di genere”. Stesso discorso per le attività sportive che, secondo il “bill” californiano, dovrebbero poter essere scelte dagli alunni indipendentemente dalle proprie caratteristiche anatomiche. Così i maschietti, se lo vorranno, potranno fare le ragazze pon pon, e sarà tutta concorrenza in meno per le femminucce che vorranno conquistarsi spazio nella squadra di football.
Il Forum Associazioni familiari e le Famiglie numerose: la nuova imposta colpirà i nuclei più larghi e più poveri. È così a Bari e in molte altre città italiane
La famiglia di Kenneth Bae, noto anche come Pae Jun-ho, sostiene che egli sia ricoverato in un ospedale nei pressi della capitale nordcoreana. Condannato a 15 anni di lager, non sarebbe più in grado di lavorare: “Ha 45 anni, il diabete e una malformazione cardiaca. Siamo preoccupatissimi”.