Dopo l'incarnazione del Verbo divino, il tirannico impero di Lucifero nel mondo non fu più incontrastato come nei secoli precedenti. Infatti, dall'ora in cui il Figlio dell'eterno Padre scese dal cielo e s'incarnò nel talamo verginale di Maria, questo essere forte e bene armato sentì un'altra forza più grande e dall'origine più potente che l'opprimeva e l'atterrava; in seguito sperimentò la stessa forza quando il bambino Gesù e la sua santissima Madre vissero in Egitto e in molte altre circostanze in cui fu oppresso e vinto con la potenza divina per mano della nostra gran Signora. Si aggiunse a questi fatti la meraviglia da lui provata per le opere, già narrate nel capitolo precedente, che il Salvatore incominciò a compiere. Tutte queste cose generarono nell'antico serpente grandi sospetti e timori che nel mondo vi fosse qualche altra gran causa, ma, siccome il mistero della redenzione umana gli era nascosto, rimaneva sbalordito nel suo furore e non riusciva a cogliere la verità, pur essendo stato fin dalla sua caduta dal cielo sempre sollecito e vigilante per indagare quando e come il Verbo eterno si sarebbe incarnato; quest'opera meravigliosa era, infatti, la più temuta dalla sua arroganza e superbia. Tale preoccupazione lo obbligò a radunare tutti i consessi che in questa Storia si sono riferiti e si riferiranno.
Intervenuto alla conferenza presso la Sala stampa del Parlamento europeo sulla campagna europea "Uno di noi" in difesa dei diritti dell'embrione, il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez, ha sottolineato il valore procreativo del matrimonio, l'indispensabile tutela dei figli, a partire dalla vita embrionale, perché l'Europa sia ancora degna del suo patrimonio umanistico e civilizzatore.
Due sono gli avvenimenti che caratterizzano i primi giorni del mese di luglio e precisamente il 5 luglio, data della pubblicazione della "Lumen Fidei": la prima enciclica di Papa Francesco, l'ultima di BenedettoXVI Il documento scritto "a quattro mani" conclude la serie delle tre encicliche del Papa emerito dedicate alle virtù cardinali: “Caritas in veritate”, “Deus caritas est”, “Spe salvi” ed ora “Lumen fidei”
San Tommaso “era un testardo”, ma “il Signore ha voluto proprio un testardo” per affermare pienamente la sua divinità. Papa Francesco nella Messa di oggi a Santa Marta getta nuova luce sulla figura dell’apostolo - di cui oggi la Chiesa celebra la Festa liturgica - passato alla storia come ‘l’incredulo’. Prendendo spunto proprio dal suo gesto di voler ‘toccare per credere’ le piaghe di Cristo, il Santo Padre ha elargito oggi l’ennesima indicazione per seguire la via che porta a Dio: baciare le piaghe di Gesù nei nostri fratelli bisognosi.
L’arcidiocesi lancia a livello nazionale una recita perpetua della preghiera mariana, per vedere presto sugli altari p. Choi Yang-oeb, Paolo Yun Ji-choong e i suoi 123 compagni uccisi in odio alla fede durante le persecuzioni del XVIII-XIX secolo. Mons. Yeom: “Il Rosario ci dà la forza per superare tutte le difficoltà”.
I manifestanti sono scesi in piazza, chiedendo il blocco dei lavori. L’edificio servirebbe solo ad “alimentare” lo scontro interconfessionale. Fonti cattoliche: i permessi sono in regola, dieci anni per ottenerli. Respinte al mittente le accuse di proselitismo. Critiche a Yudhoyono, incapace di garantire piena libertà religiosa.
Vangelo Lc 10, 1-12. 17-20: La vostra pace scenderà su di lui.
[In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.] Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città». I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Per la festa di san Tommaso apostolo, Francesco dice che sbaglia chi crede di incontrare Gesù nella meditazione o solo nella penitenza o nella beneficenza. "Dobbiamo toccare le piaghe di Gesù, dobbiamo carezzare le piaghe di Gesù, dobbiamo curare le piaghe di Gesù con tenerezza, dobbiamo baciare le piaghe di Gesù, e questo letteralmente. Pensiamo, cosa è successo a San Francesco, quando ha abbracciato il lebbroso? Lo stesso che a Tommaso: la sua vita è cambiata!".
La devozione al Prez.mo Sangue non deve essere sterile, ma feconda di vita per le nostre anime. E maggiori saranno i frutti spirituali se seguiremo il metodo insegnatoci dai santi, che in ciò furono maestri. S. Gaspare Del Bufalo, il Serafino del Prez.mo Sangue, ci consiglia di fissare lo sguardo nel Cristo insanguinato e di richiamare alla mente questi pensieri: Chi è Colui che ha dato il Sangue per me? Il Figlio di Dio. Se l'avesse versato un amico come gli sarei riconoscente! Per Gesù invece la più nera ingratitudine! Anch'io forse sono giunto perfino a bestemmiarlo e ad offenderlo con gravi peccati. Che cosa mi ha dato il Figlio di Dio? Il Suo Sangue. Voi sapete, esclama S. Pietro, che non con l'oro e l'argento siete stati liberati, ma col Sangue Prezioso di Cristo. E quali meriti avevo io? Nessuno. Si sa che una madre dà il sangue per i suoi figlioli e chi ama lo versa per la persona amata. Ma io, per il peccato, ero nemico di Dio. Eppure egli non ha guardato alle mie colpe, ma solo al suo amore. Come me l'ha dato? Tutto, fino all'ultima stilla fra gli insulti, le bestemmie e i tormenti più atroci. Perciò Gesù vuole da noi in cambio di tanto dolore e di tanto amore, il nostro cuore, vuole che noi fuggiamo il peccato, vuole che noi l'amiamo con tutte le nostre forze. Si, amiamolo questo Dio confitto alla croce, amiamolo intensamente e le sue sofferenze non saranno state inutili e il suo Sangue non sarà stato sparso invano per noi.
Una grave epidemia di morbillo sta mettendo in pericolo la vita di molti bambini a Yirol, cittadina al confine sud del neonato Sud Sudan. In tutto il Paese sono 10 le contee che presentano focolai di epidemia, oltre al campo profughi di Maban. In ognuna di queste è in corso una campagna di vaccinazione per i piccoli con meno di 5 anni. I più colpiti sono i piccoli sotto i 9 mesi. A Yirol la campagna è iniziata nei giorni scorsi con il coordinamento dell’ong Medici con l’Africa Cuamm (Cuamm), attiva nell’ospedale di Contea dal 2006, e copre tutte e 7 le unità
Il governatorato di Idlib è diventato “il califfato di Saraqib”. La regione di Idlib, nel nordovest della Siria, fra Aleppo e Hama, controllata da fazioni islamiste dei ribelli siriani, è il territorio dove si trova la chiesa latina Sant’Antonio da Padova di Ghassanieh, nel villaggio di Jisr el-Choughour, dove è stato ucciso il sacerdote siriano padre Francois Murad. Attualmente, la città di Idlib, capitale dell’omonimo governatorato, è nelle mani dell’esercito regolare siriano, ma il territorio circostante è controllato da bande di ribelli, con forti infiltrazioni del gruppo jihadista “Jabhat al-Nusra”, che fonti qualificate dell’agenzia Fides definiscono “fra le più esageratamente fondamentaliste”. Sono quelle fazioni che hanno un unico obiettivo dichiarato: instaurare un “califfato” islamico in cui vige una legge restrittiva che non ammette nemmeno la presenza degli “infedeli” (“kafir”). “Hanno trasformato l’islam in una ideologia da pulizia etnica”, spiega a Fides l’attivista sociale Farid, un siriano musulmano sunnita di Idlib, che si dice “scioccato e preoccupato per la situazione: tutti abbiamo paura”.
Oltre 200 poveri di Roma hanno partecipato alla cena organizzata lunedì sera nei Giardini Vaticani, davanti alla Grotta di Lourdes, dal Circolo di San Pietro, i cui volontari si sono occupati di servire a tavola. Una grande festa per i bisognosi in onore di Papa Francesco, alla quale ha partecipato anche il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato della Città del Vaticano, e il presidente del Circolo, il duca Leopoldo Torlonia.
“I want you – Chiamata e missione, l’avventura dei dodici continua”: è il titolo del nuovo libro di Maria Rosa Poggio, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, per preparare i giovani alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Rio de Janeiro dal 23 al 28 luglio. Con questo libro in carta lucida, dai colori giallo, verde e blu come nella bandiera brasiliana, si comunica ai giovani che la straordinaria missione degli Apostoli non è conclusa ma continua come un’avventura tutta da vivere.
Nella seconda delle sue “Memorie” (risalente al 1937) Lucia descrive quanto le accadde in occasione della Prima Comunione, che fu accompagnata da alcuni “segni” di particolare predilezione, da parte del Cielo. L’incontro con Padre Cruz, un santo sacerdote gesuita, venuto ad aiutare il buon parroco di Fatima, fu determinante per lei. Il giorno precedente alla cerimonia, confessandola, le disse: “Figlia mia, la tua anima è il tempio dello Spirito Santo. Conservala sempre pura, affinché Lui possa continuarvi la Sua azione divina”. E la invitò a domandare, con molta fiducia - dinanzi a una statua della Madonna del Rosario - che la Vergine si prendesse cura di lei, del suo cuore, lo disponesse a ricevere degnamente il Signore, l’indomani, e lo conservasse soltanto per Lui.
L’iniziativa di dialogo fra Cattolici ed Ebrei intrapresa dal Cammino Neocatecumenale attraverso la nascita dell’Orchestra Sinfonica e del Coro e l’esecuzione della celebrazione sinfonico-catechetica de "La Sofferenza degli Innocenti", sta contribuendo a rinnovare e rafforzare le relazioni fra la Chiesa Cattolica e il popolo Ebraico in tutte le parti del mondo. Il recente evento dell’esecuzione della Sinfonia di fronte alla “Porta della Morte” del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, alla presenza di 6 cardinali, 50 vescovi, 35 rabbini da tutto il mondo e 15.000 persone, ha stimolato il dialogo e la reciproca conoscenza dei mondi Cattolico ed Ebraico coinvolgendo anche le comunità del Cammino Neocatecumenale del Sudafrica, che hanno avuto l’onore di poter invitare Rabbi Bryan Opert, della sinagoga di Milnerton, all'evento Auschwitz. ZENIT lo ha intervistato.
Un nuovo e speciale appuntamento si prospetta per le famiglie di tutto il mondo: il prossimo 26 e 27 ottobre madri, padre e figli provenienti da tutti gli angoli del globo si ritroveranno a Roma per il Pellegrinaggio delle Famiglie nella cornice dell'Anno della Fede.
Per l'occasione, mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia - in un comunicato diffuso ieri - ha invitato tutti i partecipanti a incontrare il Santo Padre Francesco.
Il futuro dei cristiani in Medio Oriente non è insidiato solo dalle guerre, dalle infezioni integraliste e dalle tattiche di dominio delle potenze globali e regionali. Anche le sorgenti apostoliche di antiche Chiese che hanno attraversato secoli di civilizzazione islamica oggi sembrano avvizzirsi più per le secche del carrierismo e dell'auto-referenzialità che a causa dei travagli indotti dall’esterno. Una situazione paradossale, che il Patriarca di Babilonia del caldei Louis Raphaël I Sako sta affrontando con parole, accenti e provvedimenti in singolare assonanza con quelli messi in campo da Papa Francesco nel suo magistero day by day.
È in corso in Italia una delle più importanti iniziative che, su scala mondiale, segnano l’Anno della fede: «Dieci piazze per dieci comandamenti», promossa dal Rinnovamento nello Spirito Santo e cui sia Benedetto XVI sia Papa Francesco hanno voluto partecipare con videomessaggi ai partecipanti. L’idea è di riprendersi le piazze di dieci grandi città italiane, in ciascuna proponendo uno dei dieci comandamenti, i quali – com’è noto – sono stati rivelati da Dio per soccorrere le difficoltà della nostra ragione ferita dal peccato originale, ma corrispondono a verità naturali che di per sé la ragione di ciascuno potrebbe riconoscere. Corrispondono a quella legge naturale che vale per tutti, cristiani e non cristiani, credenti e non credenti. Come spiega Papa Francesco nel suo videomessaggio, prima ancora che sulle tavole di pietra di Mosé i dieci comandamenti sono scritti nel cuore dell’uomo. Di ogni uomo, che creda o che non creda, così che proporli come antidoto alla crisi globale e anche come fonte ispiratrice della politica e delle leggi non è un maldestro tentativo della Chiesa di imporre la sua morale ai non credenti ma un richiamo al patrimonio comune della ragione. Quella ragione che non è né cristiana né musulmana, né atea né buddista, ma vale per tutti e a tutti chiede di essere rispettata.
«Non siamo più gente libera. Lo eravamo quando i ribelli hanno preso Aleppo all’inizio della guerra ma ora non abbiamo più niente. Al contrario siamo subissati di decreti della sharia e ognuno segue la sua interpretazione della religione». Le parole della madre di Mohammed Qataa, ragazzino di 14 anni di Aleppo ucciso in pubblico da una brigata estremista islamica ribelle perché accusato di «blasfemia», sottolineano ancora una volta quanto sia controversa l’azione di molti ribelli all’interno della Siria.
È arrivata anche l’approvazione della riunione plenaria di cardinali e vescovi della Congregazione delle Cause dei santi: da stamattina c’è il loro riconoscimento al secondo miracolo attribuito a Giovanni Paolo II. Ci si avvicina così alla proclamazione a santo di Papa Wojtyla che forse potrebbe già avvenire entro la fine dell’anno: per qualcuno la cerimonia di canonizzazione potrebbe essere a dicembre.
Una figlia è stata “condannata” da un tribunale di Wuxi a far visita alla madre almeno una volta ogni due mesi. È la prima sentenza basata sull’entrata in vigore in Cina della legge sulla “Protezione dei diritti e degli interessi degli anziani”.
Da una settimana i veri protagonisti delle piazze di Parigi non sono i turisti americani o gli artisti di strada, ma semplici ragazzi uguali a tanti altri che stanno in piedi e in silenzio giorno e notte come delle statue. I passanti si chiedono cosa succede, ma nessun giornale e nessuna televisione francese parla di questo fatto. Invece su Facebook o su Twitter siamo bombardati da centinaia di account e di post: sono i #veilleursdebout e sono dappertutto: a Place Vendôme, davanti al Palazzo di Giustizia, sul marciapiede di fronte all’Eliseo, in Place de la République, a Lione, Tolone, Reims, in tutta la Francia e anche in Europa.
Lunedì 1 luglio l’arcidiocesi di Milwaukee ha pubblicato online circa 6.000 documenti relativi ai casi di pedofilia che l’hanno portata, tra cause legali e risarcimenti, a dichiarare la bancarotta nel 2011. La diffusione delle carte fa parte di un accordo raggiunto in tribunale tra la stessa arcidiocesi e le vittime degli abusi che l’hanno denunciata per una presunta frode.
Autore della frode sarebbe secondo l’accusa l’allora arcivescovo Timothy Dolan, che nel 2007 avrebbe spostato quasi 57 milioni di dollari appartenenti alla Chiesa locale in un fondo segreto creato proprio per evitare che i soldi finissero divorati dai processi in corso.
LoveIsLove ha scritto su twitter il presidente degli Stati Uniti Barack Obama alla notizia della decisione della Corte Suprema statunitense di abrogare il Doma. Ma non è senza conseguenze un mondo in cui si accettino matrimonio e adozioni omosessuali.
Pubblichiamo di seguito uno stralcio del saggio “Sul paradosso dell’omogenitorialità”, uscito sull’ultimo numero della rivista Vita e Pensiero. Il breve saggio è firmato da Vittorio Cigoli, professore di Psicologia clinica delle relazioni di coppia e famiglia, e Eugenia Scabini, professore emerito di psicologia sociale. I due autori, dopo aver ricordato le ricerche dei sociologi Mark Regnerus e Loren Marks, entrano nel merito della questione psicologica.