MaM
Messaggio del 17 agosto 2007:Cari figli, anche oggi vi invito in modo speciale a pregare in questo tempo per tutti i miei figli che si sono allontanati da mio Figlio. Cari figli, pregate che ritornino e che trovino in Lui la pace, la gioia e l´amore. La Madre prega con voi !

Notizie dai giornali cattolici



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Con gran timore mi accingo a trattare del Sacramento dei sacramenti, l'ineffabile eucaristia, e di ciò che fu necessario per la sua istituzione. Difatti, sollevando gli occhi dell'anima per ricevere la luce divina che mi guida e mi assiste in quest'Opera, la scienza che mi viene infusa su tante meraviglie e su misteri così eccelsi è tale che ho paura della mia piccolezza, rivelatami nello specchio della stessa luce. Le mie facoltà sono confuse, e non trovo né posso trovare parole congruenti per spiegare ciò che vedo e per dichiarare il mio pensiero, benché tanto inferiore all'oggetto dell'intelletto. Tuttavia parlerò come ignorante, lacunosa nei termini e inabile nelle capacità, per non mancare all'obbedienza e per tessere questa Storia, continuando a raccontare ciò che in queste meraviglie operò la gran signora del mondo, Maria santissima. Se non mi esprimerò con la competenza che richiede la materia, mi facciano da scusante la mia misera condizione e il mio stupore, perché non è facile discendere alle parole appropriate, quando la volontà desidera solo con i sentimenti supplire il limite della capacità di intendere e brama di godere in disparte ciò che non può né conviene manifestare.
Ghulam Muhammad, influente e temuto uomo d’affari islamico del distretto di Sanghar, ha minacciato di rapire e sfigurare con l’acido Nazia Masih, che rifiuta di sposarlo. L’uomo è noto alle forze dell’ordine, perché contro di lui ci sono denunce di rapimenti e stupri, eppure vive nell’impunità. Nel mirino tutta la famiglia: “Siamo poveri e cristiani, il Pakistan non è un posto sicuro per noi”. Sacerdote di Karachi: “Una vergogna, abbiamo bisogno di sicurezza”.
Tra gli altri pellegrini provenienti da alcuni paesi del mondo, i giornalisti di Radio “Mir” Medjugorje in questi giorni hanno parlato anche con quelli provenienti dal Messico. Tra loro c’era anche Theresa, che è venuta per la prima volta a Medjugorje due anni fa. Allora era venuta per curiosità, dopo aver ricevuto in dono una statua della Madonna di Medjugorje: “E’ stato tutto miracoloso. Ho avuto tempo per la Confessione, la Comunione, la preghiera, l’Adorazione e la Santa Messa. Durante una Messa, ho sentito che la Madonna stava toccando il mio cuore e mi chiedeva di convertirmi. Dopo essere ritornata da quel pellegrinaggio, ho letto molto su Medjugorje, perché sentivo di doverlo fare. Ed ora sono di nuovo qui, presso la Madre”. Theresa ha anche evidenziato che i messaggi della Madonna l’hanno aiutata a comprendere Medjugorje: “Amo venire qui soprattutto perché questo è un luogo particolare in cui è possibile entrare nel proprio cuore e stare con la Madonna nel silenzio, in cui è possibile abbandonare tutti i pesi e ascoltare soltanto Dio, senza dirgli nulla”.
Sta per cadere il Fort Apache della tutela della vita in Europa. Venerdì 12 luglio la Protection of Life During Pregnancy Bill – una proposta di legge per legittimare l’aborto procurato – è stata approvata al Dàil, la Camera Bassa del parlamento irlandese, con 131 voti a favore e solo 31 contrari. Ora il testo è all’esame della Camera Alta, ma l’esito appare scontato: a breve anche l’Irlanda si doterà di una legge che spalancherà le porte all’aborto. L’approvazione del disegno di legge alla Camera Bassa ha spaccato il partito del Fine Gael. Il Ministro per gli Affari Europei, Lucinda Creighton, ha votato contro, poi si è dimessa dall’incarico ed infine è stata espulsa dal partito. Stessa sorte per altri quattro deputati dello stesso schieramento a cui è stato fatto divieto di presentarsi alle prossime elezioni.
La corte di Cassazione ha stabilito che le coppie omosessuali devono avere «diritto a un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata». Ma l’affermazione più rischiosa, non riportata a mezzo stampa, è quella per cui è «stata radicalmente superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire naturalistico, della stessa esistenza del matrimonio». «Questo è l’aspetto più grave di tutta la vicenda - spiega a tempi.it Italo Carta, rinomato psichiatra, già ordinario di psichiatria e direttore della Scuola di specializzazione in Psichiatria all’Università degli studi di Milano. «Ho curato e curo molti omosessuali e ritengo che, se proprio vogliono mantenersi in questa condizione di coppia, possano ricevere certe tutele. Ma che il matrimonio naturale sia così minacciato è una violenza distruttiva per la salute mentale della società intera».
La commissione giustizia della Camera ha approvato ieri con i voti di Pd, Pdl e Sel il ddl che introduce il reato di omofobia. Il ddl, fortemente voluto dal Pd con Dario Franceschini e Ivan Scalfarotto, dovrebbe arrivare in aula il prossimo 26 luglio. Il Partito Democratico, stretto nella tenaglia di Sel e grillini, per non ritrovarsi in difficoltà ha deciso di sposare la causa liberticida della legge sull’omofobia cercando di portare a casa prima dell’estate una piccola vittoria di propaganda.
Wadi Sayeh non ha più l’aspetto di una strada; i crolli e le macerie riempiono di cumuli la carreggiata; le facciate delle case, sventrate dai colpi dei carri, scoprono antri dove penzolano ricordi di vite sparite. Quella che un tempo era un’arteria diritta nel cuore della città è diventata un sentiero tortuoso, tracciato dai cingoli nella polvere dei calcinacci. Ogni mucchio può nascondere un’arma in attesa della carne; ogni angolo può cambiare padrone da un momento all’altro.
Un giorno decide di chiedere una donazione a un conoscente molto ricco: «Faccia questo sacrificio». «Con piacere, non è affatto un sacrificio» risponde quello con un sorriso. E lui, subito: «Allora mi dia abbastanza perché lo sia!». Il protagonista dell’aneddoto è Antoni Gaudí, famoso tra i contemporanei tanto per l’allegria e la pazienza con cui seguiva personalmente i suoi cantieri quanto per la genialità e la perizia con cui progettava case, monasteri, scuole, giardini, cattedrali, arredi liturgici o ninnoli di metallo da regalare ai figli dei suoi collaboratori; la stessa cura, lo stesso amore per l’infinitamente grande come per l’infinitamente piccolo, scaturiti dalla gratitudine per l’immensità del bene ricevuto, la luce della Grazia.
I giornali hanno scritto entusiasti della recente scoperta di una possibile cura per la trisomia 21 (silenziare il cromosoma di troppo che origina la sindrome di Down) fatta da alcuni ricercatori dell’università del Massachusetts negli Stati Uniti. Una strada aperta tempo fa dallo stesso scopritore della malattia, Jérôme Lejeune. Ma secondo Bruno Dallapiccola, fra i più grandi genetisti a livello internazionale, e direttore scientifico dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, bisogna essere più cauti: «Non conosciamo ancora molte cose, non sappiamo come il cromosoma 21 in più si esprima sui tessuti nel tempo della crescita della persona malata – dichiara a tempi.it – Manca quindi la quadratura del cerchio e non bisogna illudere nessuno. Questo studio è importante e dice che la ricerca si sta muovendo e può arrivare a buon fine. Ma solo se si rispettano i suoi tempi, con pazienza».
Pubblichiamo il testo della prima catechesi preparata per la GMG di Rio 2013 da monsignor Enrico dal Covolo, SDB, rettore magnifico della Pontificia Università Lateranense di Roma. Il testo era programmato per mercoledì 24 luglio, ma non verrà pronunciato. Per un incidente domestico, mons. dal Covolo non ha potuto partire per Rio.
«All’amico basta un minuto del primo incontro per conoscere quanto gli altri non arriveranno a comprendere in mille anni». Lo sosteneva Richard Bach, autore del Gabbiano Jonathan Livingston. E viene da dargli ragione, accostandosi al volume Con Papa Francesco. Le chiavi del suo pensiero, che è stato scritto da Mariano Fazio, un sacerdote, ma nella circostanza prima di tutto un amico del nuovo Pontefice.
In piena Guerra Fredda, gli Stati Uniti furono interessati da un esteso fenomeno di caccia alle streghe determinato da un anticomunismo che in molti non esitano oggi a definire paranoico ed esageratamente repressivo. Il periodo – a cavallo tra gli anni Quaranta e i Cinquanta – fu chiamato maccartismo, dal nome di Joseph McCarthy, senatore repubblicano del Wisconsin dall’ostinata acredine verso falce e martello. Che cosa c’entrano gli Stati Uniti e l’ottusa paranoia anticomunista che li caratterizzò in quegli anni cruciali con il mondo occidentale di oggi? C’entrano, eccome. E non per una recrudescenza delle ideologie del secolo scorso, bensì per l’attacco capillare cui è sottoposta la società da parte di gruppi intenti a promuovere e a diffondere l’orientamento omosessuale finanche ricorrendo alla censura della libertà d’espressione.
A fine mattina, il Media Center situato a Copacabana, ha annunciato i dati aggiornati della GMG di Rio de Janeiro. Benjamin Paz, direttore del Dipartimento di Comunicazione della GMG, suor Shaiane Machado, responsabile delle iscrizioni, e suor Maria Grazia, responsabile delle strutture, hanno comunicato i numeri finali della Gmg e fornito informazioni sulla sistemazione. Sr. Machado ha precisato “abbiamo giovani provenienti da 175 paesi. Un totale di 355.000 iscritti, con le iscrizioni che rimangono aperte. In totale ci sono 220.000 brasiliani. Il 60% con lo Stato più rappresentativo che è Pernambuco. Dopo il Brasile segue l'Argentina con un totale di 23.000 giovani, 10.800 degli Stati Uniti, 9.200, dal Cile, 7.706 Italiani, 6.153 dal Venezuela, e poi a seguire la Francia, il Perù, il Paraguay, il Messico e gli altri Paesi ...
I giovani non si sono fermati davanti al maltempo. Presenti 175 Paesi. La celebrazione è stata presieduta da mons. Orani Joao Tempesta, arcivescovo di Rio. Il saluto del card. Rylko. Il programma di papa Francesco per oggi.