MaM
Messaggio del 25 novembre 2000: Cari figli, oggi quando il Cielo vi è vicino in modo speciale vi invito alla preghiera, così che attraverso la preghiera mettiate Dio al primo posto. Figlioli, oggi vi sono vicino e benedico ognuno di voi con la mia benedizione materna perché abbiate forza e amore per tutte le persone che incontrerete nella vostra vita terrena e perché possiate dare l'amore di Dio. Gioisco con voi e desidero dirvi che vostro fratello Slavko è nato al Cielo e che intercede per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Erano trascorsi più di due anni e mezzo dall'inizio della predicazione e dei miracoli di sua Maestà, e si avvicinava l'ora stabilita negli eterni decreti per il suo ritorno al Padre per mezzo della passione, attraverso la quale avrebbe soddisfatto la giustizia divina e riscattato il genere umano. Tutte le sue azioni erano orientate alla nostra salvezza e alla nostra istruzione e colme di sapienza, per cui egli decise di preparare qualcuno dei suoi seguaci allo scandalo della sua morte e di manifestarsi loro glorioso nel corpo passibile, che avrebbero visto flagellato e crocifisso, perché lo contemplassero prima trasfigurato nello splendore che sfigurato dalla sofferenza. Aveva fatto questa promessa poco innanzi alla presenza di tutti, benché non per tutti, ma solo per alcuni. A tale scopo scelse un alto monte, il Tabor, che si trova in Galilea, a due leghe di distanza verso est da Nazaret. Dai Vangeli risulta che, salito sulla cima con Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, cambiò aspetto davanti a loro, e che c'erano anche Mosè ed Elia, i quali parlavano con lui della sua dipartita. In quell'istante venne dal cielo una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo».
Papa Francesco ha espresso il suo profondo dolore per il “tragico incidente”, avvenuto la scorsa notte nella Guyana francese, che ha coinvolto un pullman sul quale viaggiava un gruppo di giovani pellegrini francesi provenienti da Parigi e che si preparava a partecipare alla Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro: una giovane di 21 anni è morta, mentre altri sei pellegrini sono rimasti feriti. In gravi condizioni l’autista e due persone che viaggiavano su un camion che si è scontrato con il pullman dei pellegrini.
La giovane buddista, 25 anni, si è sposata più di un anno fa con Sagara, cattolico. Lui non le ha mai chiesto di convertirsi e si sono sposati con rito misto per non ferire i genitori di lei. Oggi fa catechismo e si prepara a ricevere il battesimo.
Gli aggressori sono due giovani musulmani, ancora a piede libero. Il cristiano ha riportato una ferita alla testa e la frattura di un braccio. L’uomo: “Non sarò ricco, ma combatterò per avere giustizia e per il rispetto e la dignità della mia famiglia”.
Quattro giorni separano Papa Francesco dalla partenza per Rio de Janeiro. Mentre i giovani della Giornata mondiale della gioventù affluiscono nella metropoli carioca e la macchina organizzativa si mette in moto, torna vivo il ricordo della prima volta che il Papa, eletto da pochi giorni, dava appuntamento a ragazze e ragazzi nella città di Rio.
La provincia a maggioranza islamica è guidata da Zaini Abdullah, che ha improntato la sua fortuna politica sulla “totale applicazione” della sharia. Jakarta protesta e chiede al governatore di “rispettare la pluralità religiosa”, ma i leader cristiani denunciano violenze e persecuzioni da parte della comunità islamica.
Si è svolta dall’8 al 14 luglio a Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, RDC, la XVI Riunione Plenaria del Simposio delle Conferenze Episcopali d’Africa e Madagascar (SECAM). L’organismo, ideato durante il Concilio Vaticano II, è espressione della volontà dei vescovi cattolici africani di creare una struttura continentale unificante, in grado di superare le differenze linguistiche, culturali e storiche tra i rispettivi paesi. Approvato nel 1968, il Simposio si era riunito per la prima volta in occasione della visita di Papa Paolo VI in Uganda nel 1969.
Martedì 16 luglio la Francia ha adottato come suo simbolo ufficiale Shevchenko. Non il calciatore - il che, per quanto bizzarro, avrebbe fatto piacere ai milanisti - ma un'altra personalità, ucraina come il giocatore, e con lo stesso cognome: Inna Shevchenko, attivista di punta del gruppo femminista Femen. Da martedì i francobolli francesi portano l'immagine di Marianna, simbolo delle Rivoluzione francese e della Repubblica, con il volto della Shevchenko. Ne sono stati stampati 630 milioni, e si conta di arrivare nientemeno che a tre miliardi di esemplari. Francobollo unico, in sedici varianti di prezzo. Non ci sarà scampo: chi vorrà usare le poste in Francia dovrà passare per la faccia della Shevchenko.
Dove sta andando l’Europa dello stato sociale? Riuscirà a sopravvivere alla crisi, anche morale? Come mai è giunta a questa situazione di stallo e recessione? A queste e altre domande ha cercato di rispondere Sam Gregg, Direttore ricerche dell’Acton Institute for the Study of Religion and Liberty in una conversazione con La Nuova Bussola Quotidiana tenutasi nel corso della Acton University 2013, una quattro-giorni di studio organizzata con cadenza annuale a Grand Rapids dal think tank cattolico statunitense che da oltre vent’anni si dedica alla diffusione dei principi della società e dell’economia libera alla luce della dottrina cristiana. Nato in Australia, Gregg ha conseguito il Dottorato in filosofia a Oxford, è esperto di politica economica, storia economica e teoria del diritto e collabora con alcune delle principali riviste scientifiche del suo settore, oltre a essere autore di numerosi volumi, l’ultimo dei quali, Becoming Europe, mette in guardia gli Stati Uniti dal trasformarsi nell’Europa del fallimentare welfare.
Sulla spinta delle firme raccolte a sostegno della campagna contro la legge sull'omofobia, abbiamo iniziato a interpellare i parlamentari cattolici chiamati a esprimersi sul disegno di legge che, dopo essere stato approvato dalla Commissione Giustizia, verrà discusso in aula alla Camera a partire dal 26 luglio (data spostata rispetto all'annuncio precedente che parlava del 22 luglio). Ovviamente i giudizi dei parlamentari potrebbero non coincidere esattamente con le posizioni assunte dal nostro quotidiano in materia, ma è comunque parte della nostra campagna, tesa a spingere i parlamentari di buona volontà a intervenire per fermare questa legge.
Con la firma della regina Elisabetta II annunciata oggi dallo speaker della Camera di comuni John Bercow, il matrimonio gay è ufficialmente e definitivamente legale in Inghilterra e Galles. Secondo l’agenzia Ap, le prime cerimonie (che potranno essere sia civili che religiose, secondo la norma fortemente voluta dal premier conservatore David Cameron) saranno celebrate nella prossima estate.
Circa una anno fa, per la precisione dal 1° luglio 2012, negli Stati Uniti una legge della Virginia ha stabilito che le donne che vogliano abortire debbano obbligatoriamente sottoporsi ad un’ecografia. La Virginia è stata l’ottavo Stato degli Stati Uniti a prevedere questa procedura prima di un aborto, al fine di «aiutare le donne a prendere una decisione ben informata». La scorsa settimana, anche il Texas, dopo numerosi tentativi di ostruzionismo da parte di esponenti pro choice, ha approvato una legge analoga, definita dall’ultimo candidato repubblicano alle presidenziali, Rick Santorum, l’ulteriore un conquista di un più ampio «movimento d’amore».
Proponiamo uno stralcio di un articolo di Vladimir Solov’ev pubblicato dall’Osservatore Romano. Il testo, scritto dal filosofo russo nel 1896 per la rivista Vestnik Evropy, è contenuto nella versione integrale nell’ultimo numero della rivista La Nuova Europa (3, 2013).
Fin dal medioevo i correttori di bozze si battono strenuamente per mantenere il popolo nell’ignoranza, con il subdolo scopo – ormai è evidente a tutti – di condizionare più facilmente le masse e così esercitare al meglio la loro tirannia di retroguardia su questa povera nazione. Anche il Correttore di bozze qui presente si vanta di condurre discrete campagne analfabetizzanti e mistificatorie. E tuttavia il suo nobile sforzo reazionario è come una puzzetta nel vento in confronto al capolavoro disinformativo compiuto ieri dal radicale Marco Cappato, il re delle frittate rovesciate.