Miracolo dei miracoli dell'onnipotenza divina e meraviglia delle meraviglie era il procedere della prudentissima Maria nei confronti del sacro collegio degli apostoli e dei discepoli di Cristo nostro Signore, suo figlio santissimo. Benché questa rara sapienza sia inesplicabile, se tentassi di manifestare tutto ciò che di essa mi viene fatto comprendere, sarebbe necessario scrivere un gran volume soltanto su questo argomento. Nel presente capitolo dirò qualcosa al riguardo; del resto parlerò nella misura in cui se ne presenterà l'opportunità: nell'insieme sarà molto poco, però se ne potrà ricavare quanto basta per la nostra istruzione. Il Maestro divino infondeva nel cuore di tutti i discepoli che accoglieva alla sua scuola una speciale venerazione per la sua santissima Madre, e ciò era opportuno, dovendo essi stare in sua compagnia e trattare tanto familiarmente con lei. Questa santa semente della divina luce era comune a tutti ma non in ugual misura, perché sua Maestà distribuiva tali doni secondo la volontà di Dio, le condizioni dei soggetti e la missione a cui li destinava. Sperimentando poi il dolcissimo tratto e l'ammirabile conversazione della grande Regina, crebbe negli apostoli l'amore reverenziale verso di lei; ella infatti parlava con loro e li amava, li consolava e assisteva, li ammaestrava e sollevava in tutte le necessità, cosicché non si allontanavano mai dalla sua presenza senza essere pieni di gioia interiore e di una consolazione maggiore di quella che essi stessi potessero desiderare. Questi benefici, tuttavia, davano più o meno frutto a seconda della disposizione del cuore di chi li riceveva.
Sai, Gesù, oggi sono arrivato per miracolo. Mi ero messo a giocare con i miei compagni e proprio, non mi ricordavo più nulla; avrai provato anche tu, quando si fanno le cose sul serio, si dimentica tutto. Ad un certo punto mi sono sentito una vocetta dentro, che mi diceva: "Gesù ti aspetta"!
Ed eccomi qui! Sono certo che è stato il mio angelo custode, non è vero?
Lc 10, 38-42: Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Catechesi I frutti dello Spirito Santo di don Fabio Rosini. Prima parte: Il dominio di sè.
“Voi siete la speranza del Papa, siete la speranza della Chiesa”: così il beato Giovanni Paolo II nel lontano 1987, nell’Avenida 9 de Julio a Buenos Aires, davanti a migliaia di giovani festanti in quella che è stata la prima Giornata Mondiale della Gioventù celebrata fuori Roma. Nasceva così un evento ecclesiale che si è poi ripetuto in varie parti del mondo e che ha visto milioni di giovani testimoniare la propria fede, stringendosi intorno ai Papi: prima al beato Wojtyla, poi a Benedetto XVI e la prossima settimana a Rio de Janeiro a Papa Francesco, il primo Papa latinoamericano che torna così nell’amato continente. Ad oltre un quarto di secolo dalla storica Giornata di Buenos Aires, Roberto Piermarini ha chiesto al cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, l’organo vaticano che coordina tutte le Gmg, qual è il segreto della riuscita delle Giornate Mondiali della Gioventù.
Si intitola “Antoni Gaudi, the days of creation” la mostra dedicata all’importante artista catalano che avrà luogo dal 23 al 28 luglio durante la Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro in Brasile. Voluta fortemente dagli organizzatori locali, la mostra ripercorre in tre interessanti sezioni – Luce, Natura, Uomo e Stupore – l’arte e l’opera del genio catalano.
Cresce l’attesa in Brasile per l’arrivo di Papa Francesco la prossima settimana. Moltissimi giovani si stanno preparando all’abbraccio con il Pontefice con entusiasmo e gioia. A raccontare il clima mons. João Carlos Petrini, vescovo di Camaçari, nello Stato di Salvador de Bahia.
In un messaggio ai cattolici di Irlanda, Scozia, Inghilterra e Galles, Papa Francesco invita a difendere la vita dal concepimento fino alla morte naturale. Il Pontefice - prendendo lo spunto dall‘annuale Giornata per la vita celebrata nelle Isole britanniche in diverse date - sottolinea il “valore inestimabile della vita umana”: “Anche i più deboli e i più vulnerabili, i malati, gli anziani, i non nati e i poveri, sono capolavori della creazione di Dio, fatti a sua immagine, destinati a vivere per sempre, e meritevoli della massima riverenza e rispetto”. Il Papa eleva la sua preghiera affinché la Giornata “contribuisca ad assicurare che la vita umana riceva sempre la protezione che le è dovuta”.
Si è tenuta nella giornata di ieri, presso la Corte d’Appello di Bologna, l’udienza civile per il ricorso dell’arcidiocesi di Bologna contro il sequestro della Faac, la nota azienda produttrice di sistemi automatici. Prosegue dunque il braccio di ferro tra la Curia e i parenti del defunto Michelangelo Manini, che nel suo testamento ha indicato di voler lasciare in eredità alla curia bolognese il 66% della multinazionale, per un valore di circa 1,1 miliardi di euro. Lo scorso dicembre, però, il giudice del tribunale Maria Fiammetta Squarzoni ha disposto il sequestro dell’intero patrimonio, dopo che la cugina di Manini, Mariangela, e lo zio Carlo Rimondi hanno impugnato i testamenti, convinti che non siano autentici.
Padre Raphael Kootumghal è il direttore della neonata Radio Maria India, che attualmente trasmette i propri programmi attraverso il sito web www.radiomaria.org.in Una sfida ambiziosa quella che si è prefissata l’emittente cattolica presente in oltre 60 nazioni del mondo. Abbiamo rivolto a lui qualche domanda per capire com’è possibile evangelizzare in uno degli stati “di frontiera”.
La sua prossima sfida, ad agosto, sarà impegnativa: dovrà difendere, a Budapest, il titolo di campione del mondo di spada. Ma la vittoria più importante, Paolo Pizzo, 29 anni, medaglia d’oro ai mondiali di scherma del 2011, l’ha conquistata più di quindici anni fa: «Avevo 13 anni e tiravo già di scherma quando cominciai ad avere crisi epilettiche, che risultarono dovute a un tumore al cervello» racconta l’atleta. «Fui operato nella mia città, Catania, e dopo l’intervento i medici, per prudenza, mi sconsigliarono di riprendere l’attività agonistica. Ma io non volli sentire ragioni, e dopo pochi mesi ero di nuovo in pedana».
La Memoria della Beata Vergine del Monte Carmelo, che la Chiesa celebra oggi 16 luglio, è una buona occasione per ricordare l'importanza dello scapolare carmelitano. Un segno religioso molto importante per la Polonia, tanto che il Beato Giovanni Paolo II lo ha portato per oltre 50 anni della sua vita. Per rimarcare l'importanza dello scapolare nella Patria di Wojty?a, ZENIT ha raccolto alcune testimonianze.
Esiste un legame profondo tra Fatima e la spiritualità carmelitana. Esso risiede anzitutto nel comune riferimento alla “consacrazione” a Maria Santissima. Lo “scapolare” - distintivo tipico della religiosità del Carmelo - è il segno esteriore di un affidamento filiale alla Vergine, attraverso il quale rimettiamo fiduciosamente la nostra vita nelle sue mani, conformandoci a lei per divenire veri discepoli e imitatori di Cristo. A Lucia la Madre di Dio promise, nella apparizione del luglio 1917, che sarebbe tornata a chiedere la Consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato; e, successivamente, lungo l’arco degli anni ’20, a Pontevedra e a Tuy, in Spagna, le confermò e le precisò i termini del suo appello, con il riferimento alla “pratica dei primi cinque sabati del mese” e della “confessione e comunione riparatrici”.
Mentre in Italia ferve il dibattito sul progetto di legge contro l’omofobia e la transfobia, anche tra le persone omosessuali le visioni sono tutt’altro che concordanti. Non tutti gli omosessuali esigono l’acquisizione del diritto al matrimonio e all’adozione e non tutti pretendono di sbandierare pubblicamente il loro orientamento sessuale.
Anzi, sembrerebbe davvero che l’ideologia omosessualista sia portata avanti da una minoranza di persone omosessuali. Né è la prova anche il fatto che, in Francia numerosi gay si siano schierati a favore della Manif pour tous, il movimento che si oppone alla legge Taubira.
Tra questi ultimi, spicca l’associazione Homovox, la cui portavoce Nathalie de Williencourt, ha ricordato una elementare verità: “la coppia omosessuale è diversa da quella eterosessuale. Ed è diversa per un semplice dettaglio: non può dare origine alla vita, per cui ha bisogno di una forma di unione specifica che non sia il matrimonio. Ha bisogno di un’altra cosa perché la realtà delle coppie omosessuali è diversa da quella delle coppie eterosessuali”
Due importanti eventi internazionali vedranno protagonisti questa estate i giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS): il Go Fest International e la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù. “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19) sarà il tema di entrambi gli appuntamenti. Per l’occasione, il Movimento ha organizzato quattro differenti proposte di viaggio dall’Italia che vedranno la partecipazione di oltre 100 giovani.
Palermo da giorni discute delle immagini dell’orgoglio proiettate sulla Cattedrale di Palermo in occasione Festino di Santa Rosalia, una festa laica ma fortemente innestata nella devozione religiosa. Durante la manifestazione, organizzata dal Comune, sono state proiettate delle immagini con espliciti riferimenti all’amore omosessuale sulla facciata della chiesa. Tutto sarebbe passato inosservato se don Fabrizio Moscato, segretario del cardinale Paolo Romeo, non avesse scritto sulla sua bacheca Facebook: «Vergogna! Stiamo toccando il fondo! L’ideologia omosessualista proiettata sul nobile portico meridionale della Cattedrale di Palermo in occasione del Festino della Patrona Rosalia! I simboli del gay pride e delle unioni omosessuali accostati ad un neonato».
A Giovanni Paolo II sciatore sull’Adamello è dedicato un film in produzione questi giorni, prodotto da De Angelis Media per la Rai e costruito sul libro “Era santo, era uomo”, scritto da Lino Zani, la sua guida in quelle discese lungo le bianche pendici alpine.
Nuova Zelanda. Una giovane racconta ai media il proprio disagio per il rifiuto del dottore. Che ora potrà essere multato, solo perché ha esercitato il suo diritto all’obiezione di coscienza
È stata violentata ed è rimasta incinta, ancora bambina, del suo stupratore. Di lei i giornali hanno parlato come di una vittima della Chiesa cattolica che si accordò con Pinochet affinché il generale non legalizzasse l’aborto. “11 anni costretta a non abortire”, strillavano i titoli apparsi la settimana scorsa sulla stampa locale, dato che in Cile l’interruzione volontaria di gravidanza non è consentita nemmeno in caso di stupro. La vita del bambino per la legislazione statale vale ancora quanto quella della madre.
Una delle lezioni più importanti che gli allievi di Luca Doninelli apprendono ai suoi corsi di scrittura è che la narrativa può essere uno strumento di conoscenza della realtà tanto quanto la scienza empirica o la statistica sociologica. Certo, la letteratura ha un metodo particolare (il racconto e le sue tecniche) e un oggetto suo proprio (l’animo umano in azione), ma non per questo i risultati cui giunge sono meno attendibili di altri.
Da questo punto di vista la verità letteraria può essere più “vera” della veridicità della cronaca. Per spiegare meglio questo concetto prendo ad esempio un personaggio di uno dei racconti di questa serie che inizia oggi su tempi.it. Si tratta di un poliziotto che, da lontano, con gli occhiali da sole calzati, osserva una scena. È stato inserito per esprimere un concetto di cronaca, che cioè, in quel paese, la polizia non si oppone a certe pratiche, le tollera e, addirittura, in certi casi le sostiene. Ebbene, il comparire silenzioso del personaggio in tre momenti della narrazione comunica al lettore questa “verità” molto più di un resoconto giornalistico.
Affinché la verità letteraria non sia una finzione sono necessarie due condizioni: che lo scrittore sia sincero, sia cioè capace di guardare la realtà in profondità senza gli occhiali di un’ideologia inforcati sul naso e che il lavoro di documentazione, a monte della narrazione, sia serio. È quello che ho cercato di fare.
Ieri pomeriggio è stata approvata dall’Assemblea nazionale francese la «liberalizzazione inquadrata» della ricerca sugli embrioni. Come riferisce Avvenire, il provvedimento è passato con 314 voti favorevoli e 223 contrari, «tutto condensato in un solo articolo, per favorirne l’approvazione lampo». Previo consenso delle coppie che ricorrono alla fecondazione in vitro, la ricerca sugli embrioni provenienti dai laboratori, «finora vietata formalmente e permessa nei fatti solo con deroghe concesse da un organismo pubblico, l’Agenzia di biomedicina, sarà ormai autorizzata in via ordinaria», spiega il quotidiano della Cei.
In un messaggio ai cattolici di Irlanda, Scozia, Inghilterra e Galles, Papa Francesco invita a difendere la vita dal concepimento fino alla morte naturale. Il Pontefice – prendendo lo spunto dall’annuale Giornata per la vita celebrata nelle Isole britanniche in diverse date – sottolinea il “valore inestimabile della vita umana”: “Anche i più deboli e i più vulnerabili, i malati, gli anziani, i non nati e i poveri, sono capolavori della creazione di Dio, fatti a sua immagine, destinati a vivere per sempre, e meritevoli della massima riverenza e rispetto”. Il Papa eleva la sua preghiera affinché la Giornata “contribuisca ad assicurare che la vita umana riceva sempre la protezione che le è dovuta”.