MaM
Messaggio del 2 settembre 2018:Cari figli, le mie parole sono semplici, ma sono colme di amore materno e sollecitudine. Figli miei, su di voi si addensano sempre più ombre di tenebra e d’illusione, ma io vi invito alla luce e alla verità: io vi invito a mio Figlio. Solo lui può trasformare la disperazione e la sofferenza in pace e serenità. Solo lui può dare speranza nei dolori più profondi. Mio Figlio è la vita del mondo. Quanto meglio lo conoscerete, quanto più vi avvicinerete a lui, tanto più lo amerete, perché mio Figlio è l’Amore. L’amore cambia ogni cosa, rende bellissimo anche ciò che, senza amore, vi pare insignificante. Perciò vi dico di nuovo che, se volete crescere spiritualmente, dovete amare molto. So, apostoli del mio amore, che non è sempre facile ma, figli miei, anche le vie dolorose sono strade che portano alla crescita spirituale, alla fede ed a mio Figlio. Figli miei, pregate! Pensate a mio Figlio. In ogni momento della giornata innalzate il vostro animo a lui. Io raccoglierò le vostre preghiere come fiori del giardino più bello e le donerò a mio Figlio. Siate autentici apostoli del mio amore, diffondete a tutti l’amore di mio Figlio. Siate i giardini del fiore più bello. Aiutate con la preghiera i vostri pastori, perché possano essere dei padri spirituali colmi d’amore verso tutti gli uomini. Vi ringrazio!

Notizie dai giornali cattolici



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Il Redentore del mondo, continuando a predicare e ad operare meraviglie, uscì da Gerusalemme e andò per la terra della Giudea dove, come riferisce san Giovanni nel capitolo terzo del suo Vangelo, si trattenne per un po' di tempo battezzando, sebbene nel quarto dichiari invece che egli battezzava per mano dei suoi discepoli. Frattanto, anche il suo precursore Giovanni battezzava in Ennòn, riva del Giordano, vicino alla città di Salìm. Tuttavia il battesimo non era lo stesso: il precursore battezzava solo con acqua predicando un battesimo di penitenza; il nostro Salvatore invece predicava il battesimo della sua stessa persona, come giustificazione ed efficace perdono dei peccati, similmente a quello che opera oggi il sacramento, infondendo con la virtù la grazia della rigenerazione. A questa misteriosa efficacia del battesimo di Cristo si aggiungevano l'effetto delle sue parole e del suo annuncio, e la grandezza dei miracoli con i quali confermava tutto quello che proclamava. Accorrevano perciò verso sua Maestà più discepoli e seguaci che non verso il Battista, verificandosi quello che lo stesso Giovanni aveva detto, e cioè che conveniva che crescesse Cristo e che egli diminuisse. Al battesimo conferito da Cristo nostro Signore assisteva ordinariamente la sua santissima Madre, la quale, vedendo gli effetti divini che quella nuova rigenerazione causava nelle anime, era riconoscente all'Autore della vita, come se li avesse ricevuti ella stessa per mezzo del sacramento, e lo ricambiava con cantici di lode e con atti virtuosi. In tutte queste meraviglie la Regina del cielo acquistava, così, nuovi ed incomparabili meriti.
«Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a Te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime». È la preghiera che ancora si canta nelle chiese, alla fine, quando restano i vecchi a trascinare le vocali come a trattenere chi già corre a riaccendere il telefonino. Chi l’ha scritta, quasi mille anni fa, sapeva che cos’è una valle di lacrime. La Salve Regina fu infatti, quasi sicuramente, composta da Ermanno di Reichenau, meglio conosciuto come Ermanno lo storpio. Lo chiamavano anche “il contratto”. I documenti che ne danno notizia parlano di un uomo deforme, con gli arti come attorcigliati a impedirgli non solo di camminare normalmente ma anche di trovare pace disteso o seduto nella sedia costruita apposta per lui. Ermanno, che nella vita non è mai stato comodo se non, probabilmente, quando è sopraggiunta la morte, fu monaco e fine studioso.
O Maria, Madre del Carmelo, a Te consacro tutta la mia vita quale piccolo tributo per le tante grazie e benedizioni che attraverso le tue mani ho ricevuto da Dio. Tu guardi con particolare benevolenza coloro che indossano il tuo Scapolare; Ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d' illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente e di accrescere in me la fede, la speranza e la carità, affinché possa ogni giorno renderti il tributo di umile omaggio. Il sacro Scapolare richiami su di me gli sguardi tuoi misericordiosi e sia pegno della tua particolare protezione nella lotta quotidiana, sì che possa rimanere fedele al Figlio tuo e a Te. Il tuo Scapolare mi tenga lontano da ogni peccato e mi doni ogni giorno la certezza che Tu sei vicino a me e il desiderio di imitare le tue virtù. D' ora in poi cercherò di vivere in soave unione con il tuo Spirito e di offrire tutto a Dio per mezzo tuo. O Madre dilettissima, il tuo indefettibile amore! faccia sì che un giorno sia concesso anche a me, indegno peccatore, di trasformare il tuo Scapolare nell' eterna veste nuziale e di abitare con Te e con i Santi del Carmelo nel Regno del Figlio tuo. Così sia.
Aborto: "Arresto di una vita attuato intenzionalmente prima della nascita, sovente con un forte impatto psicologico su chi lo esegue, e che impone una nuova cultura e un progredito atteggiamento sociale per superarlo". Realismo Da ab-orior, cioè arrestare nel crescere, l’aborto è la fine provocata volontariamente della vita di un essere umano prima della nascita. Deroga dunque dal principio dell'intangibilità della vita umana. Può avvenire secondo le leggi locali, che variano da nazione a nazione. In alcune nazioni l’aborto è illegale. Può essere eseguito con farmaci o con metodiche chirurgiche, o combinando i due sistemi. Il metodo farmacologico implica l’espulsione dell’embrione o del feto che non può sopravvivere fuori dall’utero.
Che Philippe Ariño sia un tipo decisamente controcorrente è un dato di fatto. Francese, nato nel 1980 da una famiglia profondamente cattolica, professore di spagnolo, saggista, blogger, omosessuale dichiarato da quando aveva 17 anni: fin qui la sua biografia non sembrerebbe diversa da quella di altri suoi coetanei, se non fosse che, due anni fa, Philippe lascia il compagno con cui stava dal 2009. “Da allora ho abbracciato la via della continenza che la Chiesa chiede alle persone omosessuali”, racconta senza giri di parole in un mondo “sessocentrico” in cui i vocaboli “astinenza” e “castità” appaiono relitti di un passato morto e sepolto alla maggior parte delle persone, qualsiasi sia il loro orientamento sessuale. Nel suo blog L'Araignée du desert, il “ragno del deserto” ci tiene a precisare di non voler essere etichettato con “un ex gay” come il “Luca era gay e adesso sta con lei” cantato da un discutibile Povia, ma semplicemente come una persona che si è sentita pienamente accolta per quello che è. Un semplice “ragno”, potrebbe dire qualcuno, per tornare alla metafora del titolo, ma un ragno amato.
Una religione, vera o falsa che sia, ha come elemento essenziale il sacrificio. Con esso non solo si adora Dio, ma si impetrano perdono e grazie, si espia la colpa, si ringrazia per i doni ricevuti. Dio stesso li chiedeva al popolo eletto. Ma che valore potevano avere essi? Forse il sangue degli animali, di per sé, placava Dio e purificava l'uomo? «Non c'è liberazione, dice l'Apostolo, non alleanza, non espiazione, se non nel Sangue dell'Agnello, ucciso dall'origine del mondo». Cioè quei sacrifici avevano un valore puramente simbolico e preludevano al Sacrificio di Cristo. Per trovare il vero, unico e definitivo Sacrificio, dobbiamo andare sul Calvario, dove Gesù, pur coperto dei nostri peccati, è il Sacerdote santo ed innocente e nello stesso tempo è la Vittima immacolata gradita a Dio. Ed ora sorvoliamo col pensiero i secoli e dal Calvario passiamo all'Altare. Su di esso, come sul Calvario, si abbassa il Cielo, perché dall'Altare scaturisce come dal Calvario il fiume della Redenzione. ...
Ci sono dieci ottime ragioni per opporti alla proposta di legge contenente disposizioni in materia di contrasto dell'omofobia e della transfobia (testo unificato C. 245 Scalfarotto, C. 1071 Brunetta e C. 280 Fiano), che andrà in discussione alla Camera dei Deputati il prossimo 22 luglio.
"È da anni che l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) chiede l’abrogazione degli articoli 7 e 8 della Costituzione, articoli che disciplinano i rapporti tra lo Stato italiano e le differenti confessioni religiose. Non riuscendoci, ha cambiato strategia: che l’UAAR possa stipulare un’intesa con lo Stato italiano così come è concesso a molte fedi religiose. Nel 2008 il Tar del Lazio respinse il ricorso presentato dall’UAAR per ottenere questa intesa sostenendo correttamente che la magistratura non può sindacare l’attività di governo (la decisione di stipulare intese spetta solo al governo). Invece il Consiglio di Stato lo accolse. Il Governo Monti allora ricorse a sua volta in Cassazione e questa il 28 giugno scorso ha dato ragione all’UAAR invitando il Tar a pronunciarsi sulla questione. Nel frattempo la Cassazione ha detto la sua: “anche le associazioni atee e agnostiche debbano ricevere dal governo la stessa tutela e gli stessi diritti riconosciuti dall’art. 8 della Costituzione alle confessioni diverse da quella cattolica, mettendo al bando la discriminazione tra le fedi acattoliche”. "
Di cognome fa Keynes, ma discende nientepopodimeno che da Darwin. Il famoso economista John Maynard Keynes, le cui teorie ancora oggi dividono gli esperti (dopo che gli Stati le hanno applicate alla grande per tutto il XX secolo) era fratello di Geoffrey, che sposò Margaret Darwin, trisnipote del celeberrimo Charles. Margaret fu la bisnonna della nostra Laura Keynes, che così si è ritrovata imparentata con due mostri sacri del moderno pensiero mondiale. I due le cui idee ancora oggi influenzano l’Occidente e il cui impatto può essere paragonato solo al marxismo (non a caso si continua a parlare di darwinismo e keynesismo).
Non mi aspetto che ci sia un ritardo ingiustificato. È un tema per il quale bisognerà trovare il tempo idoneo per affrontarlo». L’Irlanda ha fretta, anche in tema di unioni tra persone dello stesso sesso. Questo è quanto sostiene Eamon Gilmore, leader del partito laburista di Dublino e vice-primo ministro del governo in carica alla Leinster House, dove regge la coalizione insieme al Taoiseach Enda Kenny. E dopo che, alla fine della scorsa settimana, è arrivato il primo storico sì alla legge che allarga le casistiche in cui è possibile praticare l’aborto negli ospedali irlandesi, ecco che il governo individua il nuovo obbiettivo della sua legislazione, ossia l’introduzione del matrimonio gay, che sarà al vaglio di un referendum forse già nel 2014.
Di lei su internet gira un’intervista video alla trasmissione “A sua immagine” (lo vedete qui sotto). Si chiama Cristina Acquistapace, è affetta da sindrome di Down, è una suora. Con parole delicate e precise, in quell’intervista va al cuore di una ferita aperta nella modernità occidentale: l’aborto. «Se nascevo nel 2000 l’amniocentesi mi fregava», dice a un certo punto. Tempi.it si è preso la briga di andare a incontrare a casa sua Cristina, incontrandola in compagnia dei genitori (nella foto con lei a sinistra).
Fuggite 100 famiglie cristiane dal Sinai dopo l’uccisione di una sacerdote copto e la decapitazione di un commerciante cristiano. Chiese crivellate di colpi; negozi di cristiani segnati per possibili attacchi; dimostrazioni contro il patriarca Tawadros, “reo” di aver appoggiato la caduta di Morsi. I cristiani rischiano di essere il capro espiatorio dei gruppi islamisti e dei Fratelli musulmani.
Il presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci) condanna la violenza di gruppo contro una religiosa, appartenente alle suore Francescane missionarie di san Giuseppe. Il porporato critica “l’apatia delle agenzie governative e la lentezza della macchina della giustizia”, percepita come “uno svilimento delle vittime.