MaM
Messaggio del 15 dicembre 1987: Preparate in voi un cuore caldo dove Gesù possa abitare non un giorno solo ma per sempre.

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



Il mistico edificio della Chiesa militante, che s'innalza sino a ciò che vi è di più sublime e inaccessibile in Dio, è stabilito sulla fermezza inespugnabile della fede cattolica, che Gesù, come prudente e saggio architetto, fissò in esso. Per assicurare questa saldezza alle sue fondamenta, cioè i suoi primi seguaci, egli incominciò immediatamente a informarli dei misteri della sua divinità e umanità santissima. Perché fosse creduto vero Messia, disceso dal seno del Padre e fattosi uno di noi per il nostro riscatto, era necessario e conseguente che spiegasse loro la sua incarnazione nel grembo di Maria; era, inoltre, opportuno che ella fosse conosciuta e venerata come madre e vergine. Così egli rivelò loro questo arcano tra gli altri riguardanti l'unione ipostatica e la redenzione, e con tale celeste istruzione furono alimentati questi suoi figli primogeniti. Mentre questi non erano ancora arrivati alla presenza della gran Regina, sapendola vergine prima, durante e dopo il parto, ne compresero le eccezionali prerogative. Cristo destò in loro un profondissimo rispetto e amore verso di lei, per cui bramavano di incontrare subito una creatura tanto eminente. Fece ciò sia perché desiderava con ardore che ella venisse onorata, sia perché per essi stessi era importante riverirla e avere di lei un concetto così alto. Tutti rimasero meravigliosamente rischiarati da tale favore, ma chi si distinse maggiormente fu Giovanni; infatti, da quando egli udì il suo Maestro elogiare la purissima Signora, la stima e la considerazione per una simile eccellenza crebbero sempre di più in lui, che era prescelto e predisposto per godere di singolari privilegi nel suo servizio, come affermerò in seguito e come risulta dal Vangelo.
Diverse volte Papa Francesco ha parlato della persecuzione ai cristiani e della perseveranza. “Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi”, dice Gesù agli Apostoli nel Vangelo di oggi annunciando loro che saranno consegnati ai tribunali ma ricordandogli che “chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato”. Un Vangelo in cui Gesù invita ad essere semplici come colombe e astuti come serpenti. Alla vigilia del quarto mese dall’elezione di Papa Francesco, ripercorriamo alcune sue riflessioni prendendo spunto da questo brano del Vangelo.
"E' rientrato ieri in Vaticano da Rio de Janeiro, il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il card. Stanislaw Rylko il quale ha messo a punto gli ultimi preparativi per la Giornata Mondiale della Gioventù che inizia tra dieci giorni e che vedrà la presenza di Papa Francesco, il primo Papa latinoamericano. A Rio cresce di giorno in giorno l'attesa per questo evento che dal 23 al 28 luglio prossimi, coinvolgerà centinaia di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo."
Con 127 voti a favore e 31 contrari e dopo oltre due giorni di intenso dibattito, la Camera Bassa d’Irlanda ha approvato il “Protection of live during pregnancy bill”, cioè la nuova legge sull’aborto introducendo di fatto nel Paese l’interruzione volontaria di gravidanza in caso di pericolo di vita della madre, incluso la minaccia di suicidio da parte della stessa, che dovrà essere certificata da almeno tre medici. “Una legge necessaria”, l’ha definita il premier Enda Kenny, ma nel suo partito, il Fine Gael, è bufera, tanto che ben cinque deputati che hanno votato contro il provvedimento sono stati espulsi. Ora il testo, con i suoi 165 emendamenti, passerà all’esame della Camera Alta, dove l’iter dovrebbe essere più rapido, avendo qui il governo una maggioranza più larga.
Una famiglia cristiana della Mazoor Colony, quartiere cristiano di Karachi, è minacciata di morte da estremisti islamici e sta cercando di lasciare il Paese. Come riferisce l’agenzia Fides, la famiglia di Nazir Masih si è rivolta a padre Saleh Diego, parroco della parrocchia di San Paolo a Karachi, in cerca di aiuto. Gli estremisti minacciano di morte l’intera famiglia, composta da Nazir, da sua moglie Begum, i figli Rahil, Leo Nazir e Arzoo. Le minacce, spiga a Fides il parroco, vanno prese molto sul serio perché nel gennaio scorso, i fondamentalisti hanno già percosso e ucciso un altro figlio di Nazir, Romail Masih, di 27 anni.
Solenne benedizione domenica 30 giugno a Cochin, nello Stato del Kerala, per la sede indiana della Web Radio Maria. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza dei membri del governo dello Stato e di World Family of Radio Maria, nella persona di Padre Francisco Palacios. A fare gli onori di casa Padre Raphael Kootumghal, direttore dell'emittente indiana. Presenti anche varie autorità ministeriali ed un centinaio di volontari, sacerdoti, laici e suore. Mons. Joseph Kariyil, vescovo di Cochin, ha benedetto gli studi, certo che questa emittente cattolica possa essere protagonista di un progetto ambizioso: portare la Buona Novella agli abitanti di un Paese in rapida crescita, i quali hanno bisogno di conoscere la salvezza e la misericordia di Gesù, nostro redentore.
Per ora le vittime tra i cristiani sono 5. Uno è un sacerdote, mentre altri quattro uomini sono stati uccisi in un villaggio a colpi di coltello e machete. Dopo la caduta del presidente Mohamed Morsi tornano ancora a galla le tensioni tra musulmani e cristiani nei dintorni del Cairo. Sono moti di ripicca e vendetta: tanti estremisti islamici della Fratellanza vedono nella minoranza cristiana un nemico che ha portato al colpo di Stato e alla caduta del loro leader. Ci sono stati attacchi in tutto il Paese, soprattutto nella penisola del Sinai, a Port Said e in alcuni villaggi sulla costa mediterranea.
Sempre più persone si avvicinano anche “virtualmente” a San Francesco. In soli 3 mesi si contano infatti oltre 18 milioni di accessi alla webcam sul sito www.sanfrancesco.org che permette di vedere 24 ore su 24 la tomba del grande Santo di Assisi, situata nella cripta della Basilica inferiore. La notizia ha suscitato vasta eco sui mezzi di informazioni, basti pensare che alla tomba si sono collegate persone da 123 Paesi.
L’attualità internazionale pone, specialmente noi popoli e paesi del Mediterraneo, di fronte all’ipotesi di una guerra civile in Egitto, che porterebbe il maggior paese arabo-islamico (82 milioni di abitanti) ad una tragica situazione di instabilità. Cosa possiamo fare noi occidentali? Il nostro Ministro degli Esteri, Emma Bonino, rispondendo a questa domanda ha detto: “La situazione in Egitto è preoccupante. Noi possiamo fare pochissimo, se non augurare una rapida e pacifica transizione verso la pace e la stabilità politico-istituzionale”. Giulio Albanese (Avvenire 6 luglio) afferma che per bloccare la guerra civile “l’unico percorso da seguire è quello della cosiddetta reinterpretazione della tradizione islamica, alla luce della critica moderna”. Giusto, così infatti è stato per il cristianesimo.
Il corpo decapitato di un cristiano copto rapito cinque giorni fa è stato ritrovato in un cimitero nel nord del Sinai, in Egitto. L’uomo, un venditore di 60 anni, si chiamava Sheikh Zuwayed e il suo cadavere è stato ritrovato con le mani e i piedi legati. Era stato rapito cinque giorni fa da alcuni uomini armati e forte è il sospetto che si tratti di estremisti islamici. È il secondo copto assassinato nella provincia, perché già sabato un commando armato aveva ucciso Mina Abboud Sharobeen, un sacerdote di 39 anni mentre comprava generi alimentari in un mercato di El Arish. Nel nord del Sinai operano gruppi di estremisti islamici che prendono di mira i copti per il sostegno dato alle proteste contro l’ex presidente Mohamed Morsi.
Non abortire questo figlio down, ti troverò io una famiglia pronto ad accoglierlo. Questa, nella sostanza, la promessa di padre Thomas Vander Woude (in foto). Ma certo non si sarebbe mai aspettato che la risposta a quel suo azzardato impegno facesse il giro del mondo. Tutto è cominciato circa dieci giorni fa quando il sacerdote - prete della parrocchia cattolica della Santa Trinità a Gainesville, una cittadina della Virginia di 11 mila abitanti – ha sentito parlare di una donna che, quasi al sesto mese di gravidanza, aveva scoperto di attendere un figlio affetto dalla sindrome di Down. La madre e il padre erano decisi per l’interruzione di gravidanza, finché il sacerdote non ha varcato la soglia di casa ed è riuscito a strappare loro la promessa che, se avesse trovato una famiglia pronta ad adottare il piccolo, quello sarebbe nato.
Criticare le nozze omosessuali diventerà reato? Se lo chiedono in molti, nei giorni in cui la proposta di legge sull’omofobia e la transfobia arriva in aula. Il testo della legge (lo potete scaricare qui, il primo firmatario è Ivan Scalfarotto del Pd), contiene diversi passaggi oscuri. Sull’argomento hanno scritto Alfredo Mantovano su tempi.it e su Avvenire, Paola Ricci Sindoni sul Foglio, Andrea Morigi su Libero. Posto che ogni tipo di discriminazione è odiosa, le domande su un progetto di legge inutile sono lecite. Anche in virtù di quanto sta accadendo in altri paesi. Basti pensare al recente caso dell’uomo arrestato a Londra perché diceva in strada che l’omosessualità è peccato, o ai tanti casi francesi (l’ultimo riguarda la delazione su internet) in seguito alla legge Taubira.
«Da allora ho perso la sensibilità di entrambe le mie mani». Mostra le fasciature che gli avvolgono gli arti superiori Philip, nome di fantasia usato per proteggere una delle vittime eritree della tratta degli schiavi che attraversa il deserto del Sinai, dall’Africa verso l’Asia. «In diversi casi, siamo torturati solo perché cristiani»: a Philip e ai tanti come lui è dedicato il video reportage di Cbn News, che racconta del traffico umano di cui le tribù beduine si rendono protagoniste nella zona. Un fenomeno conosciuto a molte autorità, per fermare il quale troppo poco viene fatto in Egitto.
Si chiama Ladywood, ed è un quartiere di Birmingham. Dove il 75 per cento delle famiglie è di tipo mono-nucleare: c’è una lei ma non c’è più un lui. Si tratta nella maggioranza dei casi di mogli (e madri) abbandonate dai mariti. Non a caso il sobborgo è stato anche definito “il deserto degli uomini”. La giornalista Yasmin Alibhai-Brown è andata a incontrare alcune di queste donne, per lo più mamme single, e ha raccontato sul Daily Mail le condizioni difficili in cui crescono i loro bambini, senza modelli maschili e familiari di riferimento.
È giunta a una svolta la vicenda drammatica di Pietro D’Amico, l’ex sostituto procuratore generale di Catanzaro che lo scorso aprile si era recato in una clinica privata di Basilea per sottoporsi al suicidio assistito: «D’Amico non era affetto da quella grave patologia che lo aveva convinto a chiedere il suicidio assistito. Un errore scientifico che lo ha portato a conseguenze fatali», spiega a tempi.it Michele Roccisano, avvocato della moglie di D’Amico, Tina Russo D’Amico, e intimo conoscente del magistrato.