Era già in corso il quinto mese della divina gravidanza della Principessa del cielo, quando il castissimo Giuseppe suo sposo cominciò a riflettere sull'ingrossamento del suo grembo verginale, perché nella perfezione naturale e nella delicata costituzione della sua sposa umilissima, come ho detto in precedenza, si poteva scoprire agevolmente ogni eventuale cambiamento. Un giorno, mentre Maria santissima usciva dalla sua stanza, san Giuseppe la guardò con particolare attenzione e comprese con maggiore certezza la novità, senza che il ragionamento potesse smentire ciò che agli occhi era già evidente. L'uomo di Dio restò ferito nel cuore con un dardo di dolore, che lo penetrò fin nella sua parte più intima, senza trovare resistenza alla forza delle sue ragioni. La prima era l'amore castissimo, ma molto intenso e vero, che aveva per la sua fedelissima sposa, nella quale fin dal principio il suo cuore aveva più che confidato; inoltre, col piacevole tratto e con la santità senza pari della grande Signora, questo vincolo dell'anima di san Giuseppe si era sempre più confermato nella stima di lei. Siccome ella era tanto perfetta nella modestia e nell'umile maestà, il santo, oltre al diligente riguardo di servirla, aveva un desiderio, quasi connaturale al suo amore, di vedersi corrisposto dalla sua sposa. E il Signore dispose ciò in questo modo, affinché, per essere ricambiato, il santo mettesse una maggiore sollecitudine nel servire e stimare la divina Signora.
Parliamo di profanazioni, atti sacrileghi e blasfemi. Ostie consacrate che vengono trafugate da adepti satanisti, messaggi inviati in redazione da chi frequenta riti diabolici, indagini aperte in numerose diocesi d’Italia per preservare la sacralità dell’ostia. Ospite in studio Don Aldo Bonaiuto, animatore del numero Antisette per la comunità Giovanni XXIII. I segni esoterici e sacrileghi, come pissidi svuotate e sacrestie prese d’assalto, sono la drammatica realtà che sconvolge i vescovi e i fedeli di tante regioni italiane: dalla Toscana alla Sicilia, gli atti profanatori sono terribilmente in crescendo e anche alla nostra redazione ci è pervenuto un “patto di sangue” con il diavolo.
La Bank of China blocca il flusso di denaro in valuta estera da e per la Corea del Nord. Diversi analisti concordi: “La pazienza della Cina è finita, ora fanno sul serio”. Fonte cattolica di AsiaNews: “Il regime dei Kim ha sempre ignorato la comunità internazionale perché aveva il sostegno di Pechino. Ora dovranno scendere a patti”.
La scelta ha suscitato critiche e polemiche anche da parte degli alleati salafiti. Fra i ministeri chiave vi sono quello della Giustizia, dell'Economia e delle Finanze. Per la prima volta nella storia al ministero delle Antichità vi sarà un esperto di cultura islamica e non un archeologo. André Azzam, giornalista, racconta i primi effetti dell'islamizzazione delle istituzioni. Morsi sempre più odiato dalla popolazione.
Il Papa, prima dell'udienza generale, ha ricevuto nell’Aula Paolo VI le religiose partecipanti all’Assemblea plenaria dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (Uisg) dicendosi contento di incontrarle e ringraziandole per quanto fanno “affinché la vita consacrata sia sempre una luce nel cammino della Chiesa”. Il Papa ha ringraziato innanzitutto “il caro fratello cardinale João Braz de Aviz”, per le parole che gli ha rivolto. “Il tema del vostro Convegno – ha detto - mi pare particolarmente importante per il compito che vi è stato affidato: ‘Il servizio dell’autorità secondo il Vangelo’. Alla luce di questa espressione vorrei proporvi tre semplici pensieri, che lascio al vostro approfondimento personale e comunitario”.
Grande folla anche oggi all’udienza generale: circa centomila i fedeli presenti in Piazza San Pietro. Lo Spirito Santo è stato al centro della catechesi del Papa. “Il tempo pasquale che con gioia stiamo vivendo, guidati dalla liturgia della Chiesa – ha detto il Pontefice - è per eccellenza il tempo dello Spirito Santo donato «senza misura» (cfr Gv 3,34) da Gesù crocifisso e risorto. Questo tempo di grazia si conclude con la festa della Pentecoste, in cui la Chiesa rivive l’effusione dello Spirito su Maria e gli Apostoli raccolti in preghiera nel Cenacolo”.
L’evangelizzazione non è fare proselitismo. E’ quanto sottolineato da Papa Francesco nella Messa alla Casa Santa Marta. Il Papa ha ribadito che il cristiano che vuole annunciare il Vangelo deve dialogare con tutti, sapendo che nessuno possiede la verità, perché la verità si riceve dall’incontro con Gesù. Alla Messa, concelebrata dal cardinale Francesco Coccopalmerio e mons. Oscar Rizzato, hanno preso parte un gruppo di dipendenti dei Servizi generali del Governatorato, della Cancelleria del Tribunale dello Stato Vaticano e della Floreria.
Vi ricordo che siamo invitati alle 12:00 di oggi, a pregare la supplica alla Madonna di Pompei.
L'Associazione Luci sull’Est invita a sottoscrivere una petizione online, come segno di riparazione e condanna del gesto blasfemo compiuto dal cantante Luca Romagnoli durante il concerto del primo maggio, in piazza San Giovanni a Roma. La nota sarà diretta al cardinale vicario del Santo Padre per la Diocesi di Roma, cardinale Agostino Vallini, che ha condannato con parole ferme e severe l’accaduto.
«Il cantante, leader del gruppo “Management del Dolore Post Operatorio”, durante l’esibizione sul palco ha compiuto un’ignobile parodia del gesto della Consacrazione del Corpo e del Sangue di Gesù – spiega il direttore di Luci sull’Est, Silvio Dalla Valle – replicando i gesti del sacerdote nel momento più solenne delle Messa, ha alzato le mani che tenevano vistosamente un preservativo di colore bianco, proferendo parole che ricalcano quelle pronunciate durante la consacrazione. A seguito del gesto blasfemo il cantante si è calato i pantaloni e soltanto allora Rai 3 ha mandato in onda la pubblicità».
Sono trascorsi vent'anni dalla visita di Papa Giovanni Paolo II in Sicilia. Nei giorni 8 e 9 maggio del 1993, la Sicilia ricevette la prima importante visita del Papa polacco e, tra i tanti eventi collegati a quel ricordo, è passato alla storia il discorso pronunziato il 9 maggio 1993 a conclusione del solenne Pontificale celebrato a Piano San Gregorio, nella Valle dei Templi, ad Agrigento, quando lanciò l'anatema contro la mafia e i suoi "carnefici".
"I giovani di Roma pellegrini nella notte: il prossimo 11 maggio, si svolgerà il primo pellegrinaggio notturno degli universitari al santuario mariano del Divino Amore. Filo conduttore dell’iniziativa è il tema “Camminare nella Fede”.
I giovani partiranno alle 23.30 da Piazza di Porta Capena (davanti l’ingresso della FAO).
Il pellegrinaggio, organizzato dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria e dall’Ufficio per la Pastorale Giovanile, va ad inserirsi negli eventi organizzati in occasione dell'Anno della Fede.
Al termine del pellegrinaggio seguono la professione di fede e la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Lorenzo Leuzzi."
In occasione della celebrazione del 500° anniversario (1480-1980) del martirio di 800 abitanti di Otranto, Giovanni Paolo II si recò in pellegrinaggio a questa città sulla costa meridionale dell’Adriatico. La domenica 5 ottobre, il Papa celebrò la messa solenne sulla Collina dei Martiri, durante la quale pronunciò un’omelia sull'importanza del martirio nel cristianesimo. Ecco le parole del Beato: “La verità sul martirio ha nel Vangelo un’eloquenza piena di penetrante profondità ed insieme di trasparente semplicità. Cristo non promette ai suoi discepoli successi terreni o prosperità materiale; egli non presenta davanti ai loro occhi alcuna ‘utopia’, come è capitato più di una volta e come capita sempre nella storia delle ideologie umane. Egli semplicemente dice ai suoi discepoli: ‘vi perseguiteranno, vi consegneranno agli organi delle diverse autorità, vi metteranno in prigione, vi chiameranno davanti ai diversi tribunali. Tutto ciò ‘a causa del mio nome’ (Lc 21,12)
“Dio può essere conosciuto, per alcuni aspetti, anche dalla nostra ragione e in questa misura è accessibile ai non credenti in Cristo. La piena conoscenza di Lui si ha però solo accogliendo nella fede il suo manifestarsi a noi nella storia di Israele e soprattutto in Gesù di Nazareth”. Così lunedì pomeriggio a Roma, nel tempio di Adriano, il card. Camillo Ruini - riferisce l'agenzia Sir - ha aperto la sua lectio magistralis sul tema “Quale ruolo della fede in Dio nello spazio pubblico?” tenuta in occasione della lettura annuale della Fondazione Magna Carta. Il rapporto con Dio, ha proseguito, “non è più legato ad aspetti etnici e giuridici”, bensì “è aperto a ogni persona, sulla base della libera scelta personale della fede e della conversione”.
A cinque anni dai massacri anticristiani che hanno sconvolto il distretto di Kandhamal, nello stato indiano di Orissa, la giustizia è ancora lontana e l’impunità trionfa. Nei “pogrom” del 2008 oltre 400 villaggi furono “ripuliti” di tutti i cristiani; più di 5.600 case e 296 chiese sono state bruciate, i morti sono stati 100 (ma il governo ne riconosce solo 56), migliaia i feriti, diverse donne violentate (fra cui una suora), 56.000 uomini, donne e bambini sono rimasti senza casa.
Un altro sacerdote è stato ucciso in Colombia. Si tratta del padre José Antonio Bayona Valle, di 48 anni, sacerdote diocesano dell'arcidiocesi di Barranquilla (Colombia) ucciso lunedì sera con 18 coltellate. Il sacerdote - riferisce l'agenzia Fides - è stato trovato su un sentiero nella zona del villaggio di Juan Mina.
Eredi di un particolarissimo spirito di servizio ed emulatori di un’antica audacia. Queste sono le Guardie Svizzere Pontificie e mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, lo ha sottolineato a chiare lettere lunedì mattina nel presiedere la commemorazione del sacrificio delle 147 Guardie Svizzere che nel 1527 caddero in difesa del Papa durante il Sacco di Roma. Siete “eredi di una grande tradizione di amore alla Chiesa e alla Santa Sede. È vostro compito continuare su questa strada”, ha affermato mons. Becciu, invitando le nuove reclute – secondo quanto riferito da L’Osservatore Romano – a inserirsi “in questa ininterrotta scia, che – ha indicato – vi richiama al vostro particolare e responsabile servizio nei confronti del Sommo Pontefice”. Con il giuramento, ha soggiunto ancora il presule, “vi impegnate ad assumere un compito profondamente cristiano, in quanto siete chiamati a dare testimonianza della vostra fede di fronte alle tante persone, pellegrini e turisti, che ogni giorno vengono in Vaticano”.
Papa Francesco sarà in Brasile dal 22 al 29 luglio per presiedere agli eventi della 28.ma Giornata mondiale della gioventù, in programma a Rio de Janeiro sul tema “Andate e fate discepoli tutti i popoli”. Nella metropoli carioca, il Pontefice avrà numerosi incontri istituzionali e altri a dimensione ecclesiale e all’insegna della solidarietà, ma anche un momento di incontro con la Chiesa locale ad Aparecida.
Per mons. Jeanbart il gesto resta inspiegabile. L'unico dato certo è che nessuno sa dove siano mons. Yohanna Ibrahim e mons. Boulos Yaziji. Denaro, viveri, scuola e conforto spirituale per la popolazione di Aleppo martoriata da guerra, fame e disperazione. Mosca e Washington ricercano la via del dialogo fra ribelli e regime.
I Veilleurs sono un gruppo di giovani ragazzi che, davanti alle violenze nate dopo alcune delle manifestazioni nei giorni dell’approvazione della legge, hanno voluto esprimere la loro disapprovazione in modo pacifico. La sera, da tre settimane a questa parte, si trovano in un bel posto di Parigi (il loro slogan è la frase di Dostoevskij: «La bellezza salverà il mondo»!), per «Veiller» (vigilare). Si siedono per terra davanti a candele, indifferenti a pioggia e freddo, e ascoltano poesie, riflessioni di autori, canti lirici, brani di musica (il tutto dal vivo), intercalati da canti sottovoce e momenti di silenzio, o riflessioni scritte da loro o fatte da invitati sulla situazione attuale e la legge.
Antonio Selvaggi, 39 anni, non vede più da quando ne aveva diciassette. Solo il chiaro e lo scuro. Tra le ultime cose viste dai suoi occhi c’è la sciagurata semifinale di Italia ‘90, persa ai rigori contro l’Argentina di Maradona. «Una doppia delusione – scherza oggi – per la sconfitta e per la vista che proprio in quelle settimane cominciava ad offuscarsi».
All’origine una compressione del nervo ottico, poi la degenerazione, che gli ha fatto perdere in parte anche il tatto. Appena maggiorenne, così, ha dovuto lasciare la sua Ferrandina, in Basilicata, per trasferirsi in un centro per non vedenti della Capitale. Sempre a Roma, qualche settimana fa, ha vissuto forse il suo giorno più bello. Le immagini (catturate dalle telecamere del Tg1) parlano da sole, ma ancora di più parla la sua voce commossa.
Il 26 maggio centinaia di migliaia di oppositori alla legge sul matrimonio tra omosessuali si riverseranno di nuovo nelle strade di Parigi. Arriveranno da tutta la Francia, secondo il metodo ormai collaudato delle Manifs pour tous (“manifestazioni per tutti”): aiuto reciproco, condivisione dei mezzi di trasporto e degli alloggi, sostegno materiale alle famiglie dei manifestanti meno abbienti.
La legge è stata approvata il 23 aprile, ma grandi folle continuano a protestare, con un’inventiva che stupisce i media: mobilitazione via twitter, raduni spontanei per le strade, accampamenti di fronte all’Assemblea nazionale, operazioni «risveglio mattutino» davanti alle abitazioni dei ministri, pressione sugli eletti, affissione di striscioni sui ponti delle autostrade. E c’è pure la rete dei veilleurs (“coloro che vegliano”): sit-in di giovani che passano la notte a cantare e meditare pacificamente di fronte alla polizia, in uno stile ispirato a Gandhi e alle giornate mondiali della gioventù. O la rete delle mères veilleuses — “madri che vegliano”, ma anche, con un gioco di parole intraducibile, “meravigliose” — che si accampano in piccoli gruppi per protestare contro la minaccia della maternità surrogata, «mercificazione capitalistica del ventre delle donne più povere».
«Il mio nome è Valentin, sono omosessuale ed ero un sostenitore del matrimonio gay. Ho incontrato il mondo di Homovox, omosessuali contrari al matrimonio gay, e le discussioni che abbiamo avuto mi hanno fatto cambiare idea». Standing ovation dei 35 mila sostenitori della Manif Pour Tous, riuniti a Parigi il 5 maggio per manifestare contro la legge di Francois Hollande su matrimonio e adozione gay.
Molti cristiani copti pensavano che dopo la Rivoluzione del 25 gennaio e la caduta di Hosni Mubarak la loro condizione sarebbe migliorata. Ma a neanche un anno dall’elezione al potere dei Fratelli Musulmani, con Mohamed Morsi presidente, si sono ricreduti. Da allora 26 chiese sono state attaccate, alcune di queste bruciate, e 59 copti sono stati uccisi. La situazione è piuttosto peggiorata e la violenza da parte di Fratelli Musulmani e salafiti nei confronti dei cristiani è aumentata.
Gesù si preoccupa per i Suoi discepoli, è il Buon Pastore che si occupa e protegge il Suo gregge. La Sua partenza sta per avvenire e Lui sa che i Suoi non sono ancora pronti, non sono e non saranno mai in grado di sopportare da soli la persecuzione o anche solo l’idea di essa, Pietro ne è l’esempio più lampante, pur essendo la Guida anziana dei discepoli, alla prima difficoltà, alle prime domande la paura lo avvolge e rinnegherà Gesù. Gesù conosce la caducità dell’animo umano, infatti dice ai Suoi: "Non siete ancora pronti”! La conoscenza e la pienezza della verità saranno il dono finale per i discepoli, quando passato il Tempo del Figlio dell’Uomo sulla terra arriverà il Tempo della piena realizzazione dell’Amore che si manifesterà attraverso l’azione dello Spirito Santo su di loro.....su di noi.......