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Messaggio del 25 dicembre 2021:Cari figli, voi siete e vi chiamate figli di Dio. Se i vostri cuori potessero soltanto sentire quell’amore immenso che Dio ha per voi, i vostri cuori Lo adorerebbero e Lo ringrazierebbero in ogni momento della vostra vita. Perciò, figlioli, oggi, in questo giorno di grazia, aprite i vostri cuori e pregate il Signore per il dono della fede per poter diventare veramente degni del nome di figli di Dio, i quali con cuore puro ringraziano e venerano il proprio Padre celeste. Io sono con voi e vi benedico con la mia benedizione materna.

Notizie dai giornali cattolici



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Il Verbo eterno, che, incarnato nel grembo di Maria vergine, l'aveva già come madre e conosceva le decisioni di Lucifero non solamente con la sapienza increata in quanto Dio ma anche con la conoscenza creata in quanto uomo, stava attento alla difesa del suo tabernacolo, più stimabile di tutto il resto delle creature. Per rivestire di nuova forza l'invincibile Signora contro il pazzo ardire di quel perfido drago e dei suoi squadroni, l'Umanità santissima si mosse e si pose come in piedi nel tabernacolo verginale, quasi al modo di chi si oppone e va incontro alla battaglia, sdegnato con i principi delle tenebre. In questa posizione pregò l'eterno Padre, chiedendo che rinnovasse i suoi favori e le sue grazie verso sua Madre perché, fortificata, di nuovo schiacciasse la testa de] serpente antico e questo, umiliato ed oppresso da una donna, restasse deluso nei suoi intenti e debilitato nelle sue forze, e la regina delle altezze uscisse dalla battaglia vittoriosa, trionfando sull'inferno a gloria e lode di Dio e di lei, Madre vergine.
imn“Quella di don Pino Puglisi è la vicenda di un sacerdote totalmente conformato a Cristo che visse il suo ministero presbiterale come servizio a Dio e all’uomo”. Lo scrivono i vescovi di Sicilia in un messaggio per la beatificazione del servo di Dio don Giuseppe Puglisi, che avverrà il prossimo 25 maggio a Palermo. “Svolse instancabilmente il suo ministero sacerdotale per l’edificazione del Regno di Dio richiamando tutti alla conversione, al pentimento e all’incontro con la tenerezza di Dio Padre”, ma “la sua mitezza e la sua incessante azione missionaria, evangelicamente ispirata, si scontrò con una logica di vita opposta alla fede, quella dei mafiosi i quali ostacolarono la sua azione pastorale, con intimidazioni, minacce e percosse fino a giungere alla sua eliminazione fisica, in odio alla fede”.
Il grazie di Papa Francesco alle Guardie Svizzere, ricevute stamane con i loro familiari, in occasione della Festa odierna del Corpo pontificio, sorto nel 1506, sotto il pontificato di Giulio II. Presente all’incontro nella Sala Clementina, Ueli Maurer, presidente della Confederazione elvetica. La Giornata, iniziata con una Messa nella Basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale Bertone segretario di Stato, è proseguita con la commemorazione dei Caduti nel Piazzale dei Protomartiri Romani. Nel pomeriggio alle 17 il giuramento di 35 nuove reclute, nel Cortile San Damaso, alla presenza di mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato.
Lo Spirito Santo è nostro amico e compagno di strada e ci dice dove è Gesù: così, in sintesi, Papa Francesco nell’omelia della Messa presieduta stamani nella Domus Sanctae Marthae, in Vaticano. Ribadita l’importanza dell’esame di coscienza per la vita di ogni cristiano. Erano presenti alcuni dipendenti della Fabbrica di San Pietro, accompagnati dal cardinale presidente Angelo Comastri e da mons. Pablo Colino, prefetto della Cappella musicale, che hanno concelebrato con il Santo Padre.
"Dal punto di vista della donna incinta, l’aborto è la sconfitta della sua identità materna, il fallimento di una madre. Ecco perché si può dire che il primo aborto è 'abortire la madre'". E' questo il chiaro punto di vista del Prof. Carluccio Bonesso. Laureato in Pedagogia, indirizzo psicopedagogico, presso l’Università Cattolica di Milano e l’Università di Genova, il prof. Bonesso è specializzato in Analisi e modificazione del comportamento, e grafologia. Ha praticato negli anni '80 la psicoterapia ad indirizzo comportamentale ed è stato insegnante nella scuola primaria e poi docente di scienze sociali e filosofia nelle scuole superiori. Attualmente si occupa di formazione professionale e di educazione emozionale. Ha pubblicato Per forza o per amore? (2002)ed è coautore con M. Cervi di Emozioni per crescere (2008).
Gli uomini hanno superato i sette miliardi e noi cristiani siamo circa due miliardi. La missione alle genti è valida ancor oggi, anzi è solo agli inizi. Nel Messaggio per la Giornata missionaria 2012, Papa Benedetto riafferma “la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggior coraggio e ardore nella missione alle genti, affinchè il Vangelo giunga fino ai confini della terra…”. Eppure, l’ideale missionario e l’interesse per le missioni sono in crisi anche tra i cristiani.
«Tra tutti i risultati che vanno riconosciuti al Sindaco Alemanno, quello di aver investito, per la prima volta nella storia della capitale, nelle politiche familiari, diventando un modello per tutta l’Italia è di indiscutibile importanza. Oggi Roma è l’unica città ad aver applicato il Quoziente Familiare. Nonostante la crisi economica, abbiamo investito 27 milioni di euro nel ‘Quoziente Roma’, valorizzando in modo crescente la presenza di figli all’interno del nucleo familiare. L’Isee nazionale fissa un valore che cala al crescere dei figli. Roma ha ribaltato il criterio, esentando completamente 90 mila famiglie dalla tassa sui rifiuti. Il Quoziente Roma è una svolta non solo fiscale, ma culturale, che rimette al centro la famiglia e pone Roma Capitale come riferimento a livello nazionale». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo commentando la presentazione del libro sui 5 anni di mandato del Sindaco Alemanno.
1. L'Angelo chiama Gesù «Figlio dell'Altissimo». Fino a che punto Ma­ria percepisce la portata di questo ap­pellativo? Per rispondere bisogna evitare due opposti scogli: se Maria avesse visto in questo nome un termine generico, sia pure insolito, atto a designare un uomo destinato a una altissima mis­sione, ma semplice uomo, non sareb­be stata sufficientemente illuminata sulla sostanza della proposta divina, quindi si sarebbe trovata madre di Dio a propria insaputa; se, all'oppo­sto, Maria avesse avuto una intuizio­ne relativamente piena della persona del nascituro, le sarebbe stato dimi­nuito il merito della fede. Maria dun­que comprese che il nascituro sarebbe stato il Figlio di Dio fatto uomo; fino a quale punto potè inabissarsi nella comprensione di questa realtà del Figlio di Dio, cioè quale fosse l'in­tuizione che essa ebbe della divinità del Messia, non lo sappiamo. Maria però possedeva il punto di appoggio per affidarsi: «Nulla è impossibile a Dio. Lo Spirito Santo verrà su di te ...». Allora pronuncia il suo sì. 2. Un sì estremamente coraggioso. Forse non ci rendiamo conto da qua­le forza d'animo era sostenuto il sì di questa fanciulla, pressoché quindi­cenne, di fronte alla sconcertante re­sponsabilità di Madre del Figlio del­l'Altissimo. Quando Elisabetta la ve­drà varcare la soglia della propria ca­sa, esclamerà con gioia: «Beata te, che hai creduto!». È la beatitudine emi­nentemente mariana: quella che rac­chiudeva in sé tutta l'anima di Maria. Il sì di Maria è espresso nella for­ma: «Ecco la serva del Signore: si faccia di me secondo la tua parola». E’ un affidarsi a una parola che si sviluppa nel tempo come il rotolo di Ezechiele, anzi alla stessa Parola di Dio, il Verbo che si farà carne in lei e che la condurrà passo passo, si, ma lungo una via velata di mistero. Mi­stero di un avvenire imprevedibile, e mistero di un presente che si svol­gerà continuamente al passo di Maria per addestrare Maria - e noi tutti - a camminare al passo di Dio. 3. «Ecco la serva del Signore»: sarà il mio programma. Dirò con Ma­ria: «Padre, sia fatta la tua volontà». Dio ci pone sulla strada del suo piano in due modi: - con fatti, avvenimenti, realtà in­dipendenti dalla nostra libera scelta, come l'essere nati in questa epoca, in tale famiglia, con tali doni e limiti; con interventi divini che a noi posso­no apparire come «casi», ma che da Dio sono disposti con sapienza d'amo­re; di fronte a tutto questo dobbiamo aprirci con l'atteggiamento dell'accet­tazione fiduciosa: «Dio sa quello che fa: Egli mi conosce e mi chiama per nome»; - con i suoi comandamenti o con­sigli o ispirazioni interiori. Con essi Dio affida a noi personalmente gran parte del nostro destino e ci invita alle scelte migliori. Non dobbiamo mai andare contro i comandamenti di Dio, perché sono la corazza di difesa della nostra persona; possiamo e dobbiamo però seguire generosamente i consigli evangelici e le ispirazioni interiori, in misura della grazia che ci è data da Dio stesso.
Può uno stato laico servirsi dei propri poteri e tramite questo assumersi il compito di “proteggere” una religione da attacchi diffamatori portati alla stessa tramite spettacoli, stampati, manifestazioni e altro ancora? Non si tratta di scelte contraddittorie con la libertà di manifestazione del pensiero, che spetta a chiunque senza intromissioni quanto ai contenuti che vengono manifestati? La mentalità libertaria e anticlericale presente in molti Paesi, compreso il nostro, risponderebbe con grande decisione che tale tutela non è lecita e interferisce con la libertà delle persone. Il che può essere, fino ad un certo punto, anche accettabile, soprattutto se la religione viene tutelata come elemento di conformismo e di consenso, come è avvenuto in passato sia da parte dello Stato liberale che da parte del fascismo.
Parlar male dei cattolici è come indossare un tubino nero, non passa mai di moda, e con gli accessori giusti è adatto a qualunque occasione. Lo sanno bene Loredana Lipperini e Michela Murgia, fresche di stampa del loro ultimo lavoro L’ho uccisa perché l’amavo, della collana Idòla Laterza, che in tubino d’ordinanza nero e penna rigorosamente rossa vergano 80 pagine su un fenomeno drammatico che si consuma spesso all’interno delle reti familiari, l’omicidio delle donne per mano di uomini: ex mariti, fidanzati, partner. Al centro del libro c’è il femminicidio che le autrici definiscono come “un tipo di delitto che avviene all’interno di relazioni impregnate in una struttura culturale arcaica, che ancora non si dissolve”.
In un’intervista esclusiva, i “The Sun” raccontano a Frassati TV la loro storia. Una storia che ripercorre le vicende di una rock band che nel 1997 parte da Thiene, un paesino in provincia di Vicenza, e arriva a calpestare i palchi di mezzo mondo, suonando con icone della musica planetaria quali Muse, Cure, Offspring e tantissimi altri. Ci raccontano, però, anche la storia di quattro ragazzi, ancor prima che quattro artisti, che finiscono presto col diventare schiavi degli eccessi e dell’infelicità, rischiando di rovinare il loro successo, ma soprattutto loro stessi. Finchè un giorno nella loro vita arriva Dio e…
Sono pronte a «giurare di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Sommo Pontefice». Trentacinque nuove guardie svizzere domani pomeriggio saranno protagoniste della solenne cerimonia nel Cortile di San Damaso del Palazzo apostolico. Giureranno sulla nuova bandiera con lo stemma di Papa Francesco. Un rito antico per commemorare quanto accadde il 6 maggio del 1527 quando 147 soldati elvetici caddero in difesa del Papa durante il `Sacco di Roma´. Domani parteciperà all'evento anche il presidente della confederazione elvetica, Ueli Maurer, che in mattinata avrà un'udienza con il Papa, mentre in rappresentanza del pontefice ci sarà il Sostituto della Segreteria di Stato, mons. Angelo Becciu.
Due fatti negli ultimi giorni interrogano in modo particolare i cattolici: la proiezione nelle sale cinematografiche di un film chiaramente blasfemo, come “Le streghe di Salem”, la cui gravità è aumentata dalla decisione delle autorità dello Stato di permetterne la visione ai maggiori di 14 anni; e la squallida esibizione al Concerto del Primo Maggio, in piazza San Giovanni in Laterano, a Roma, di un cantante che ha imitato la consacrazione dell’Eucarestia usando un preservativo. Due fatti gravi che, però, non hanno suscitato grandi reazioni dai vertici della Chiesa italiana. Su queste vicende abbiamo chiesto un giudizio a monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, che considera preoccupante il silenzio della Chiesa su quanto accaduto, e che ha incaricato una commissione di giuristi di aiutarlo a verificare se sussistano le condizioni per una contemporanea querela agli organizzatori del convegno del primo maggio e allo Stato che non ha vigilato su ciò che viene proiettato liberamente nelle sale italiane.
Nella serata del 4 maggio Papa Francesco si è recato a Santa Maria Maggiore, dove ha voluto presiedere la recita pubblica del Rosario. Già nell’udienza generale del Primo maggio il Papa aveva richiamato «all’importanza e alla bellezza della preghiera del Santo Rosario», raccomandando in questo mese di maggio, il mese di Maria, di recitarlo «assieme in famiglia, con gli amici, in Parrocchia» anche per rendere «più salda la vita familiare».
Il “caso Biancofiore” non dovrebbe lasciare più dubbi sul fatto che viviamo sotto la dittatura dei gay. Il fatto è semplice: nella schiera dei sottosegretari, il presidente del Consiglio Enrico Letta inserisce Michaela Biancofiore (PDL) al ministero per le Pari opportunità. Immediatamente le organizzazioni gay aprono una polemica infuocata contro la nomina, con giudizi molto pesanti sulla Biancofiore, accusata di essere omofoba e quindi inadatta al ministero per le Pari opportunità. Come capo d’accusa una vecchia intervista in cui si diceva contraria al matrimonio gay. Si può essere etichettati come omofobi per questo?
“Good science, good ethics”. La buona scienza è un presupposto necessario alla buona etica, soprattutto in un tempo in cui da molte parti il dato scientifico rischia di essere pre-orientato al raggiungimento di un determinato giudizio etico. L’affaire della pillola del giorno dopo in caso di stupro di cui La Nuova Bussola Quotidiana si è occupata ne è un esempio nitido. È in questa prospettiva che sabato 11 maggio si svolgerà presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolurm un ampio convegno dedicato ai temi della vita che si articolerà in diverse sessioni mattutine dedicate a specifici ambiti concludendosi con la lectio magistralis del Cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna. Seguirà una sessione plenaria nel pomeriggio dove potremo ascoltare, tra i numerosi interventi previsti, le riflessioni del fondatore dell’osservatorio Van Thuan e arcivescovo di Trieste mons. Gianpaolo Crepaldi; e quelle di Jeanne Monahan, presidente del Comitato che organizza la Marcia per la Vita negli Stati Uniti, che quest’anno ha visto la partecipazione record di 650.000 persone; l’esperienza di Sabrina Paluzzi, fondatrice e presidente della Quercia Millenaria e quelle del collega medico e ginecologo Gianfranco Blaas, già primario all’ospedale di Bussolengo in cui ha speso l’intera vita professionale per servire la vita e contrastare la morte comminata con l’aborto.
Anche senza un intervento militare diretto come quello che vide protagonista la Nato e alcuni Paesi arabi del Golfo contro il regime libico di Muammar Gheddafi, il conflitto siriano non è ormai più definibile solo come una guerra civile. Troppe le intrusioni, le interferenze dirette e indirette, politiche e militari attuate dalla comunità internazionale, dai Paesi vicini e dalle grandi potenze: Russia e Iran al fianco di Assad, l?'Occidente e la Lega Araba con i ribelli. Troppi anche i combattenti stranieri segnalati sui fronti siriani i quali spesso si macchiano dei crimini peggiori contro la popolazione.
La legalizzazione dell’eutanasia in Belgio, avvenuta nell’anno 2002, ha avuto un effetto “a slavina”. Sale ogni anno, infatti, il numero dei casi registrati presso le autorità. Mentre nel 2003 i casi erano 236, nel 2008 la cifra era balzata già a 704. L’anno scorso, le autorità belghe hanno registrato ben 1.432 casi, vale a dire un aumento del 25% rispetto all’anno precedente (1.133 casi).
L’Egitto è tra i 15 paesi del mondo che più violano la libertà religiosa. Lo afferma il rapporto annuale sulla libertà religiosa nel mondo redatto dagli Stati Uniti, che tra gli altri ha criticato per la prima volta l’Europa, e in particolare la Francia.
Il Novecento è stato il secolo della grande disillusione. L’illusione era quella della fine dell’Ottocento, quando si pensava che, sull’onda del progresso, si sarebbe arrivati a un’epoca di pace, di luce e prosperità. Invece è cominciato un secolo di tragedie spaventose: le due guerre mondiali, l’Olocausto, l’atomica, i gulag… A metà del Novecento c’è stato un rigurgito di saggezza dopo tante atrocità.
Un morto e decine di feriti, alcune fonti parlano di una cinquantina, altre di una trentina. Non c’è ancora chiarezza sul bilancio dell’esplosione avvenuta oggi poco prima dell’inizio della Messa in una chiesa cattolica in Tanzania. Quello che è certo è che a provocare il massacro è stato un ordigno, di natura sicuramente rudimentale, altrimenti il bilancio sarebbe stato ancora più grave.
Presentando ieri alla stampa la pubblicità pro eutanasia che racconta “La scelta di Piera”, i radicali, per voce di Carlo Troilo dell’Associazione Luca Coscioni, hanno lanciato una campagna di raccolta firme per una legge in materia giustificandosi con alcuni numeri poi riportati tali e quali da quasi tutti i giornali. «Secondo dati dell’Istituto Mario Negri – ha detto Troilo – sono 80-90 mila i malati terminali che muoiono ogni anno, soprattutto di cancro: il 62% muore grazie all’aiuto dei medici con “eutanasia clandestina”».
Il 24 aprile 2013, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha adottato a larga maggioranza una Risoluzione sulla protezione delle comunità religiose di fronte alla violenza: Safeguarding human rights in relation to religion and belief and protecting religious communities from violence, Doc. 13157, Risoluzione 1928 (2013). Congiuntamente si è svolto un seminario, organizzato da ECLJ e da Christian Concern, sui nuovi attentati alla libertà di coscienza causati in Europa dalle leggi relative al matrimonio e all’adozione omosessuale e alla non discriminazione. Vi è un crescente clima di ostilità e intolleranza verso il cristianesimo in Europa e verso le persone che si riconoscono nella famiglia e nella morale naturale. “Questa ostilità si traduce in una violenza sempre più palese e tollerata – spiega Grégor Puppinck, Direttore dell’European Centre for Law and Justice (ECLJ) – ed è appoggiata dai grandi media e partiti politici”.