MaM
Messaggio del 18 marzo 1992: Figli cari! Mai come adesso ho avuto bisogno delle vostre preghiere. Mai come adesso vi prego di stringere in mano il rosario. Stringetelo forte! Io prego moltissimo il Padre per voi. Vi ringrazio perché siete venuti così numerosi e avete risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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A Betlemme, come nelle altre città d'Israele, c'era una sinagoga dove il popolo si riuniva per pregare - per questo si chiamava anche casa di orazione - e per ascoltare la legge di Mosè, che veniva letta e spiegata da un sacerdote dal pulpito a voce alta, affinché il popolo intendesse i suoi precetti. In detta sinagoga, però, non si offrivano sacrifici, perché essi erano riservati al tempio di Gerusalemme, salvo il caso particolare in cui il Signore avesse disposto altrimenti; ciò, infatti, non era lasciato alla libertà del popolo, come consta dal Deuteronomio, per evitare il pericolo dell'idolatria. Il sacerdote, che era maestro o ministro della legge, però, soleva esserlo anche della circoncisione, non per precetto obbligatorio, perché chiunque poteva circoncidere anche se non sacerdote, ma per la speciale devozione delle madri, delle quali molte erano mosse dall'idea che i loro bambini non avrebbero corso grande pericolo venendo circoncisi per mano di un sacerdote. La nostra munifica Regina non per questo timore, ma per la dignità del bambino, volle che il ministro della circoncisione fosse il sacerdote che stava in Betlemme; a tal fine questo fu chiamato dal felice sposo san Giuseppe.
Presenterò il libro “Lettera a mia figlia” venerdì 24 maggio a Bolsena alle 21.00, presso la Basilica di S. Cristina. Ma vorrei segnalarvi soprattutto che insieme con me ci sarà la testimonianza del mio amico Enrico Petrillo sulla straordinaria storia che ha vissuto con Chiara (Enrico è il marito di Chiara Corbella, di cui parla anche il mio libro).
La Chiesa siciliana e non solo sta contando le ore che la separano da sabato prossimo, giorno in cui, alle 10.30 – in una grande celebrazione all’aperto al Foro Italico “Umberto I” di Palermo – sarà elevato agli onori degli altari don Pino Puglisi. Il sacerdote, ucciso da sicari della mafia il 25 settembre 1993, viene riconosciuto e venerato dalla Chiesa come martire. La sua parabola esistenziale ha lasciato un segno profondo nella coscienza dei siciliani.
I cristiani diffondano il sale della fede, della speranza e della carità: è questa l'esortazione di Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha sottolineato che l’originalità cristiana “non è una uniformità” e ha messo in guardia dal rischio di diventare insipidi, “cristiani da museo”. Alla Messa - concelebrata con i cardinali Angelo Sodano e Leonardo Sandri e con l’arcivescovo di La Paz, Edmundo Abastoflor Montero - hanno preso parte un gruppo di sacerdoti e collaboratori laici della Congregazione per le Chiese Orientali.
Non voglio fare il torto a don Gallo di parlare bene di lui. Lo tratterò da vivo, così come sono sicuro egli è, al cospetto del Dio ricco di misericordia. Fa paura il tentativo di farne l’icona del prete perseguitato dalla Chiesa e dai vescovi. Si osservi e si provi a spiegare perché tutti i giornali dei grandi editori e dei banchieri lo esaltino come il profeta dei poveri vessato dal potere ecclesiastico. Balle. È stato don Gianni Baget Bozzo ad essere sospeso a divinis per aver fatto politica... Sia chiaro. I rapporti personali e gli affetti sono intangibili, e guai a chi non li rispetta. Dunque occorre inchinarsi dinanzi alle lacrime degli amici e di coloro che hanno goduto del suo affetto, che certo era capace di esprimere come i preti veri. Ma allora perché don Gallo ha voluto tirare contro, umiliandolo, chiunque non fosse della sua idea politica, con la scusa che lui stava coi diseredati?
Con una sentenza destinata a fare scuola anche oltre i confini croati, il 22 maggio 2013 la Corte Costituzionale della Repubblica di Croazia ha deciso di dichiarare anticostituzionale e quindi di abrogare il decreto che aveva introdotto nelle scuole elementari e superiori croate la cosiddetta “Educazione alla salute”, il cui quarto capitolo, intitolato “Parità di diritti di genere tra i sessi e comportamento sessuale responsabile” rappresentava un manifesto tentativo di sessualizzare i bambini fin dalla più tenera età e di convertirli alla visione del mondo dell’ideologia di genere, che rappresenta la giustificazione e glorificazione di tendenze sessuali disordinate e contronatura.
La Consulta milanese per la Laicità delle Istituzioni, in collaborazione con “Usciamo Dal Silenzio”, il 22 maggio ha organizzato al Tempio della Chiesa Valdese di Milano un dibattito dal titolo "Dall’obiezione al sabotaggio – Come l’Italia sta scivolando verso l’inapplicabilità della legge sull’aborto". Sono stati diffusi i dati di un’indagine – condotta dalla ricercatrice Sara Martelli a Como, Lecco, Lodi, Monza e Brianza e Sondrio – dalla quale si evincerebbe che i dati ministeriali relativi alla percentuale di obiettori di coscienza vanno corretti al rialzo: "la percentuale effettiva di medici obiettori è pari all’83% – si sostiene – mentre il dato ufficiale è pari al 75%; l’analisi dell’età anagrafica delle risorse impiegate per l’applicazione della legge denuncia che tra pochi anni non esisteranno medici con esperienza di IVG".
«La morte non è il dramma che si dice (...) essa mette fine alle crudeli malattie ed interrompe il decadimento della vecchiaia (...) la morte può rivelarsi anche come una liberazione rispetto ad una sorte divenuta insopportabile o disonorevole. Sotto la forma illutrata dai Samurai o dagli Antichi Romani, essa può costituire la più grande protesta contro una indegnità quanto una provocazione alla speranza».
Mio caro Malacoda, leggi un po’: «L’umanità vive in questo momento come un tornante della propria storia, considerati i progressi registrati in vari ambiti. Dobbiamo lodare i risultati positivi che concorrono all’autentico benessere dell’umanità, ad esempio nei campi della salute. Tuttavia, va anche riconosciuto che la maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo continua a vivere in una precarietà quotidiana con conseguenze funeste. Alcune patologie aumentano, la paura e la disperazione prendono i cuori di numerose persone; la gioia di vivere va diminuendo; l’indecenza e la violenza sono in aumento. Si deve lottare per vivere, e spesso per vivere in modo non dignitoso. Una delle cause di questa situazione, a mio parere, sta nel rapporto che abbiamo con la scienza e la tecnica, nell’accettare il suo dominio su di noi e sulle nostre società. Così la crisi che stiamo attraversando ci fa dimenticare la sua prima origine, situata in una profonda crisi antropologica. Nella negazione del primato dell’uomo! Abbiamo creato nuovi idoli. L’adorazione dell’antico vitello d’oro ha trovato una nuova e spietata immagine nel feticismo della scienza e nella dittatura della tecnica senza volto né scopo realmente umano».
Un soldato è stato decapitato a colpi di machete a Woolwich street, nella parte sud-orientale della capitale inglese. Il governo parla di attacco terroristico di matrice islamica. Gli aggressori sono stati colpiti dal fuoco degli agenti e ora si trovano in ospedale. Secondo un testimone, citato da Sky News, l’uomo che è stato ucciso indossava una maglietta dell’associazione di volontariato Help for Heroes, che aiuta i militari feriti in battaglia.
E alla fine arriva Mirjam, si potrebbe dire parafrasando il titolo di un celebre film con Ben Stiller e Jennifer Aniston. Soltanto che, nel film, ad arrivare alla fine è Polly, interpretata da Jennifer Aniston, corteggiata e poi sedotta da Ben Stiller dopo che il suo precedente matrimonio è fallito sul nascere. Nella realtà, invece, Mirjam, che ha lasciato il marito, arriva e si inserisce in un matrimonio, quello tra Victor de Bruijn e Bianca, per nulla fallito. Mirjam, però, non si presenta come un’amante segreta che seduce Victor alle spalle di una ignara Bianca, secondo il più classico dei ménage a trois della letteratura e della cinematografia romantiche occidentali. Niente affatto. Mirjam è accolta dalla strana coppia come terzo membro stabile di una complessa relazione, che ora è diventata il primo “trio” ufficialmente riconosciuto dei Paesi Bassi, il primo caso di unione civile a tre d’Europa.
La legge 194 sull’aborto ha trentacinque anni (22 maggio 1978). Sinistra ecologia e libertà ha presentato ieri una mozione alla Camera per impegnare il Governo a garantire la «piena applicazione della legge su tutto il territorio nazionale». Secondo i vendoliani essa sarebbe «largamente disapplicata». La colpa, ovviamente, è dei troppi medici obiettori. Noi vi proponiamo la rilettura di un’intervista a suo modo storica al “papa laico” Norberto Bobbio che in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera l’8 maggio 1981 e firmata da Giulio Nascimbeni, si disse sorpreso che «i laici lasciassero ai credenti il privilegio e l’onore di affermare che non si deve uccidere».
«L’allarme è rientrato, i cristiani sono tornati alle loro case e tutto si è risolto». È quanto dichiara a tempi.it Peter Jacob, direttore esecutivo della Commissione nazionale giustizia e pace della Cei pakistana. In mattinata è uscita la notizia di 250 famiglie cristiane del Pakistan minacciate di morte da una folla di estremisti musulmani e costrette a scappare dal loro villaggio tre settimane. Circa 1500 persone del villaggio cristiano “Chak 31?, nel sud del Punjab, dove si verificano la maggior parte di attacchi alla minoranza cristiana, hanno dovuto lasciare le loro case per impedire che venissero bruciate.