Vangelo Gv 16, 12-15: Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve l'annunzierà.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Per tutti i mortali fu una grande fortuna e felicità la venuta nel mondo del Verbo eterno fatto uomo, mandato da Dio Padre, perché egli venne per dar vita e luce a tutti noi che vivevamo nelle tenebre e nell'ombra della morte. Se i reprobi e gli increduli inciamparono e inciampano in questa pietra angolare, cercando la loro rovina dove potevano e dovevano trovare la risurrezione alla vita eterna, ciò non fu colpa di questa pietra, ma di chi la rese pietra di scandalo inciampando in essa. Solo per l'inferno fu terribile la nascita del bambino Gesù, l'invincibile che con potenza veniva a spogliare del suo tirannico impero colui che, facendosi forte della menzogna, custodiva il suo castello con indisturbato, ma ingiusto possesso da così lungo tempo. Per detronizzare il principe del mondo e delle tenebre, fu giusto che gli venisse nascosto il mistero di questa venuta del Verbo, poiché non solo era indegno per la sua malizia di conoscere i misteri della Sapienza infinita, ma anche conveniva che la divina provvidenza facesse in modo che l'astuzia perversa di questo nemico lo accecasse e ottenebrasse, perché egli con essa aveva introdotto nel mondo l'inganno e la cecità della colpa, rovesciando tutto il genere umano di Adamo nella sua caduta.
Padre Massimiliano Kolbe, la sua testimonianza cristiana e la sua devozione per Maria saranno al centro di un incontro nella biblioteca della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura”, giovedì 23 maggio alle ore 17.30.
L’occasione è la presentazione delle due novità editoriali di padre Raffaele di Muro: Massimiliano Kolbe. Un mistico nella scia dell’Immacolata” con presentazione del cardinale Claudio Hummes e Pensieri su Maria, entrambi pubblicati dalla Libreria Editrice Vaticana.
All’incontro, cui parteciperà l’autore, saranno presenti come relatori la professoressa Marisa Del Genio e Pier Luigi Borriello, OCD.
In Germania è ora possibile dare legalmente un nome, e dunque un’identità giuridica e una sepoltura ufficiale, ai bambini nati morti anche se di peso inferiore ai 500 grammi.
Finora in Germania li chiamavano Sternenkinder, bambini delle stelle, il loro nome infatti era scritto solo in cielo, nessuna traccia sulla terra. Oggi questi piccoli nati morti potranno essere iscritti dai genitori che lo vorranno nel registro civile ed avere una degna sepoltura. Lo ha stabilito il Bundestag e la legge è entrata in vigore mercoledì scorso.
Quello fatto da Papa Francesco è stato un vero esorcismo, se Padre Lombardi lo ha smentito vuol dire che non ha capito nulla. La pensa così padre Gabriele Amorth, sacerdote ed esorcista, che oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora' ha commentato il gesto compiuto dal Papa domenica scorsa. "Quello è stato un vero esorcismo, e vi dirò di più: il ragazzo che il Papa ha esorcizzato, oggi, alle 11.30, è venuto da me", ha esordito padre Amorth. Cosa aveva quel ragazzino? "Non era un ragazzino, ha 43 anni moglie e figli. Lui si chiama Angelo, è posseduto da quattro demoni, io oggi gli ho fatto un lungo esorcismo". Alla domanda se quindi il Papa non sia riuscito a guarirlo, padre Amorth ha risposto: "Possiamo dire che gli ha fatto un esorcismo, perché un esorcismo è anche quello che uno fa mettendo le mani sul capo della persona e pregando, senza ricorrere agli esorcismi scritti".
Il successore di Pietro contro il Principe delle tenebre: Bergoglio sulle orme dell’esorcista Wojtyla. Il prefetto della Casa pontificia Martin riferì nelle sue memorie postume di come Giovanni Paolo II il 27 marzo 1982 avesse scacciato Satana dal corpo di una donna umbra vittima di possessione diabolica. Domenica il copione si è ripetuto. Siamo in piazza San Pietro, esattamente nei pressi dell’Arco delle Campane. La messa di Pentecoste è finita da poco. Francesco si avvia, come al solito, verso i malati che hanno assistito alla celebrazione. Il Pontefice si avvicina ad un ragazzo.
Il Papa ha ricevuto ieri i vescovi della Conferenza episcopale della Sicilia, in visita "ad Limina". Tra loro c’era anche mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa.
Riecheggiano ancora con forza le parole che Papa Francesco ha rivolto alla Veglia e poi alla Messa di Pentecoste alle migliaia di fedeli di movimenti, nuove comunità e associazioni, riuniti in Piazza San Pietro sabato e domenica scorsi. Papa Francesco ha ricordato, tra l’altro, che il Signore ci aspetta, ha invitato i cristiani a dare testimonianza della fede andando verso le periferie esistenziali, a vivere nella Chiesa aprendosi allo Spirito Santo senza chiudersi nei particolarismi.
Per un cristiano, progredire significa abbassarsi come ha fatto Gesù. E’ quanto sottolineato da Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha inoltre ribadito che il vero potere è il servizio e che non deve esistere la lotta per il potere nella Chiesa. Alla Messa - concelebrata dal direttore dei programmi della Radio Vaticana, padre Andrzej Koprowski - hanno preso parte un gruppo di dipendenti della nostra emittente e un gruppo di dipendenti dell’Ufficio pellegrini e turisti del Governatorato vaticano. Erano inoltre presenti il direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, e Maria Voce e Giancarlo Faletti, presidente e vicepresidente del Movimento dei Focolari.
Alla messa celebrata questa mattina nella Casa santa Marta, Francesco evidenzia come già il Vangelo mostri una discussione tra i discepoli su chi sia più grande tra di loro. Ma nella Chiesa "il più grande è quello che più serve, che più è al servizio degli altri". Questa "è la regola". E tuttavia dalle origini fino ad adesso ci sono state "lotte di potere nella Chiesa".
Ormai si è capito, quello della trasmissione Striscia la notizia è un vero e proprio attacco contro le apparizioni di Medjugorje. Così anche ieri sera, a distanza di cinque giorni dalla precedente puntata, ha sproloquiato un altro opinionista dalla credibilità inesistente.
Sia chiaro che nessuno è tenuto a credere ad apparizioni non ancora approvate dalla Chiesa mentre, a nostro avviso, verso quelle già dichiarate vere si dovrebbe invece prestare molta attenzione. Infatti se il Cielo si degna di scendere sulla terra è per parlare a tutti, come si è dimostrato a Fatima dove la Madonna aveva messo in guardia il mondo dal continuare ad offendere Dio pena lo scoppio di una guerra peggiore di quella allora in corso, evento che si è puntualmente verificato nel giro di un ventennio.
Nulla toglie poi che si possano screditare delle apparizioni quando vi sia una materia certa, tecnicamente dimostrabile, argomentabile e provabile. Ad esempio nei casi di dissonanza con le Sacre Scritture o con il Magistero della Chiesa, oppure quando non vi siano buoni frutti, o qualora i presunti veggenti non possiedano i requisiti morali e spirituali compatibili con una così alta missione, insomma se ricorrano le condizioni previste dalle Norme per procedere nel discernimento di presunte apparizioni e rivelazioni recentemente emanate dalla Santa Sede.
Non so se vi è sfuggita. È sempre così, le notizie che arrivano da lontano passano sotto silenzio, anche se meritano un titolo nei tg. Forse per esorcizzare l’orrore, forse per tacitare l’impotenza, apriamo un file che tutte le contiene, per richiuderlo immeditamente, come un baratro insondabile di orrore e angoscia che abita nel fondo più profondo di noi. Quando va bene, è perché come ci ha ricordato sabato papa Francecso, durante la veglia di Pentecoste, il dramma degli uomini interessa meno che i problemi delle banche, i dibattiti sulla tenuta dei partiti e l’urgenza di cercare parità di diritti nostrani quando le diversità appena oltre il nostro piccolo orizzonte gridano indignazione e giustizia.
Mi riferisco alla notizia rilanciata da Al Jazeera qualche giorno fa, della baby factory scoperta dalla polizia nigeriana. Factory, proprio così. Fabbrica di bambini.
Carissimi, ecco ciò che Krizan ci ha comunicato sull'apparizione avuta da Ivan stasera, 20 maggio 2013, sul Podbrdo alle ore 22:00:
«Come ogni giorno, dopo l'incontro insieme alla Madonna, io vorrei avvicinare e descrivere un po' anche a voi l'incontro di stasera insieme a Lei. Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all'inizio, come sempre, ci ha salutato tutti col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!".
Poi la Madonna per un tempo prolungato ha pregato qui su tutti noi con le mani distese e ha anche pregato in modo particolare su voi malati presenti. Dopo questo la Madonna ha detto:
"Cari figli, anche oggi in modo particolare vi invito, in questo tempo di grazia: apritevi allo Spirito Santo. Cari figli, non permettete che il mondo vi guidi. Perciò che lo Spirito Santo vi guidi! Pregate, perseverate nella preghiera. Che lo Spirito Santo scenda sulle vostre famiglie che sono nel buio. La Madre prega insieme con voi e intercede presso suo Figlio. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata".
Dopo questo la Madonna ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto ciò che voi avete portato perché venisse benedetto. Io ho anche raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e in particolar modo gli ammalati. Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi e poi se n'è andata in preghiera, nel segno della luce e della croce, col saluto: "Andate in pace, cari figli miei".
Grazie».
«Papa Francesco ci è stato di grande aiuto ed era molto contento di guidarci in questo nuovo evento». Così ha dichiarato al portale americano LifeSiteNews.com Geno Sylva, portavoce ufficiale di lingua inglese del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, parlando di uno degli eventi principali programmati per l’Anno della fede.
L’amore di san Francesco per Gesù, raccontato con linguaggio semplice e profondo, può sembrare una favola ma non lo è. E grazie alle immagini di Arcadio Lobato, che accompagnano la narrazione di don Andrea Marinzi, è facile immedesimarsi in una storia realmente accaduta, quella contenuta nel libro “Francesco d’Assisi” (ed. La scuola, 42 pagine, 6,5 euro) della collana Storie di uomini, storia di Dio.
«Tanto la Chiesa cattolica quanto le Chiese ortodosse considerano la libertà religiosa come un prezioso fondamento e una sacra aspirazione della loro dottrina sociale e disciplina canonica»: è quanto si sottolinea in un comunicato giunto al termine del seminario sulla libertà religiosa che il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha promosso a Istanbul, in collaborazione con il Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee).
«La famiglia – patrimonio incomparabile dell’umanità – che ancora una volta ha dato prova di sé rivelandosi il primo e principale presidio non solo della vita, ma anche di energie morali e di tenuta sociale ed economica: fino a quando potrà resistere senza politiche consistenti, incisive e immediate?». Così ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, durante la prolusione alla 65esima Assemblea generale della Cei.
Il presidente della Repubblica francese Francois Hollande ha promulgato ieri la legge su matrimonio e adozione gay, dopo il via libera con riserva del Consiglio costituzionale e l’approvazione all’Assemblea nazionale. Ora il matrimonio e l’adozione gay sono a tutti gli effetti legali in Francia e la celebrazione delle prime unioni è prevista per giugno.
Papa Bergoglio “progressista”? Solo una certa lettura distorta ha potuto presentare il papa come un campione del progressismo militante, addirittura antigerarchico. Quasi un antipapa più che un papa. Oggi sul Corriere della Sera, Vittorio Messori fa il punto dopo più di due mesi dall’elezione al pontificato di Jorge Bergoglio.
Lo scorso 17 maggio oltre 20 mila musulmani hanno attaccato la chiesa di Santa Maria a Alessandria bruciando il portone con bombe Molotov e rompendo quasi tutte le finestre. Secondo la polizia, tutto sarebbe nato da un diverbio tra un cristiano e un musulmano. Il copto Basem Ramzy Michael si sarebbe sporto dal suo balcone per guardare una donna musulmana. Il fratello della donna ha riunito una folla di islamici per attaccare la chiesa, difesa da mille cristiani. La polizia è riuscita a sedare lo scontro, che ha causato la morte di un cristiano copto e il ferimento di altre persone. Molti sono stati arrestati dalla polizia.
Il 17 maggio 2013 Papa Francesco, ricevendo i responsabili delle Pontificie Opere Missionarie, ha parlato del dovere di «tenere sempre viva l’attività di evangelizzazione, paradigma di ogni opera della Chiesa… Il Vescovo di Roma è chiamato ad essere Pastore non solo della sua Chiesa particolare, ma anche di tutte le Chiese. In questo compito, le Pontificie Opere Missionarie sono uno strumento privilegiato nelle mani del Papa». Ed ha aggiunto: «Ci sono tanti popoli che non hanno ancora conosciuto e incontrato Cristo». Annunziare Cristo a questi popoli è «un compito che spetta a tutti noi che abbiamo ricevuto il dono della fede non per tenerla nascosta, ma per diffonderla».
Giovedì 13 Giugno 2013 alle ore 17.00, a un anno dalla salita in cielo di Chiara, al Santuario del Divino Amore sarà celebrata la Santa Messa. Presiederà Don Fabio Rosini.
Seguirà un incontro con la testimonianza del marito Enrico, dei familiari, di Padre Vito D’Amato e di altri amici che le sono stati accanto.
Chi ha desiderio di partecipare a questa Eucarestia è benvenuto.
(Costanza Miriano intervista Ettore Gotti Tedeschi)
A Bruxelles si discute, nel Forum sulla demografia, di “Investire sul futuro demografico in Europa”. Si parla di lotta alla denatalità, e non in un oratorio parrocchiale, ma in una sede internazionale tra le più laiche e prestigiose. Finalmente le sue teorie, quelle che lei da anni va ribadendo in ogni sede possibile, stanno diventando di moda? Che succede?
In una lettera al clero l’affermazione della “ecumenicità” di una Chiesa che “è stata e sarà sempre aperta a tutte le nazioni e le lingue, perché Cristo l’ha mandata per proclamare il Vangelo a tutte le nazioni” e che quindi non può e non vuole essere coinvolta in campagna nazionalistiche. “E’ ora di comprendere che la nostra Chiesa è invitata nella sua coscienza a trasformare la sua realtà alla luce della risurrezione”.