Centomila fedeli presenti all’udienza generale di stamani in Piazza San Pietro. Il Papa all'inizio dell'incontro del mercoledì ha ricevuto da alcuni fedeli due colombie bianche che ha subito liberato. Nella sua catechesi si è soffermato “sull’azione che lo Spirito Santo compie nel guidare la Chiesa e ciascuno di noi alla Verità. Gesù stesso dice ai discepoli: lo Spirito Santo «vi guiderà a tutta la verità» (Gv 16,13), essendo Egli stesso «lo Spirito di Verità» (cfr Gv 14,17; 15,26; 16,13)”.
“Voi sardi siete entusiasti, eh! Cari amici, vi ringrazio per la vostra presenza e di cuore affido voi e le vostre comunità alla materna intercessione della Vergine Santa che venerate con il titolo di ‘Madonna di Bonaria’. A questo proposito vi vorrei annunciare che desidero visitare il Santuario a Cagliari. Quasi sicuro sarà nel mese di settembre, perché fra la città di Buenos Aires e Cagliari c’è una fratellanza per una storia antica”.
Pregate per i preti e i vescovi perché non cedano alla tentazione dei soldi e della vanità ma siano al servizio del popolo di Dio: è l’esortazione di Papa Francesco, stamani, nella Messa presieduta a Santa Marta. Era presente un gruppo di dipendenti della Radio Vaticana.
Perché è importante ricordare i 50 anni che ci separano dal Concilio? Molti sarebbero i motivi, ma vale la pena citarne due in particolare: innanzitutto perché i cristiani dai sessant’anni in giù lo conoscono poco o per nulla, escluso, chiaramente chi lo ha studiato.
Il secondo motivo è subordinato al primo: l’immensa luce che il Vaticano II ha proiettato sul retto culto mariano.
Va detto in premessa che il Concilio Vaticano II è stato il concilio ecumenico che ha emanato il più organico documento dottrinale su Maria nella storia della Chiesa: il capitolo VIII della costituzione dogmatica Lumen gentium.
Nel dicembre scorso, l’Uruguay è stato il primo Paese a legalizzare l’aborto; ma potrebbe essere il primo paese a ritirarlo a causa di un referendum popolare. All’inizio di maggio infatti sono state presentate più delle 52.000 firme necessarie per un referendum che chiede l’abolizione della legge.
Primo firmatario della richiesta di referendum è l’ex presidente dell’Uruguay Tabaré Vazquez.Medico oncologo, presidente nazionale dal 2004 al 2010, Vazquez, si oppose alla legge che liberalizzava l’aborto e si dimise dal partito socialista.
La chiesa, dedicata a San Giovanni Battista, elevata a parrocchia attorno al 1598 e trasformata da una a tre navate nel 1749 circa. Lo stile del monumento è quello tardobarocco. Gravemente danneggiata dal sisma del maggio 2012.
Dalla caduta di Saddam Hussein nel 2003, circa l’80% dei cristiani iracheni hanno lasciato Paese. Ad affermarlo all’agenzia Apic è padre Paul Sati, religioso redentorista caldeo originario di Mossul e da poco responsabile della comunità caldea di Anversa, in Belgio. Ospite in questi giorni dell’annuale pellegrinaggio della sezione svizzera dell’Aiuto alla Chiesa che Soffre all’Abbazia benedettina di Einsiedeln, il religioso non ha esitato a parlare di un vero e proprio “inverno arabo” in Iraq. Dalla fine del regime circa un migliaio di cristiani sono stati assassinati e una sessantina di chiese sono state bersaglio degli attacchi degli estremisti: “Quelle che una volta era la culla della civiltà e del cristianesimo - ha osservato - è oggi un luogo dove i cristiani sono minacciati, perseguitati o cacciati, e devono nascondersi”.
Il cardinale patriarca di Lisbona, José Policarpo, ha consacrato lunedì scorso a Fatima il Pontificato di Papa Francesco alla Vergine Maria, secondo quanto richiesto dallo stesso Pontefice. Lo riferisce l’agenzia cattolica portoghese Ecclesia. All’avvenimento, nel 96.mo anniversario delle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli, hanno preso parte quasi 300 mila fedeli. In un messaggio letto, nell’occasione, dal vescovo di Leiria-Fatima, mons. Antonio Marto, Papa Francesco ha espresso “la sua gratitudine per l’iniziativa e il suo profondo riconoscimento per l’esaudimento del suo desiderio”. Il Papa si è unito in preghiera ai pellegrini di Fatima, “impartendo di tutto cuore la sua benedizione apostolica”. (A.G.)
Papa Francesco, questa mattina nell’omelia a Casa Santa Marta, ha detto che bisogna «vivere la vita come un dono, non come un tesoro da conservare». Ce lo ha insegnato, per primo, lo stesso Gesù, quando ha detto che «nessuno ha un amore più forte di questo: dare la sua vita». L’esatto contrario, ha sottolineato il pontefice, di quanto fatto da Giuda, «che aveva proprio l’atteggiamento contrario», e infatti «non mai ha capito cosa fosse un dono».
È stato condannato per l’omicidio di tre bambini. Kermit Gosnell è poi ritenuto colpevole di centinaia di casi di infanticidio, di gestione di organizzazione corrotta, di omicidio colposo per la morte di Karnamaya Mongar, morta dopo un aborto fallito, e di 21 dei 24 aborti illegali (oltre il limite di 24 settimane, ndr) di cui era stato accusato. Infine, il medico è stato condannato per aver violato 16 volte la legge sul consenso informato. Ma il processo non è ancora concluso.
Il Collegio nazionale degli psichiatri inglesi è stato messo sotto accusa per aver omesso dei dati durante le consultazioni sul matrimonio gay avvenute di recente fra i medici, il governo e la Chiesa anglicana. A elencare i bias scientifici la “Core issues trust”, organizzazione no-profit inglese di psichiatri, terapeuti e ministri: «Quando il dottor King (un membro del Collegio, ndr) parla alla comunità scientifica dice che non è ancora chiaro se la vulnerabilità degli omosessuali sia dovuta a disordini psicologici o ad altri fattori. Ma nei colloqui con il governo e la Chiesa circa il matrimonio gay [King] ha cambiato le carte in tavola, affermando che la causa sta nella società che li discrimina».
Gesù e gli Apostoli sono usciti dal Cenacolo, ci troviamo nell’orto del Getsemani dove il Maestro si è ritirato a pregare prima della cattura. Gesù parla a cuore aperto con il Padre, sa che che i Suoi discepoli ed in particolare gli Apostoli vivranno il distacco in modo forte, violento si sentiranno perduti, in più uno di loro che fino al giorno prima ha condiviso tutto, addirittura gestiva i soldi del gruppo, Giuda, tradirà Gesù e con Lui tutti quanti loro che lo consideravano un fratello, anche se dalle parole di Gesù traspare il senso di perdono e di misericordia per lui: lo chiama "figlio" della perdizione, perché, attraverso di lui, si è comunque compiuta la Scrittura.