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Messaggio del 2 novembre 1981:Vi ho fatto vedere il Paradiso per mostrarvi quale felicità attende coloro che amano Dio.

Notizie dai giornali cattolici



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Perché Maria santissima potesse ritornare alla sua casa di Nazaret, santa Elisabetta fece chiamare il suo felicissimo sposo Giuseppe. Arrivato alla casa di Zaccaria, dove lo attendevano, Giuseppe fu ricevuto con grande affetto e rispetto da Elisabetta e Zaccaria. Ormai anche il santo sacerdote sapeva che i misteri e i tesori del cielo erano affidati al gran patriarca Giuseppe, che ancora non li conosceva. La sua santissima sposa lo ricevette con umile gioia e, genuflessa alla sua presenza, gli chiese come sempre la benedizione, e lo pregò di perdonarla per aver tralasciato di servirlo per un periodo di circa tre mesi, in cui aveva assistito la sua cugina Elisabetta. Sebbene in ciò non avesse commesso colpa né imperfezione, poiché infatti aveva adempito la volontà divina con grande compiacimento e beneplacito del Signore e conformità al volere del suo sposo, con quella cortese umiltà la prudentissima Signora volle rendere al suo sposo la consolazione che non aveva potuto dargli durante la sua lontananza. San Giuseppe le rispose che il solo vederla gli leniva la pena sofferta per la sua mancanza, e lo colmava di quel conforto che la sua presenza gli avrebbe procurato. Dopo essersi riposato qualche giorno, fissarono la data della loro partenza.
All’udienza generale nel giorno di san Giuseppe lavoratore, e Festa dei lavoratori, Francesco invita il mondo a prendere “un’azione decisa” contro la tratta degli esseri umani e contro il lavoro che non dà dignità, ma reprime l’uomo. L’invito a “mantenere la speranza, soprattutto per i giovani, perché alla fine del tunnel c’è sempre una luce”. L'invito a tutte le famiglie a pregare il Rosario durante il mese di maggio.
Fra Ivan Mati? è un sacerdote della Provincia Francescana croata dei Santi Cirillo e Metodio, con sede a Zagabria. La strada della vita l’ha condotto dalla nativa Janjeva, in Croazia, e precisamente a Zagabria, dove è cominciato anche il suo cammino francescano, contrassegnato dal lavoro con i giovani. Ha studiato a Roma nel periodo della nascita della Gioventù Francescana e ad Assisi, da dove nel 2000 è poi nuovamente ritornato a Zagabria, nella chiesa di San Francesco a Kaptol.
Gesù compie opere prodigiose, predica la Parola, ha poteri sugli spiriti demoniaci... in più ha una conoscenza e padronanza delle Sacre Scritture, della Legge (VT), che neanche il più formato ed alto in grado dei rabbini è capace di dimostrare. Ma questo è solo un aspetto della Sua vita: ce n'è uno più riservato, noto alla sua cerchia ristretta, che non è facile da gestire - noi diremmo - a livello d'immagine. Gesù viene conosciuto comunemente, dalle sue parti, come "il figlio del falegname", un umile lavoratore, che ha sposato una donna (molto giovane, possiamo presumere) che si era ritrovata incinta prima delle nozze... e poi sono spariti, ad un certo punto, e ricomparsi dopo vari anni... due conti a Nazareth se li sono fatti tutti, e questo bastava ad alimentare voci, come in ogni piccolo paese. Una famiglia, un clan (qui ne sono citati alcuni membri, secondo l'uso dell'epoca, probabilmente i cugini più stretti) semplice, gente umile e pure un po' chiacchierata per le vicende 'strane' del concepimento e dei primi anni di vita di Gesù... una famiglia che viene da Nazareth, dalla Galilea tanto disprezzata dai Giudei per le sue 'mescolanze' con i pagani...