MaM
Messaggio del 11 aprile 1985:Cari figli, oggi voglio dire a tutti i parrocchiani di pregare lo Spirito Santo in particolare per essere da Lui illuminati. Da oggi Dio vuole provare in modo particolare questa parrocchia, per fortificarla nella fede. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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Come nelle sue attività l'intelletto precede la volontà e la orienta in quelle che le sono proprie, così le virtù specifiche dell'intelletto sono prima di quelle della volontà. Ora, quantunque il compito dell'intelletto sia precisamente solo quello di conoscere la verità e contemplarla, per cui si potrebbe dubitare che le sue facoltà siano vere virtù - consistendo la natura delle virtù nell'indinare ad operare il bene - tuttavia è certo che vi sono delle virtù intellettuali, le cui attività sono lodevoli e buone, purché regolate dalla ragione e dalla verità. Quando l'intelletto mostra e rappresenta tale bene alla volontà, affinché questa lo desideri, e le dà norme di comportamento, allora l'agire dell'intelletto è buono e virtuoso, sia in ordine all'oggetto teologico, come la fede, sia in ordine all'oggetto morale, come la prudenza, che ragionando indirizza e governa le attività degli appetiti. Perciò la virtù della prudenza, appartenendo all'intelletto, è la prima; essa è come la radice delle altre tre virtù morali e cardinali, le attività delle quali sono lodevoli quando sono dirette dalla prudenza, e sono imperfette e riprovevoli quando ne vanno disgiunte.
Lc 15,1-3.11-32: Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
«Il male della Chiesa sono i peccati di noi peccatori e nessuno si tiri fuori» e «la Curia è purtroppo calunniata, ma io della Curia posso solo dire bene: il Papa ha nella Curia uno strumento docile, che fa esattamente quello che il Papa vuole e cerca di aiutarlo nel migliore dei modi. Certo, si può sempre migliorare». Lo afferma il cardinal Giovanni Lajolo, 78 anni, presidente emerito del Governatorato della Città del Vaticano, prossimo ad entrare in Conclave come elettore. Lajolo si dice «sereno» anche se quella del successore di Benedetto XVI sarà «una scelta difficile» poiché vi sono «persone di grandissimo valore, discepoli di Cristo che già emergono come futuri padri della Chiesa». «Entro in Conclave molto sereno e con grande umiltà - afferma Lajolo -. Io non ho mai partecipato, questo è il mio primo e ultimo Conclave, avendo io 78 anni. Penso che anzitutto appariranno alcuni nomi che raccoglieranno più voti e altri che ne raccoglieranno meno. Poi, nelle successive votazioni, quelli che hanno avuto diversi voti saliranno e alla fine si avranno due o tre nomi tra cui scegliere. Ma non sarà facile, tra i cardinali vi sono grandi personalità, grandi pastori di anime».
In controcorrente con altre nazioni europee, la Chiesa spagnola ha registrato un aumento dei seminaristi del 2,3% con rispetto all’anno scorso. Ogni anno, in prossimità della Giornata del Seminario, che si celebra il 19 marzo, festa di San Giuseppe, la Conferenza episcopale spagnola presenta un rapporto sulla situazione di questi Centri di formazione a livello nazionale. La nota dell’episcopato segnala una crescita continua di vocazioni: tra il 2011 e il 2012 i seminaristi sono passati da 1227 a 1278 iscritti, mentre nel corso del 2012-2013 sono arrivati a 1307 presenze. Inoltre, s’indica che quest’anno è aumentato di un 6,5% il numero d’iscritti ai seminari maggiori. Il comunicato precisa anche che il numero di seminaristi ordinati sono 133, il che equivale a un 9% in più dell’anno scorso.
Benedetto XVI ha sottolineato costantemente l’importanza dei carismi nella Chiesa e la bellezza in essa delle mille manifestazioni dello Spirito. In lui e nel suo magistero il laicato, tutti i Movimenti e le nuove realtà ecclesiali si sono sentiti apprezzati e sostenuti. Ne dà testimonianza Salvatore Martinez, presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito e neopresidente della Fondazione “Centro internazionale Famiglia di Nazareth”, voluta da Benedetto XVI e insediata appena lo scorso gennaio.
Nuova Congregazione generale del collegio cardinalizio stamani in Vaticano, l’unico incontro della giornata per i porporati, e così sarà anche domani. Mentre si attende l’arrivo a Roma degli ultimi cardinali elettori, continua nell’Aula nuova del Sinodo il dibattito in vista dell’apertura del Conclave per l’elezione del Successore di Benedetto XVI. Dai cardinali, il messaggio di gratitudine e riconoscenza a Benedetto XVI. Ne ha parlato padre Federico Lombardi, nel briefing di fine mattinata con i giornalisti in Sala Stampa vaticana.
Non c’è pace per i cristiani in Libia, bersagliati senza sosta dagli estremisti islamici. Un uomo armato è entrato ieri nella cattedrale cattolica della capitale Tripoli e ha sparato contro padre Magdi, ma lo ha mancato: «Lo voleva uccidere, ha aperto il fuoco da 2-3 metri con un Ak-47» afferma il vicario monsignor Giovanni Martinelli, spiegando che sono in corso accertamenti da parte delle autorità.
«La Chiesa cattolica è la sola istituzione cristiana ad avere una voce globale, per questo si sta tentando di metterla a tacere e di distruggerne la reputazione». Sul Foglio di oggi compare una ricca intervista a Michael Nazir-Ali, vescovo e teologo anglicano, dedicata al pontificato di Benedetto XVI. «Sono sempre stato un ammiratore di Joseph Ratzinger fin dal 1993, quando da cardinale scrisse un testo importantissimo sul perché il cristianesimo non aveva impoverito la cultura, ma l’aveva arricchita. Ratzinger distrusse i dogmi della nuova antropologia. A Ratisbona ha tenuto una straordinaria lezione sul logos e la razionalità e sulla interazione fra ellenismo e cristianesimo. Benedetto ha portato avanti un grande dialogo con gli anglicani ortodossi, incoraggiando l’avvicinamento del protestantesimo al Vaticano. Il prossimo Papa deve lavorare per il riallineamento del mondo cristiano».
In Spagna non si può più criticare il matrimonio gay. Chi osa parlare contro la legge approvata dal governo Zapatero ormai sette anni fa viene subito accusato di oscurantismo e travolto dalle critiche. È successo anche al ministro dell’Interno Jorge Fernandez Diaz, che durante un colloquio all’Ambasciata spagnola presso la Santa Sede ha affermato: «Se ci opponiamo al matrimonio fra persone dello stesso sesso non possiamo impiegare degli argomenti confessionali, bensì razionali». Ha poi aggiunto: «Le nozze gay non possono avere la stessa protezione del matrimonio naturale da parte dei poteri pubblici. La sopravvivenza della specie, per esempio, non sarebbe più garantita».
Crystal Kelley ha portato in grembo la bambina di una coppia per 20 mila dollari. Quando si è scoperto che la bambina era malata, i genitori le hanno chiesto di abortire. E lei si è rifiutata.
Si chiamano Sammy, Zachary, Joshua e Reuben Robbins. Sono quattro gemelli nati un anno fa, precisamente il 29 febbraio 2012 a Bristol (Gb). In una data insolita, come la gravidanza della madre, che pur avendoli concepiti naturalmente, ha comunque passato nove mesi a sentirsi dire dai medici che se non voleva qualcuno dei suoi figli poteva anche abortire. I medici, infatti, anziché sostenere la signora in una gravidanza importante, hanno cercato di convincerla più volte a uccidere, se non tutti, almeno un paio dei suoi figli.
Almeno quattro vescovi illeciti - e qualcuno ufficialmente scomunicato - sono stati nominati o rinominati a far parte della 12ma Assemblea nazionale del popolo (Anp), il parlamento cinese, e della Conferenza consultiva politica del popolo cinese (Ccppc), le due strutture politiche più importanti della Repubblica popolare. Entrambi i raduni, con migliaia di partecipanti, sono in atto nella capitale: l'Anp è iniziata stamane; la Ccppc è cominciata il 3 marzo scorso.
Ha fatto sensazione - specie sulla stampa straniera - la bizzarra vicenda del «vescovo» Ralph Napierski, un personaggio che si è presentato in Vaticano vestito con paramenti episcopali ed è riuscito a mescolarsi ai cardinali che si avviavano alla prima congregazione generale preparatoria al Conclave, e ha perfino rilasciato qualche dichiarazione ai giornalisti, prima di essere identificato ed espulso. Tutto sommato, la sicurezza vaticana ha reagito abbastanza rapidamente, e non è il caso di allarmarsi. Non varrebbe neanche la pena di occuparsi di Napierski, se non fosse che l'episodio richiama a soffermarsi su chi sono esattamente i «vescovi vaganti», personaggi che spesso si presentano anche nelle diocesi italiane, ingannando sacerdoti e giornalisti e creando un buon numero di problemi, e sul cui conto chi scrive riceve richieste di chiarimenti almeno una volta al mese.
“Una profonda ferita per la Chiesa” sia che le accuse siano vere o false; così in un editoriale di pochi giorni fa padre Giorgio Maria Carbone commentava il caso del cardinale scozzese Keith O’Brien, accusato di aver molestato sessualmente quattro seminaristi all’inizio degli anni ’80. Ora sappiamo che quelle accuse sono vere. Lo ha ammesso ieri lo stesso cardinale O’Brien in un comunicato: «Ci sono stati momenti in cui la mia condotta sessuale è stata al di sotto degli standard che ci si aspettava da me, come prete, arcivescovo e cardinale. Mi scuso e chiedo perdono a tutti coloro che ho offeso. Chiedo scusa anche alla Chiesa cattolica e al popolo scozzese. Ora passerò il resto della mia vita in ritiro. Non prenderò mai più parte alla vita pubblica della Chiesa cattolica in Scozia».
Cresce nel mondo la domanda di uteri in affitto. La pratica della maternità surrogata nasce dall’impossibilità per la donna della coppia che vuole un figlio in provetta di portare a termine la gestazione, oppure dalla mancanza di volontà di addossarsi l’onere della gravidanza e del parto, o infine dalla richiesta di essere “genitori” da parte di una coppia di omosessuali maschi o di un/una single.
Dal Vangelo secondo Mattteo (Mt 18,21-35)
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».