Negli anni ’80, quando Papa Francesco era solo il sacerdote Jorge Bergoglio, scoprì durante un viaggio in Germania una immagine della Madonna -la cosiddetta “Knotenloeserin” o Vergine che scioglie i nodi- di cui riportò in Argentina varie riproduzioni e che è ormai l’oggetto di una forte venerazione popolare a Buenos Aires. L’immagine, attribuita al pittore settecentesco Johann Georg Melchior Schmidtner, si trova nella chiesa di St. Peter am Perlach ad Augusta, nel Sud della Baviera, e rappresenta la Madonna che scioglie i nodi di un lungo nastro che gli è offerto da angeli che si trovano alla destra del quadro, mentre altri angeli a sinistra raccolgono il tessuto ormai liscio. Il “sacerdote” Bergoglio fu colpito subito da quest’allegoria del ruolo di mediatrice della madre di Gesù e decise così di portarla con sé a Buenos Aires, dove iniziò a distribuirla a sacerdoti e fedeli. E’ così che nel settembre del 1996, padre Rodolfo Arroyo, che era stato nominato pochi mesi prima parroco di San Jose’ del Talar, nella capitale argentina, decise di portarla alla veneraqzione anche nella sua chiesa.
Papa Francesco ha autorizzato ieri la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i Decreti riguardanti 63 nuovi Beati e 7 nuovi Venerabili servi di Dio. Tra di essi figurano martiri della guerra civile spagnola, dei regimi comunisti dell’Europa Orientale e del nazismo. Tra i prossimi nuovi Beati c’è anche il giovane seminarista italiano Rolando Rivi, ucciso in modo barbaro dai partigiani nel 1945. Fu ucciso in odio alla fede ancora adolescente di quattordici anni, testimone dell’incondizionato amore che provava per Gesù. Beato sarà presto anche don Giuseppe Girotti, sacerdote domenicano piemontese, ucciso nel lager di Dachau nel 1945.
" Il sacerdote deve "uscire a sperimentare" la sua "unzione, il suo potere e la sua efficacia redentrice: nelle 'periferie' dove c'è sofferenza, c'è sangue versato, c'è cecità che desidera vedere, ci sono prigionieri di tanti cattivi padroni" e se "è vero che la cosiddetta crisi di identità sacerdotale ci minaccia tutti e si somma ad una crisi di civiltà", "se sappiamo infrangere la sua onda, noi potremo prendere il largo nel nome del Signore e gettare le reti". "Uscire": papa Francesco ne sta facendo una parola d'ordine rivolta a tutta la Chiesa, ne ha parlato ieri, nella sua prima udienza generale, torna a parlarne oggi, durante la messa crismale. "Che l'unzione giunga a tutti, anche alle 'periferie', là dove il nostro popolo fedele più lo attende ed apprezza. La nostra gente ci senta discepoli del Signore, senta che siamo rivestiti dei loro nomi, che non cerchiamo altra identità; e possa ricevere attraverso le nostre parole e opere quest'olio di gioia che ci è venuto a portare Gesù, l'Unto"."
Un piccolo rosario trovato dentro casa: inizia così la conversione al cattolicesimo di Sumita Jagatap, indù e praticante in uno studio legale di Mumbai. Figlia di madre indù e padre buddista, la donna vive da sempre rapporti conflittuali, dentro e fuori la propria famiglia: la diversa religione è spesso motivo di scontri e litigi tra i genitori, che hanno ripercussioni anche sui figli. Sumita cresce inquieta, senza veri punti di riferimenti, e porta queste insicurezze anche nel proprio matrimonio, che durerà appena sette giorni.
In tutto il vicariato dell'Anatolia fervono i preparativi per Settimana Santa a quasi tre anni dalla morte di mons. Padovese. Il 2 aprile a Ürgüp la messa per i cristiani iracheni, afghani e iraniani dispersi nella Cappadocia. Due i battesimi celebrati nella piccola comunità. A causa delle distanze le messe vi sono solo a Natale, Pasqua e Assunta. Il racconto di un sacerdote locale ad AsiaNews.
“Sono un cane, perché non so organizzare la mia vita, ma così Dio mi ha salvato”. Questa è la sintesi finale di Padre Vincent Nagle, che mi ha appena raccontato la storia della sua vocazione sacerdotale. Effettivamente si è dimenticato di aver dato appuntamento ad un’altra persona nello stesso orario della nostra intervista, ma poco importa. Guadagniamo una simpatica spettatrice, a quanto pare abituata alla disorganizzazione dichiarata di Padre Vincent. Fa sorridere, ma ha perfettamente ragione, perché Dio ci vuole così come siamo e con la nostra umanità, se glielo permettiamo, ci porta sulla strada che ha preparato per noi. Una famiglia difficile, un’educazione confusa e l’irresistibile fascino del sesso femminile, mescolate a una buona dose di distrazione, non hanno impedito a Padre Vincent di riconoscere l’unica cosa che conta: la Presenza di Cristo.
«Siamo nati e non moriremo mai più» era solita ripetere Chiara Corbella. Nell’attesa della Pasqua di Cristo voglio ricordare la grande testimonianza di una ragazza morta a soli ventotto anni il 13 giugno del 2012. Ne sono rimasto profondamente colpito, tanto che ho sentito l’esigenza di raccontarla a tutti i miei amici, anche ai miei studenti, quando in classe, qualche settimana fa, è sorto il confronto su che cosa fosse la fede. Tra le tracce assegnate ai miei alunni del triennio quella che aveva riscosso maggiori consensi era relativa alla fede come metodo di conoscenza. Questa era la traccia: «La fede è un criterio di conoscenza, uno dei più utilizzati, se non il più frequente nella vita quotidiana. Del resto la stessa cultura si basa su questo principio di fede, fiducia, credito attribuito a testimoni credibili. Argomenta in maniera opportuna tali affermazioni adducendo esemplificazioni per corroborarle o per confutarle. Soffermati, poi, sulla fede nel campo religioso: è della stessa natura della fede negli altri campi? Infine, rifletti sul tuo cammino personale di fede facendo riferimento alla tua esperienza e al tuo vissuto».
Il caso delle cure compassionevoli a base di cellule staminali, che il ministro della Salute Renato Balduzzi ha contribuito a far diventare un caso internazionale, è stato riportato ieri sul sito di Nature, una delle più autorevoli riviste scientifiche del mondo. Nell’articolo a firma di Alison Abbott, Nature racconta passo dopo passo la vicenda che vede coinvolti numerosi pazienti affetti di gravi malattie neurodegenerative, ad oggi incurabili, le autorità italiane e Stamina Foundation, onlus di cui il professore Davide Vannoni è presidente.
Yang Yuzhi, madre 42enne di quattro figli, è stata trovata morta impiccata nell’Ufficio della Commissione per la pianificazione familiare della contea di Taikang, provincia di Henan. La storia di Yang è legata, come quella di Lü e Feng Jianmei, alle violenze giustificate dal Partito comunista cinese in nome della legge sul figlio unico, che ha già impedito la nascita di 400 milioni di bambini dal 1979, anno in cui la legge sul figlio unico è stata approvata.
«La manifestazione è stata enorme. Ho ricevuto una comunicazione del Ministero per gli affari interni secondo cui c’erano un milione e 60 mila persone». A certificare a tempi.it i numeri della Manif Pour Tous, che domenica scorsa è tornata a protestare a Parigi contro la legge del governo Hollande che vuole legalizzare matrimoni e adozioni gay, è Stéphane Buffetaut, ex deputato europeo, membro del Comitato economico e sociale europeo dal 2002, appartenente al Partito cristiano democratico ed esperto di diritto.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,1-15)
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
Il North Dakota è il primo Stato americano a vietare l’aborto eugenetico di bambini con la sindrome di Down o con altre malattie. È la prima legge priva di compromessi da quando l’aborto è stato legalizzato negli Stati Uniti dagli anni Settanta.
Monsignor Cesare Zaffanella, sacerdote cremonese, in Argentina dal 1984 al 2008, è felicissimo. Papa Francesco, che lui chiama ancora semplicemente Bergoglio, «è un mio grande amico», dice a tempi.it. Oltre ad essere stato «mio vescovo quando insegnavo all’Università Cattolica di Buenos Aires».