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Messaggio del 22 dicembre 1983:Figli miei, ve lo ripeto: pregate e digiunate!

Notizie dai giornali cattolici



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Carattere strettamente privato per l'incontro tra Francesco e Benedetto XVI, iniziato con "un abbraccio bellissimo", ha riferito padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede. Francesco era partito dal Vaticano poco dopo le 12, in elicottero. Dopo un volo di 20 minuti e un doppio sorvolo sulla piazza di Castel Gandolfo, è arrivato alle Ville pontificie, accolto da Benedetto XVI, vestito con la talare bianca, dal vescovo di Albano mons. Marcello Semeraro e dal direttore delle Ville, Saverio Petrillo. Da notare, per quanto riguarda l'abbigliamento, che il Papa emerito porta una semplice talare bianca, senza fascia e senza mantelletta: sono i due particolari che lo distinguono, invece, dall'abbigliamento di Papa Francesco che ha anche una mantelletta e la fascia.
Proseguono alacremente le preparazioni per la terza manifestazione nazionale di protesta contro la legge Taubira volta a introdurre il matrimonio fra persone dello stesso sesso nella legislazione francese. Per domenica 24 marzo gli organizzatori si propongono di portare in piazza a Parigi più persone di quelle che sfilarono il 13 gennaio scorso sotto le insegne della Manif pour tous: 1 milione secondo i portavoce dell'iniziativa, 340 mila secondo la polizia parigina. Un'inchiesta di Le Monde ha chiarito che, anche prendendo per buone le stime delle forze dell'ordine anziché quelle degli organizzatori – come in Francia si era sempre fatto fino ad allora – quella del 13 gennaio scorso contro il matrimonio omosessuale sarebbe la terza più grande manifestazione di protesta della storia della Francia republicana, dopo quelle per la difesa della scuola libera minacciata di statalizzazione nel 1984 e contro Jean-Marie Le Pen approdato al secondo turno delle presidenziali nel 2007.
Dopo il condottiero e il professore, il prete. È la sua autodefinizione: «Jorge Bergoglio, prete». Papa Francesco si concepisce così, l’episcopato per lui non è un’onorificenza, ma il compimento del sacramento che lo accomuna al sacerdozio di Cristo, e il pontificato il vertice di quel potere di “custodire” che Cristo ha dato a Pietro come responsabilità del suo amore. L’ha detto subito, affacciandosi su piazza San Pietro: il mio pontificato sarà un cammino di «vescovo e popolo».
«Non mancherò di stare in spirito vicino ai miei fratelli vescovi che si incontreranno con il governatore Cuomo», sono le parole giunte martedì scorso dal cardinale Timothy Dolan, capo della Conferenza episcopale americana, rivolte ai vescovi e ai leader politici che hanno fatto visita al governatore democratico di New York, Andrew Cuomo, per discutere di quella che definiscono un’«inaccettabile» legge abortista.
In tarda mattinata papa Francesco incontrerà e pranzerà con Benedetto XVI, papa emerito. Per la prima volta nella storia della Chiesa, un pontefice incontrerà il suo predecessore. Francesco arriverà a Castel Gandolfo in elicottero, dove Benedetto XVI si è ritirato dal giorno del suo ritiro, il 28 febbraio scorso. In passato vi sono stati periodi in cui nella Chiesa vi era più di un papa, in seguito a elezioni contrastate. Il caso più vicino a quello di oggi è quello della rinuncia di Celestino V, a cui è succeduto Bonifacio VIII alla fine del XIII secolo. Ma il rapporto fra i due non era idilliaco: papa Celestino V finì la sua vita rinchiuso in una fortezza per diversi mesi, fino alla sua morte.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 11,45-56)
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Lazzaro ] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».