L'Altissimo non dormiva né prendeva sonno tra i dolci gemiti della sua diletta sposa Maria, sebbene fingesse di non udirli, ricreandosi con essi nel prolungato esercizio delle sue pene, che le erano occasione di trionfi così gloriosi e di essere tanto ammirata e lodata dagli spiriti celesti. Perdurava intanto il fuoco lento di quella persecuzione, affinché la divina fenice Maria si rinnovasse molte volte nelle ceneri della sua umiltà e il suo purissimo cuore e spirito rinascessero a nuovo essere e stato della divina grazia. Tuttavia, quando giunse il momento opportuno di mettere termine alla cieca invidia e gelosia di quelle giovani ingannate, affinché le loro menzogne non andassero a discredito di colei che doveva essere l'onore di tutta la natura e della grazia, il Signore stesso parlò in sogno al sacerdote e gli disse: «La mia ancella Maria è gradita ai miei occhi, è perfetta ed eletta e non ha colpa in quello che le si attribuisce». La medesima rivelazione ebbe Anna, la maestra delle giovani. Al mattino subito il sacerdote e la maestra parlarono insieme circa la divina luce e l'avvertimento che entrambi avevano ricevuto. Per questa conoscenza del cielo si pentirono dell'inganno subito e chiamarono la principessa Maria, domandandole perdono di aver dato credito alla falsa relazione delle educande, proponendole inoltre tutto ciò che parve loro conveniente per sottrarla e difenderla dalla persecuzione che le facevano e dalle pene che le procuravano.
Oggi è la giornata mondiale della sindrome di down. Una lodevole ricorrenza per mettere al centro dell’attenzione le persone affette da questo male. Quel che però viene spesso dimenticato in questo genere di ricorrenze è ricordare chi fu lo scienziato che per primo scoprì la causa della sindrome: Jérôme Lejeune (Montrouge, 13 giugno 1926 – Parigi, 3 aprile 1994).
Genetista, pediatra, cattolico, antiabortista; la vita di Lejeune è stata un continuo battersi in favore dei malati down, senza mai nascondere, però, l’ipocrisia di una società come la nostra che – mentre li celebra in nome delle pari opportunità e della lotta alla discriminazione -, al tempo stesso, evita di farli venire al mondo.
Ecco, infatti, la seconda grande censura, quando si parla di down. Essi, oggi, non nascono quasi più. È in atto nei loro confronti una “strage silenziosa”. Nove su dieci, dopo il referto della diagnosi prenatale, non vedranno mai la luce. Sono numeri spaventosi, cui nessuno accenna. Ne parlava, invece, e con verve polemica non da poco, Lejeune che, infatti, fu molto odiato e osteggiato in vita da chi oggi – magari – si riempie la bocca con appelli contro la discriminazione dei disabili. Lejeune, al contrario, è stato difeso e amato quasi solo dalla Chiesa, che infatti ha aperto la sua causa di beatificazione il 28 giugno 2007 (qui un’intervista di tempi.it a sua moglie, Birthe Bringsted: «Mio marito Jerome? Un santo normale»).
E’ ancora forte l’eco delle parole di Papa Francesco ieri ai rappresentanti delle Chiese e delle comunità ecclesiali, del popolo ebraico e delle varie religioni. Il Pontefice ha ribadito la volontà di proseguire nel dialogo, nella responsabilità verso l’altro e nella necessità di lavorare insieme per la riconciliazione e la pace. In precedenza, nel suo saluto, il Patriarca ortodosso ecumenico, Bartolomeo I, aveva espresso la stessa intenzione e disponibilità a camminare insieme.
Al Colosseo quest’anno, per la Via Crucis del Venerdì Santo, le meditazioni faranno conoscere le ansie e le aspettative dei popoli del Medio Oriente. Prima ancora di rinunciare al ministero petrino, Benedetto XVI aveva chiesto che fossero i giovani del Libano a dar voce alle stazioni del Calvario di Cristo. Sotto la guida del patriarca di Antiochia dei maroniti, il cardinale Béchara Boutros Raï, un gruppo di ragazzi ha sviluppato le meditazioni spirituali, le riflessioni sulle sofferenze del mondo contemporaneo e le attese di speranza.
""Il web è pieno di siti con messaggi, apparizioni e altre fenomeni che scimmiottano quelli di Medjugorje. Profeti che rimangono nascosti per umiltà (chi si nasconde è solo vigliacco, non umile), profezie che non si sono mai avverate, profezie apocalittiche che fanno venire ansia e paura, superstizioni ecc. Lasciate perdere tutto. Seguite solo Medjugorje e tutto quello che la Chiesa ha riconosciuto. Nostro Signore non chiacchiera e non predica a vanvera. Vi consiglio di stare lontani dai messaggi della Divina Sapienza, dai messaggi di Gocce di Luce, dai messaggi della Vergine degli ultimi tempi, di Paratico e di non so quante altri fenomeni che pubblicano messaggi con errori teologici gravissimi e profezie che non si sono mai avverate. Se a qualcuno non sta bene quello che ho scritto se ne vada pure da questo sito, non mi danno un premio se aumentano le visite. Vi invito a leggere questa pagina che ne descrive uno...""
Papa Francesco celebrerà tra i giovani detenuti la messa "In coena Domini" di Giovedì santo. Il pomeriggio del 28 marzo, alle 17.30, infatti egli si recherà all'Istituto penale per minori di "Casal del Marmo".
Un comunicato della Sala stampa della Santa Sede ricorda, in proposito, che "la Messa della Cena del Signore è caratterizzata dall'annuncio del Comandamento dell'amore e dal gesto della Lavanda dei piedi. Nel suo ministero come Arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Bergoglio usava celebrare tale Messa in un carcere o in un ospedale o in un ospizio per poveri o persone emarginate. Con la celebrazione a Casal del Marmo, il Papa Francesco continua tale uso, che dev'essere caratterizzato da un contesto di semplicità".
P. Mario Ghezzi, missionario Pime, vicario generale della capitale, racconta al nuovo pontefice le sue visite fra i poveri: una vecchietta sdentata buddista che va in chiesa a pregare il rosario; alcune donne abbandonate e sporche. Tutti sono di casa nella Chiesa, che è madre.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 8,51-59)
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Udienza alle delegazioni delle Chiese cristiane e delle altre confessioni religiose presenti ieri alla messa d'inizio del pontificato. Per la Chiesa cattolica l'ecumenismo è un "dovere". Lo "specialissimo vincolo spirituale" che lega i cristiani agli ebrei. Ai musulmani per due volte ripete "l'importanza che ha la promozione dell'amicizia e del rispetto tra uomini e donne di diverse tradizioni religiose". I non credenti che cercano la verità "nostri preziosi alleati nell'impegno a difesa della dignità dell'uomo".
"Oggi è la Giornata Internazionale della Felicità (tutto maiuscolo). Mica un giorno qualunque, ma una giornata istituita nientepopodimeno che dalle Nazioni Unite. Più istituzionale di così, si muore. E chi pensava che fosse un’altra giornata come ce ne sono tante – quella dedicata ai gatti neri, alla Luna, al Sole, alle margherite, eccetera eccetera, dovrà ricredersi. È stato il Segretario generale in persona, Ban Ki-moon, a spiegare il senso di questa giornata: «Felicità è aiutare gli altri. Quando con le nostre azioni contribuiamo al bene comune, noi stessi ci arricchiamo. È la solidarietà che promuove la felicità»."
Per rendere legale il matrimonio gay è necessario modificare la definizione di matrimonio. La Scozia ha cominciato a metterci mano, già che c’era, però, sono andati un po’ più in là: oltre a riconoscere il matrimonio civile e religioso hanno deciso di creare una terza categoria, definita “Belief marriage” e accusata dalla Chiesa protestante scozzese di essere una «cosa completamente senza senso».
Aborto in Cina. Si parlava di 330 milioni di aborti. Ora il governo conferma i numeri, rivelando che l’approssimazione va fatta per eccesso visti i molti casi non registrati. Si parla, infatti, di 400 milioni finora sbandierati come un successo dalla Repubblica Popolare cinese, che dal 1979 a oggi ha adottato la politica del figlio unico.
«Dai Mariano, piantala». Questa è stata la prima reazione di Daniel, edicolante di Calle Bolivar, a pochi metri dalla Cathedral Metropolitana di Buenos Aires, quando ha ricevuto questa chiamata: «Ciao Daniel! Sono il padre Jorge». Daniel tutte le mattine inviava a casa dell’arcivescovo Jorge Mario Bergoglio il quotidiano El Clarín ma non si aspettava che papa Francesco volesse disdire di persona l’abbonamento.
Roma, un posto dove ultimamente la boria del potere terreno ha la faccia di signorini che si vantano di prendere a sberleffo coloro i quali non appartengono alla setta. Poverini, li vedremo spegnersi come cerini accesi nella tempesta. E povero il loro guru, così comicamente autocentrato da leggere anche l’elezione di un papa con la propria lente di rimpicciolimento. Peccato, perché tutti avrebbero di che imparare da un uomo che nell’umiltà e povertà della terra ha subito piantato i suoi primi atti e parole di successore degli apostoli.