MaM
Messaggio del 25 gennaio 1982:Mi commuovono molto le vostre preghiere, specialmente il vostro rosario quotidiano.

Notizie dai giornali cattolici



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Mentre con gioia grande – e con certezza che, sotto la guida dello Spirito, ancora una volta si sia operato al meglio – abbiamo salutato il nuovo papa, ci sembra bello rivolgere un pensiero a colui che, ora ritirato in preghiera, per molti anni, prima come responsabile della Congregazione per la Dottrina della fede e poi come pastore universale, ha vegliato sulla correttezza del credere dell’intera Chiesa. E farlo nella prospettiva che qui più ci interessa, cioè in quella mariana.
Da ardito filosofo e colto intellettuale, Papa Francesco ha una predilezione per la Crocifissione bianca di Chagall. Questo conferma l’intuizione, avuta sin dal suo primo apparire, di un Papa sì semplice e informale, ma dalla natura ferma e dalla comprensione piena di ciò che ci attende. E quello che ci attende lo si può comprendere solo alla luce di un’adeguata lettura di un passato non lontano, come quello descritto da Marc Chagall nell’opera in questione. La Crocifissione bianca riassume la tragedia del popolo ebraico, delle persecuzioni, dei pogrom, delle espropriazioni indebite subite lungo tutto il XX secolo. In alto, a sinistra, le bandiere rosse dell’ideologia comunista firmano drammaticamente l’azione distruttrice verso una comunità che ovunque si trovi conserva il legame prezioso dei teffillim. La sinagoga incendiata rievoca le distruzioni naziste dei luoghi di culto e delle opere di molti artisti ebrei, tra cui quelle dello stesso Chagall. In alto, il dolore dei rabbini e delle donne si mescola al fumo che, salendo da Auschwitz, porta con sé infinite esistenze.
L’impegno per i poveri contro l’emarginazione. Ecco cosa lega il nuovo Papa a Marcos e Cleuza Zerbini che trent’anni fa hanno fondato in Brasile l’associazione dei Senza Terra, partendo dalle favelas. I due coniugi sono in Italia per una serie di incontri: il primo, questa sera, è stato organizzato dal Centro culturale di Milano e si intitola “Povertà, educazione, politica”. Al giornalista Lambruschi di Avvenire, spiegano che «conosciamo Jorge Mario Bergoglio attraverso amici in comune. Di questo pastore apprezziamo la semplicità dello stile, la vicinanza ai poveri, ma anche la fermezza con la quale ha condannato le leggi abortiste e le nozze gay».
Questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha salutato oltre seimila giornalisti ed operatori dei mezzi di comunicazione, della Santa Sede e accreditati permanentemente o soltanto in questi giorni coprire l’informazione relativa al Conclave. “Cari amici, sono lieto, all’inizio del mio ministero nella Sede di Pietro, di incontrare voi, che avete lavorato qui a Roma in questo periodo così intenso, iniziato con il sorprendente annuncio del mio venerato Predecessore Benedetto XVI, l’11 febbraio scorso. Saluto cordialmente ciascuno di voi”.
Accusa nota da tempo, infondata e lanciata "da elementi della sinistra anticlericale". Confermato che il Papa ha detto agli argentini che non c'è bisogno che vengano a Roma, ma facciano un'offerta di solidarietà per i poveri. La Santa Sede non fa mai inviti per eventi come la messa di inizio del pontificato, ma "chi viene è benvenuto", anche se non ci sono rapporti diplomatici. Con la Cina "ci vuole pazienza".
Oltre seimila giornalisti, molti dei quali accompagnati dai propri familiari, hanno gremito questa mattina l'Aula Paolo VI per partecipare all'udienza con Papa Francesco. Queste le sue parole agli operatori della comunicazione ...
Come scrisse Enea Silvio Piccolomini, nel 1458 eletto papa Pio II: “Quand’ero Enea/ nessun mi conoscea;/adesso che son Pio/ tutti mi chiaman zio”. La storia si ripete anche con questo pontefice e ora i giornali sono pieni di persone che sbraitano “io lo conoscevo” oppure “io l’avevo detto” (col senno di poi). Ma se c’è un uomo in Italia a cui il cardinale Bergoglio è veramente legato da autentico affetto e profonda stima è un sacerdote della Chiesa di Roma, figlio prediletto di don Luigi Giussani, cioè don Giacomo Tantardini.