Anche se è operata dallo Spirito Santo, la grazia delle visioni divine, delle rivelazioni e delle estasi - non parlo della visione beatifica - si distingue dalla grazia giustificante e dalle virtù che santificano e perfezionano l'anima nelle sue azioni. Siccome non tutti i giusti ed i santi hanno necessariamente visioni o rivelazioni divine, si prova che la santità e le virtù possono stare senza questi doni. Da ciò consegue anche che le rivelazioni non si devono misurare in base alla santità e alla perfezione di quelli che le ricevono, ma alla volontà di Dio che le concede a chi più gli piace 1 quando conviene e nel grado in cui la sua sapienza le distribuisce, operando sempre con peso e misura, per i fini che vuole raggiungere nella sua Chiesa. Dio può comunicare visioni e rivelazioni maggiori e più alte al meno santo, e minori al maggiore. Anzi, può concedere il dono della profezia, con gli altri doni dati gratuitamente, a persone non sante; alcune estasi possono anche avere origine da una causa che non sia precisamente virtù della volontà. Quindi, quando si confronta l'eccellenza dei profeti, non si parla della santità, che solo Dio può ponderare, ma della luce della profezia e del modo di riceverla; da questo si può giudicare quale sia più o meno elevato, secondo differenti ragioni. Il principio su cui si fonda questo insegnamento è che la carità e le virtù che rendono santi e perfetti quelli che le hanno appartengono alla volontà, mentre le visioni, le rivelazioni ed anche alcune estasi riguardano l'intelletto, la cui perfezione non santifica l'anima.
Francesco I, Jorge Mario Bergoglio, è «una sorpresa straordinaria». Lo ha detto monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, parlando alle agenzia Ansa e Adnkronos. Santoro è stato per 27 anni in Brasile e lì ha conosciuto personalmente Bergoglio. «Ci siamo incontrati più volte a Buenos Aires. Lui era stato nominato arcivescovo in Argentina ed io arcivescovo ausiliario di Rio. Mi ha subito colpito la sua cordialità, la semplicità, la grande forza interiore. E lo si è visto stasera quando si è affacciato al balcone in piazza San Pietro». «Un uomo senza orpelli, proprio il cuore del Vangelo come luce e come speranza per la vita».
"Mons. Emilio Ogñénovich, Arcivescovo Emerito dell’Arcidiocesi di Mercedes-Luján (Argentina) è stato a Medjugorje dal 25 al 31 Maggio 2006. Durante la sua visita ha incontrato il Parroco Fra Ivan Sesar. Mons. Ogñénovich, che ha fondato una Televisione ed una Radio Cattolica a Buenos Aires, ha espresso il desiderio di visitare Radio “Mir” Medjugorje, che considera l'anima di Medjugorje. In una intervista concessa a Huanita Dragi, Mons. Emilio Ogñénovich ha detto riguardo a Medjugorje:
“Sfortunatamente all’interno della Chiesa c’è ancora molta ignoranza sulla grande realtà soprannaturale che sta avvenendo a Medjugorje, nel cuore del mondo moderno. Ciò che mi riempie di speranza sono le parole di Giovanni Paolo II che ha detto, a noi Sacerdoti e Vescovi, di accompagnare i pellegrini a Medjugorje perché qui essi pregano, si convertono, digiunano, cambiano vita. La Chiesa avrà bisogno ancora di tempo per esprimere la sua posizione su Medjugorje, come, nella sua sapienza, si è presa del tempo per esprimere la sua posizione su Fatima e Lourdes.
Riguardo a Medjugorje, condividerò la mia convinzione personale con i miei Confratelli Vescovi della Conferenza Episcopale Argentina e con il nostro Cardinale, Mons. Bergoglio, che è stato molto felice quando gli dissi che sarei venuto a Medjugorje. Se mi chiedete la mia opinione su Medjugorje, vi dirò che può essere paragonata ad una madre, ad una donna al sesto mese di gravidanza che aspetta con impazienza il momento della nascita di suo figlio, ma nessuno può affrettarlo, perché il momento giusto arriverà“. "
La Corte suprema del Pakistan ha accusato la polizia del Punjab di aver protetto i responsabili del rogo al quartiere cristiano Joseph Colony di Lahore, avvenuto il 9 marzo scorso. Nell'attacco sono state demolite almeno 160 case, 18 negozi e due chiese, una cattolica e una degli Avventisti del settimo giorno. Di seguito pubblichiamo le foto del rogo, ricevute oggi da AsiaNews.
Il Conclave si svolge in una atmosfera molto spirituale "in un ambiente che effettivamente ispira, nella sua stessa costituzione, una grande attenzione e responsabilità, perché c'è questo giudizio dominante, il Giudizio universale di Michelangelo". Benedetto XVI "segue in questi giorni con molta attenzione, con molta partecipazione spirituale gli eventi e ieri in particolare aveva seguito la Messa del mattino e anche l'ingresso in Conclave, tramite la televisione". "Una buona ipotesi" la possibilità che la messa di inizio del pontificato sia celebrata il 19 marzo e "probabile" che se l'elezione avverrà entro sabato, domenica ci sarà il primo Angelus del nuovo papa. Come si "producono" le fumate.
Nella bimillenaria storia della Chiesa, alcuni nomi sono indissolubilmente legati a quello di Pietro. Sono quelli dei suoi successori, scelti dai Pontefici dopo l’elezione.
Il Signore conceda presto un altro Buon Pastore alla sua Chiesa. E’ la preghiera che il popolo di Dio leva al cielo in questi giorni. Un’invocazione che, ieri mattina, ha fatto sua il cardinale decano Angelo Sodano nell’omelia della “Missa pro eligendo Romano Pontifice” concelebrata in San Pietro con tutti i cardinali e, in particolare, con i 115 elettori che ieri pomeriggio sono entrati in Cappella Sistina per il Conclave. All’inizio dell’omelia, il cardinale Sodano ha rinnovato la gratitudine della Chiesa a Benedetto XVI. Parole che sono state accompagnate da un lungo e commosso applauso dei fedeli.
Nell'era di Internet, tutto il mondo con il naso all'insù a guardare un comignolo. E' l'immagine che, da ieri sera, domina su tutti i media internazionali che osservano, senza perdere un istante, quel piccolo oggetto sul tetto della Sistina. Un semplice comignolo diventa dunque il simbolo delle speranze dei fedeli di tutto il mondo, mentre l'attesa per la fumata bianca si moltiplica e amplifica anche grazie ai social network.
Habemus Papam: dietro la celebre formula che annuncia al mondo intero l’identità del nuovo Successore di Pietro, tanta storia ed emozioni.
“Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa”. Cosi avviene l’annuncio dell’elezione del Vicario di Cristo da almeno sei secoli:
“Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!..."
Puntata speciale di “Vade Retro”, quella andata in onda venerdì 8 marzo, festa della donna. In studio tre storie di donne vittime di sètte pseudoreligiose. Tre testimonianze di abusi psicologici, di plagio e di manipolazione mentale da parte di guru, santoni e falsi mistici. La storia più drammatica è quella di una donna nigeriana a cui è stato fatto un rito voodoo per farla prostituire. Storie di donne che hanno perso soldi, famiglia e dignità. E che hanno avuto il coraggio di denunciare la propria esperienza. In studio Don Aldo Buonaiuto della Comunità Giovanni XXIII. Conduce David Murgia.
Nuova fumata nera dal comignolo sul tetto della Cappella Sistina alle 11.38. Il Papa non è stato ancora eletto. I 115 cardinali, nei due scrutini della mattina, non hanno raggiunto la maggioranza dei due terzi (ovvero almeno 77 voti) necessaria per l'elezione. Questa volta il colore della fumata è apparso più incerto rispetto a ieri: all'inizio appariva nero, ma col passare dei secondi si è trasformato in "grigio" e alla fine è diventato in modo più evidente nero. Nel pomeriggio le altre due votazioni, la quarta e, in caso, la quinta. Se sarà fumata bianca, è attesa tra le 17.30-18.00. Altrimenti dovremo aspettare le 19.00 circa per sapere se il Papa è stato eletto o no.
Nei giorni scorsi è arrivata nelle scuole materne ed elementari milanesi una mail di invito a uno spettacolo per bambini dai 3 agli 8 anni dal titolo “Piccolo Uovo”, che si terrà allo storico teatro Litta. La locandina dello spettacolo così recita: “Una bambina è arrabbiata con la sua famiglia. Si chiude in camera sua come dentro al guscio di un piccolo uovo e da lì non vuole uscire. Ma si annoia. Allora gioca con il suo amico immaginario, gioca con le ombre, gioca a viaggiare alla scoperta di tante famiglie diverse, fino a scoprire qual è quella giusta per lei. Ci sono tanti tipi di famiglie… e qual’è la migliore in cui nascere? Quella felice, di qualunque tipo sia”. Ma quali sarebbero queste variegate tipologie di famiglie? “Famiglie come quelle di molti dei piccoli spettatori, famiglie allargate, famiglie con un genitore solo, famiglie con figli adottati, ma anche famiglie con due mamme o due papà. Famiglie diverse, ma diversamente felici. Perché la felicità non è a senso unico”. E dunque per i piccoli “ci vogliono nuove fiabe per le nuove famiglie”.
Gli occhi del mondo saranno oggi ancora una volta puntati sul comignolo della Cappella Sistina in attesa delle fumate. La giornata per i 115 cardinali elettori è iniziata presto nella Domus Sanctae Marthae: dopo il trasferimento al Palazzo Apostolico, la celebrazione della Messa nella Cappella Paolina, alle 9.30 l'ingresso in Cappella Sistina con la recita dell’Ora Media seguita dai nuovi scrutini: due la mattina e due il pomeriggio. Allora per i fedeli riuniti in Piazza San Pietro e per quanti seguiranno l'evento in tutto il mondo sarà il momento di capire se la fumata sarà bianca, in caso di elezione del Papa, o nera per un nulla di fatto. Le fumate si ottengono bruciando le schede al termine delle votazioni, ma non di ogni singola votazione (a meno che non risulti eletto il Papa) bensì delle due votazioni del mattino e del pomeriggio. Se l’elezione avviene nella seconda votazione del mattino o del pomeriggio, gli orari normali sono indicativamente intorno alle 12 oppure alle 19. Invece, se l’elezione avviene nel primo scrutinio del mattino o del pomeriggio, la fumata - che in questo caso è bianca - è tra le 10.30-11.00 e nel pomeriggio alle 17.30-18.00. Secondo il programma stabilito per oggi, i cardinali lasceranno la Cappella Sistina intorno all’ora di pranzo alle 12.30, per poi ritornarvi alle 16.00. Al termine della giornata i Vespri e poi il rientro a Santa Marta.
I salafiti libici responsabili di torture, tentativi di conversione e profanazione di immagini cristiane. Lo affermano 44 dei 48 venditori ambulanti egiziani di religione copta al loro ritorno in patria. "Ci hanno costretto a pronunciare al-shahaadatayn - racconta uno di loro - la proclamazione di fede islamica e a sputare sulle immagini del Papa Shenouda III". Fino ad ora il governo egiziano non si è pronunciato sulla condizione dei suoi cittadini e sull'eventualità di discriminazione religiosa. Tuttavia i parenti delle vittime chiedono giustizia e accusano il governo islamista di proteggere i salafiti libici.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 5,17-30)
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.