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Messaggio del 25 dicembre 1981:Amatevi gli uni gli altri! Siate fratelli tra di voi ed evitate ogni litigio! Rendete gloria a Dio, angeli miei, glorificatelo e cantate!

Notizie dai giornali cattolici



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Testimoni di Geova, in piazza contro l’ostracismo. Luci e ombre sui suicidi di chi ha deciso di fuoriuscire dalla congregazione del Testimoni di Geova. Inoltre per i Testimoni di Geova il Natale è la festa più triste dell’anno. Come mai? Infine l’incredibile storia di Alfredo Fontani, un maestro elementare ex testimone di Geova che ha dovuto subire ogni tipo di persecuzione. Ospite Rocco Politi. Conduce David Murgia.
Ieri, martedì 17 dicembre un nutrito gruppo di vaticanisti si è ritrovato presso il Centro Studi Cappella Orsini della Capitale, per festeggiare il 77°compleanno di Papa Francesco, il primo da Vescovo di Roma, e allo stesso tempo per presentare il libro di Padre Antonio Spadaro “La mia porta è sempre aperta”, il volume che presenta e commenta l’intervista concessa dal Papa al direttore de “La Civiltà Cattolica”.
Dopo ripetute pressioni da parte di associazioni che spingono i bambini a scegliersi il sesso che vogliono, anche la famosa catena Marks & Spencer ha annunciato che non dividerà più i giochi “maschili” da quelli “femminili”
Se "Dio si abbassa, discende sulla terra piccolo e povero, significa che per essere simili a Lui noi non dobbiamo metterci al di sopra degli altri, ma anzi abbassarci, metterci al servizio, farci piccoli con i piccoli e poveri con i poveri".
Il Natale per me è speranza e tenerezza...». Francesco racconta a «La Stampa» il suo primo Natale da vescovo di Roma. Casa Santa Marta, martedì 10 dicembre, ore 12.50. Il Papa ci accoglie in una sala accanto al refettorio. L'incontro durerà un'ora e mezza. Per due volte, durante il colloquio, dal volto di Francesco sparisce la serenità che tutto il mondo ha imparato a conoscere, quando accenna alla sofferenza innocente dei bambini e parla della tragedia della fame nel mondo. Nell'intervista il Papa parla anche dei rapporti con le altre confessioni cristiane e dell'«ecumenismo del sangue» che le unisce nella persecuzione, accenna alle questioni del matrimonio e della famiglia che saranno trattate dal prossimo Sinodo, risponde a chi lo ha criticato dagli Usa definendolo «un marxista» e parla del rapporto tra Chiesa e politica.
La prima cosa che balza agli occhi, avendo avuto l'immeritato regalo di poter stare a tu per tu con Papa Francesco, è l'assoluta mancanza di qualsiasi distanza e la sua capacità di mettere a proprio agio l'interlocutore. Ma subito dopo, a colpire, è il suo sguardo di fede, la sua capacità di parlare della fede toccando il cuore delle persone, con semplicità e profondità. È stata questa l'esperienza che ho potuto vivere nel corso dell'intervista sul Natale che gli ho fatto la scorsa settimana e che è stata pubblicata domenica 15 dicembre su «La Stampa» (Andrea Tornielli)