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Messaggio del 25 dicembre 2015:Cari figli tutti questi anni che Dio mi permette di essere con voi sono un segno dell’immenso amore che Dio ha verso ciascuno di voi e un segno di quanto Dio vi ama. Figlioli, quante grazie vi ha dato l’Altissimo e quante grazie vuole donarvi. Ma, figlioli, i vostri cuori sono chiusi, vivono nella paura e non permettono che l’amore di Gesù e la sua pace prendano possesso dei vostri cuori e regnino nelle vostre vite. Vivere senza Dio è vivere nella tenebra e non conoscere mai l’amore del Padre e la sua cura per ciascuno di voi. Perciò figlioli, oggi in modo particolare pregate Gesù affinché da oggi la vostra vita sperimenti una nuova nascita in Dio ed affinché la vostra vita divenga una luce che si emani da voi. In questo modo diventerete testimoni della presenza di Dio nel mondo anche per ogni uomo che vive nella tenebra. Figlioli, io vi amo e intercedo ogni giorno presso l’Altissimo per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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La consulta medica della Congregazione delle cause dei santi, presieduta dal dottor Patrizio Polisca - medico personale di Benedetto XVI e ora di Francesco - ha dichiarato ieri «inspiegabile» una guarigione avvenuta per intercessione di Giovanni Battista Montini, Papa Paolo VI. Ora il presunto miracolo dovrà essere vagliato dai teologi e dai cardinali, prima dell'approvazione del Pontefice, ma lo scoglio più difficile è stato superato: si può facilmente prevedere che la beatificazione di Montini avvenga nei prossimi mesi. Il postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo, aveva scelto da tempo, tra le segnalazioni ricevute, un caso di guarigione risultato «inspiegabile» ai primi esami clinici. Un anno fa, il 20 dicembre 2012, Papa Ratzinger proclamava «l'eroicità delle virtù» di Paolo VI, chiudendo così il processo canonico. Per la beatificazione serviva soltanto il riconoscimento di un miracolo.
Il 9 dicembre 2013 rimarrà una data memorabile per le Pie Discepole del Divin Maestro e per tutta la Famiglia Paolina, che vive il centenario di fondazione. Infatti in questo giorno papa Francesco riceveva il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e nel corso dell’udienza il Pontefice autorizzava la promulgazione dei Decreti riguardanti tre nuovi Beati e il riconoscimento delle virtù eroiche di 10 servi di Dio. Tra essi la Serva di Dio Maria Scolastica della Divina Provvidenza (al secolo Orsola Maria Rivata), prima Madre delle Pie Discepole del Divin Maestro, nata a Guarene (Cuneo, Italia) il 12 luglio 1897 e morta a Sanfré (Cuneo) il 24 marzo 1987.
Ha scritto Dante Alighieri che tutta la gloria di Francesco d’Assisi dipendeva dal suo “essersi fatto pusillo”, dalla sua umiltà. Con questa citazione Padre Raniero Cantalamessa ha dato inizio alla seconda Predica d’Avvento pronunciata in Vaticano nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, alla presenza di Papa Francesco. Secondo il Predicatore della Casa Pontificia l’umiltà è intesa da san Francesco come verità e come servizio. Il Poverello d’Assisi arriva al punto di indicare Dio come umiltà, perché è amore. Dio infatti si difende e difende gli uomini amando “ancora e sempre, eternamente”. “L’amore è dunque la chiave per capire l’umiltà di Dio: ci vuole poca potenza per mettersi in mostra, ce ne vuole molta invece per mettersi da parte, per cancellarsi”.
In India, a Delhi, l’11 dicembre la polizia ha arrestato l’arcivescovo Monsignor Anil JT Couto e numerosi altri vescovi, sacerdoti e suore che con lui partecipavano a una marcia pacifica in favore dei diritti dei dalit (i fuori casta) cristiani e musulmani. Risulta inoltre che gli agenti abbiano picchiato diversi religiosi che pure sfilavano indossando i paramenti. Ultimi e reietti nel sistema delle caste indiano, tuttavia i dalit indù nel 1950 hanno ottenuto il riconoscimento di diritti in campo economico, sociale ed educativo di cui ancora non godono quelli cristiani e musulmani. Per questi ultimi si batte da sempre la Conferenza episcopale indiana denunciando l’incostituzionalità delle discriminazioni di cui i dalit sono vittime e i danni morali ed economici che ne conseguono.
La critica di Francesco verso persone come quelle che, al tempo di Gesù si rifugiavano "nei precetti morali, come quel gruppo di farisei; nel compromesso politico, come i sadducei; nella rivoluzione sociale, come gli zeloti; nella spiritualità gnostica, come gli esseni".
Continuiamo il nostro viaggio alla riscoperta delle preghiere tradizionali della Chiesa. Senza ombra di dubbio, dopo il “Padre nostro”, la preghiera più amata e recitata dal popolo cristiano è quella dell’”Ave Maria”. Questa preghiera non è tanto antica quanto quella del “Padre nostro”, infatti è stata composta nella forma in cui oggi la conosciamo attorno al XVI secolo.
Messaggio di Francesco per la Giornata mondiale della pace. Fondamento della fraternità è la comune paternità di Dio. La "globalizzazione dell'indifferenza". Il numero sempre crescente di interconnessioni e di comunicazioni "ci rende vicini, ma non ci rende fratelli". "Gli accordi internazionali e le leggi nazionali, pur essendo necessari ed altamente auspicabili, non sono sufficienti da soli a porre l'umanità al riparo dal rischio dei conflitti armati. È necessaria una conversione dei cuori che permetta a ciascuno di riconoscere nell'altro un fratello". "Il succedersi delle crisi economiche deve portare agli opportuni ripensamenti dei modelli di sviluppo economico e a un cambiamento negli stili di vita".
Jang Song-taek, sposato con la sorella del defunto Kim Jong-il, è stato arrestato dieci giorni fa. Nella notte la condanna e la sentenza di morte, eseguita subito dopo. Accusato di aver tramato per il potere, paga la sua amicizia con la Cina.