In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Sin dall'inizio, ossia nel 1993, gli incontri sui 10 comandamenti hanno avuto il fine primario di introdurre i giovani al discernimento sulla Volontà di Dio, e consentire loro di impare a prendersi 'la parte migliore', intesa come la propria vocazione.
Questo è, appunto, il senso degli incontri sui 10 comandamenti come vengono organizzati a cura dell'Ufficio per il servizio alle vocazioni. Vale a dire che le future esperienze a cura dell'Ufficio riguardano SOLO ED ESCLUSIVAMENTE persone SOTTO I 30 ANNI.
Il prossimo corso a cura dell'Ufficio sarà tenuto nella sala Tiberiade, sotto il Pontificio Seminario Romano presso la Basilica di San Giovanni in Laterano, nella data del 4 febbraio 2013.
Nel frattempo e' opportuno rispondere a domande del tipo: ci sono altri posti a Roma dove puo' esser vissuta l'esperienza dei 10 comandamenti? Ci sono luoghi dove l'esperienza e' accessibili anche agli 'over-30'? La risposta è positiva in entrambi i casi: ci sono varie parrocchie a Roma (e in Italia) che propongono l'esperienza, in tutti i casi e' accessibile agli 'over-30'. Ecco di seguito un elenco parziale; in questo elenco c'è il giorno della settimana e l'orario in cui gli incontri continuano; per informazioni piu' specifiche bisogna chiamare le Parrocchie. Clicca sulla sezione Avvisi di questo sito per scaricare il volantino con la lista delle parrocchie di tutta Italia.
Cresce la presenza degli estremisti islamici in Cirenaica. Suor Celeste Biasolo, ex superiora del Convento della Sacra Famiglia di Spoleto a Derna, parla di un clima di paura diffuso, che colpisce soprattutto la popolazione libica. Il convento è stato chiuso in ottobre per le minacce di un gruppo di estremisti. "Le gente di Derna rimpiange la nostra presenza e spesso ci contatta implorandoci di tornare".
La vera onnipotenza sta nell’avere compassione, così come Dio l’ha per ogni persona: è così che Dio dimostra il suo amore e la sua paternità verso l’uomo. Benedetto XVI l’ha affermato ieri mattina dell’udienza generale in Aula Paolo VI, proseguendo nella sua riflessione sulla preghiera del “Credo”.
Dopo i violenti scontri verificatisi il 25 gennaio scorso nel carcere venezuelano di Uribana, costati la vita a 58 persone, in gran parte detenuti, il Papa invita le autorità del Paese a operare perché questi fatti drammatici non si ripetano mai più.
Comunicato congiunto sull'incontro delle delegazioni della Santa Sede e dello "Stato di Palestina", svoltosi in una "atmosfera aperta e cordiale". Un "gruppo tecnico congiunto" per arrivare alla conclusione della trattativa.
A Mangalore sono attesi 100mila attivisti della Rashtriya Sawayamsevak Sangh (Rss), gruppo autore di violenze anticristiane in tutto il Paese. Il Global Council of Indian Christians chiede allo Stato speciale protezione per i luoghi di culto e la vita della minoranza.
Zhong Nanshan, professore di ingegneria all’Accademia cinese e capo dell’Istituto per le malattie respiratorie di Guangzhou, lancia l’allarme: “Dalla terribile infezione ci potevamo difendere, da questa cappa di smog è impossibile scappare”. Ancora picchi di ricoveri per la “tosse pechinese”, i cittadini si sfogano su internet: “Questo è il prezzo da pagare per la crescita economica”.
I jihadisti hanno imposto per otto mesi la più severa forma di sharia alle popolazioni del centro-nord del Malì, tuareg ma soprattutto neri. Ora che l’offensiva franco-africana ha messo in fuga i miliziani jihadisti la popolazione festeggia la liberazione e si consuma la vendetta degli africani sugli odiati “pelle bianca” arabi e tuareg.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 4,21 - 25)
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
I maggiori nemici di Nichi Vendola, non sono i ricchi, che vuole all’inferno, né Monti, al quale indirizza lettere di “apertura”, per poi accusarlo dei peggiori misfatti. I suoi nemici sono gli obiettori di coscienza all’applicazione della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza. “Sui consultori dobbiamo portare avanti una battaglia politica e culturale. Dobbiamo lottare perché si possa ripristinare il diritto alla salute della donna. C’è un sistema pubblico militarizzato dagli obiettori – dice - e un sistema privato in cui la legge 194 sull’aborto va a gonfie vele. Questa è di fatto una gigantesca ipocrisia”, dichiara Vendola, che nei giorni scorsi fa rispolverare una delibera che aveva fatto adottare dalla sua giunta nel 2009, che proibisce ai medici obiettori e alle ostetriche obiettrici di coscienza di svolgere la professione all’interno dei consultori, in nome del “potenziamento del percorso di nascita” (!).
Donne che accolgono esultanti con danze, canti e battimani una modesta distribuzione di pacchetti di sapone in polvere e di coperte: succede nel campo profughi Mugunga 3, nel Nord Kivu, una delle province orientali della Repubblica Democratica del Congo che da quasi 20 anni non conosce pace: perenne terreno di scontro tra milizie antigovernative raccolte sotto diverse sigle, gruppi armati Hutu e Tutsi (le etnie antagoniste che popolano i confinanti Rwanda e Burundi), militari governativi e caschi blu Monusco, la più grande e costosa missione di peacekeeping delle Nazioni Unite, forte di oltre 20.000 unità. Prosegue così una guerra, ufficialmente terminata nel 2003, che ha decimato la popolazione congolese: nel 2008 le perdite tra i civili si stimavano in 5,4 milioni, in gran parte per fame, malattia e sevizie. Da allora la strage è continuata e, insieme, l’esodo forzato di centinaia di migliaia di disperati, in fuga dai combattimenti, privi di mezzi di sostentamento, senza più lavoro, casa, bestiame, terra.
Don Bosco, semplicemente don Bosco. Padre dei Salesiani, padre dei ragazzi di un tempo, padre dei ragazzi di oggi, don Bosco non ha età, perché non è figlio di ideologie, ma figlio del Vangelo e della Tradizione, per questo non passa di moda e continua a essere Maestro di tutti, anche della Chiesa.
Intervista con padre Arvedo Godina, nel paese africano dal 1968, in cui racconta che «I cristiani sono circa il 3 per cento, ma la Chiesa ha la stima del popolo e delle autorità»
Eugenia Roccella pone otto domande a chi governerà l’Italia su legge 40, aborto, unioni di fatto, omofobia, fine vita, biobanche e scuole paritarie