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Messaggio del 25 dicembre 2020:Cari figli! Vi porto Gesù Bambino che vi porta la pace, Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere. Figlioli, non permettete che si spengano la vostra fede e la vostra speranza in un futuro migliore perché voi siete stati scelti per essere i testimoni della speranza in ogni situazione. Per questo sono qui con Gesù affinché vi benedica con la Sua pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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“Nube nera che porta pioggia”, questo è il significato del nome arabo Wadima. Ebbene, la storia di tragica storia di Wadima, bambina emiratina di otto anni, e di sua sorella Mira, di sei anni, forse porterà un raggio di sole per le nuove generazioni dell’Emirato. Tutto ha inizio nel novembre 2011 quando, a seguito del divorzio dei genitori, Wadima e Mira vengono affidate, come previsto dai dettami del diritto islamico, alla famiglia paterna nella persona della nonna che in seguito consegna le bimbe al padre. Lo scorso giugno il corpo senza vita di Wadima viene ritrovato nel deserto a seguito delle informazioni date dalla sorellina ricoverata in ospedale per percosse. Mira, in stato di choc, narra ai medici che il padre aveva rasato il capo a lei e alla sorella per poi versarvi acqua bollente e come se ciò non bastasse le aveva violentemente percosse.
La Chiesa non ha mai incoraggiato l’uso dell’avorio per gli oggetti devozionali e in Vaticano non vi è alcun negozio che li venda. Lo afferma padre Federico Lombardi in una lettera di risposta alla rivista “National Geographic”, che ha dedicato un’inchiesta sul tema del commercio illegale dell’avorio, chiamando in causa il Vaticano. Al contrario, replica padre Lombardi, tutto il magistero della Chiesa esprime una “condanna morale generale” per chi danneggia l’ambiente, la flora e la fauna.
Nel Messaggio per la 47ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, Benedetto XVI esprime apprezzamento per i social network , "nuova piazza pubblica", e spinge i cristiani ad essere presenti nella rete perché "l'infinita ricchezza del vangelo" raggiunga "le menti e i cuori di tutti". Fondamentale è l'autenticità nel dialogo. I cristiani devono accogliere con pazienza domande e dubbi sulla fede. I social network sono un sostegno allo sviluppo e per coloro che soffrono isolamento e persecuzione. L'importanza dell'incontro diretto, oltre che sulla rete.
Gruppi armati dei ribelli in Siria hanno distrutto negli ultimi mesi una moschea sciita, nella provincia di Idlib, e due chiese ortodosse nell’area di Latakia. Anche le forze governative di Assad hanno raso al suolo luoghi di culto, come la moschea di Taftanaz, sempre a Idlib. Lo afferma un rapporto di Human Rights Watch: «La Siria perderà la sua ricca diversità religiosa e culturale se i gruppi armati non rispetteranno i luoghi di preghiera». Gli attacchi mirati a obiettivi religiosi avrebbero lo scopo di alimentare tensioni settarie.
I parlamentari, sostenuti da quasi 19 mila sindaci e assessori, davanti all’Eliseo hanno gridato ieri «Referendum». E Parigi ammette: «La manifestazione per tutti è stata storica».
Una ricerca tedesca dimostra che gli utenti che bazzicano più tempo sul social network provano invidia per la vita dei loro amici. Forse farebbero meglio a spegnere il computer e uscire di casa
Il 7 gennaio scorso la Corte Suprema degli Stati Uniti ha detto sì al finanziamento pubblico a favore delle ricerche sulle staminali embrionali. Ricordiamo che le staminali sono quelle cellule dette “primitive” perché non ancora specializzate, cioè cellule che sviluppandosi diventeranno tessuti specifici, come l’epidermide, il tessuto nervoso ecc. Quindi hanno in sé una grande potenzialità essendo in grado di differenziarsi in molti modi e così andare a sostituire tessuti malati o necrotici.
Se a qualche insegnante di religione venisse in mente di dire in classe il pensiero della Chiesa sull’omosessualità, si informi prima sugli orientamenti culturali della propria Curia, per non finire come il povero professor Enrico Pavanello di Venezia che, per aver semplicemente descritto la realtà, è stato sottoposto a un linciaggio mediatico senza precedenti. E questo sarebbe ancora niente, perché è stato anche costretto dal Patriarcato di Venezia a fare un umiliante pubblico mea culpa, infilzato pure da un comunicato del Patriarcato stesso, che il quotidiano Avvenire ha pubblicato integralmente, senza commento. Una resa totale e incondizionata alla dittatura del relativismo e del politicamente corretto.
Grande amico personale di Papa Giovanni Paolo II, è scomparso ieri sera dopo lunga malattia il cardinale Jozef Glemp. Era stato a capo della chissà cattolica polacca dal 1981 al 2009 quando aveva lasciato per raggiunti limiti di età e soprattutto per la malattia che lo aveva colpito. Ancora recentemente era stato sottoposto a uno dei tanti interventi al polmone. In una lettera aveva espresso i dubbi se era il caso di continuare a curare una persona anziana come lui, ma aveva altresì detto come i medici fossero convinti che si dovesse continuare a curarlo.
Da due anni, il Centro per la Nuova Evangelizzazione di via Righi 2, organizza una serie di serate culturali con uno stile innovativo. Si chiamano i "Café teologico", a cui partecipano abitualmente oltre cento persone provenienti da tutta la città e provincia e persino dalle vicine Mantova, Brescia e Padova. Sorseggiando caffè e tisane, gli ospiti si intrattengono sui temi scottanti della ragione e della fede, in un'ottica di verità.
Sarebbe il terzo test dopo quelli del 2006 e del 2009. La bellicosa dichiarazione mira agli Usa, ai sui alleati e al Consiglio di sicurezza Onu, che due giorni fa ha votato nuove sanzioni contro il regime. Per ora i missili di Pyongyang non riuscirebbero a raggiungere la terra americana.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 3,7-12)
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.