MaM
Messaggio del 25 marzo 2003: Cari figli, anche oggi vi invito a pregare per la pace. Pregate con il cuore, figlioli, e non perdete la speranza, perché Dio ama le sue creature. Egli vuole salvarvi uno per uno attraverso le mie venute qui. Vi invito sulla strada della santità. Pregate, e nella preghiera siete aperti alla volontà di Dio, e così in tutto quello che fate realizzate il piano di Dio in voi e attraverso di voi.Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Paravati è una cittadina calabrese di circa 3.000 abitanti alla quale non si presterebbe molta attenzione, se non fosse che qui è nata, vissuta e morta Natuzza Evolo, meglio nota come “Mamma Natuzza”.
Martedì 22 gennaio ricorrono i 40 anni esatti dell’aborto legale negli Stati Uniti d’America e il Paese sta ancora facendo faticosamente i conti con l’abisso spalancatosi quel 22 gennaio 1973 in cui la Corte Suprema federale di Washington chiuse il famoso caso “Roe v. Wade” introducendo improvvisamente nell’ordinamento giuridico la libertà di sopprimere la vita umana nel grembo materno. Mancano infatti all’appello circa 56 milioni di vite umane, e da allora alle donne è stata imposta una sudditanza che ha il volte atroce di una nuova schiavitù.
L’altro giorno ho sentito due pensionati milanesi su una panchina discutere delle difficoltà adolescenziali del nipote di uno dei due: «Sai, ha 14 anni, quell’età in cui deve decidere se è uomo o donna».
I rapporti della Santa Sede con la Fraternità Sacerdotale San Pio X rimangono “aperti e pieni di speranza”. Si apre così la lunga lettera che, in occasione dell’Avvento, l’arcivescovo Joseph Augustine Di Noia, vicepresidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei – l’organismo vaticano preposto alla ricomposizione dello scisma lefebvriano – ha indirizzato per iniziativa personale, e dunque non in veste ufficiale, ai membri della Fraternità francese. Il testo della missiva è consultabile in forma integrale sul sito del “Il Sismografo”, in lingua inglese (al link “ilsismografo.blogspot.it/2013/01/vaticano-full-text-of-advent-letter.html#more) e in lingua francese (al link “ilsismografo.blogspot.it/2013/01/vaticano-texte-integral-de-la-lettre-de.html).
La Chiesa ribadisce il suo “grande sì” alla dignità umana e al matrimonio fedele tra uomo e donna, rifiutando la filosofia del gender. Lo ha riaffermato Benedetto XVI al termine dell’udienza concessa ieri mattina ai partecipanti alla plenaria di Cor Unum, il dicastero che amministra la carità del Papa. La testimonianza dell’amore cristiano, ha aggiunto, “può aprire la porta della fede a tante persone”.
All'Angelus Benedetto XVI invita a pregare per l'unità dei cristiani nella Settimana ad essa dedicata (18-25 gennaio). Quest'anno il tema, «Quello che esige il Signore da noi» (cfr Mi 6,6-8), è stato scelto e approfondito da un gruppo ecumenico in India. Il 25 gennaio, i Vespri a san Paolo fuori le mura, insieme ai rappresentanti delle Chiese cristiane. Una preghiera per la pace perché "cessino le stragi di civili inermi, abbia fine ogni violenza, e si trovi il coraggio del dialogo e del negoziato".
Il Movimento dei Focolari sostiene e partecipa attivamente agli eventi che si svolgono in occasione della Settimana di preghiera nelle rispettive diocesi e parrocchie, nei vari Paesi.
E’ accaduto al liceo Marco Foscarini di Venezia. Uno studente chiede informazioni e approfondimenti sul tema dell’omosessualità. Il prof. Enrico Pavanello, docente di religione, traccia delle linee di discussione su un foglio. Gli appunti finiscono su Facebook e sollevano un polverone. Il docente viene indicato come sostenitore di tesi aberranti. Federico Andreolo, vicepreside del liceo, dichiara che "Se la cosa sarà confermata prenderemo i provvedimenti necessari, aspettiamo di avere tutti i dettagli, poi ci muoveremo". Ma si tratta di un abbaglio. Il tema è scottante e si presta a facili equivoci. In una lettera indirizzata a ZENIT il prof. Pavanello ha scritto ...
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1 - 11)
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: ”Non hanno vino”. E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventilitri. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le anfore”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto”. Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e , quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”. Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.