Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 3,22-30)
In quel tempo, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava.
Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione.
Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano, e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui».
Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire».
Grazie alla madre si è costruita quelle amicizie che ora non la lasciano sola. Così Simona Atzori scrive al Corriere una lettera sull’handicap e il bisogno di legami.
L’ultimo caso è quello della Cassazione che ha deciso che si può affidare un figlio a due lesbiche. Ma, in Italia, vale su tutto. Ecco perché la riforma della giustizia è la più importante
In ogni pellegrino sappiate riconoscere “il volto di un fratello che Dio pone sulla vostra strada”. E’ l’invito che Benedetto XVI ha rivolto al Corpo della Gendarmeria vaticana e dei Vigili del Fuoco, ricevuti ieri pomeriggio in udienza nella Sala Clementina, in Vaticano. Il Papa, spiega la Sala Stampa della Santa Sede, “ha desiderato concedere questa udienza per manifestare al Corpo il suo incoraggiamento e la sua gratitudine dopo un periodo in cui ha dovuto rispondere a sfide particolarmente impegnative”. Benedetto XVI ha rivolto, fra gli altri, anche un saluto al segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, e al comandante della Gendarmeria, Domenico Giani.
Domani, nella Festa del Battesimo del Signore, il Papa presiederà nella Cappella Sistina la Santa Messa e battezzerà 20 bambini. Durante la celebrazione, che inizierà alle 9.45, si pregherà per la famiglia come piccola Chiesa domestica, in particolare con riferimento al dono per i genitori di essere capaci di educare i figli alla fede. Poi un’intenzione particolarissima per tutti i bambini che soffrono maltrattamenti, fame o malattie perché ci siano sempre uomini e donne in grado di chinarsi su di loro con carità instancabile e speranza tenace.
“La ragione è la forma della vita, e la riduzione, come vuole il positivismo, della ragione a mero dominio della natura impoverisce la vita stessa e ci mostra come tale dominio non possa mai essere l’unico e più alto fine dell’uomo”. Così il card. Camillo Ruini, presidente del Comitato Cei per il Progetto culturale, ha sintetizzato il pensiero di Spaemann, così come emerge dal suo libro “Fini naturali”, la cui edizione in italiano (per i tipi di Ares) è stata presentata ieri pomeriggio a Roma.
I giornalisti di Radio “Mir” Medjugorje, incontrando pellegrini nei primi giorni del nuovo anno, hanno registrato varie testimonianze. Ve ne proponiamo alcune. Tacita Ludivine viene dalla Guyana francese. Questa è la sua prima venuta a Medjugorje. “Volevo venire a Medjugorje perché ero lontana da Gesù, e questo è per me un modo di ritrovare la strada di Dio” – ha affermato Tacita, che è venuta con un gruppo di trenta persone.
Il recarsi a Medjugorje è per molti ricerca di un miracolo, di un’apparizione, di un messaggio particolare. Neppure i teologi vengono risparmiati dall’interrogativo della curiosità dei fedeli di sapere se là avvenga qualcosa di particolare. Forse più di altri, i teologi in luoghi del genere “lottano” dentro di loro con la conoscenza, con la disciplina, con l’obbedienza alla Gerarchia, con la loro vita personale e con Dio, che, anche quando tace, dice molto. Molti mi hanno domandato cosa penso delle apparizioni di Medjugorje. Tuttavia, non mi ritengo chiamata a giudicare se esse siano reali ed a stabilire a quale ordine appartengano. In realtà, la mia fede non cresce né crolla con esse. Attendo il pensiero del Santo Padre, che darà l’ultima parola su questo quando verrà il tempo. Qui intendo dare la risposta richiestami su ciò che penso, attraverso una testimonianza per Cristo che, sia a Medjugorje come pure in tutte le Eucaristie del mondo, è uno ed unico, realmente presente, tanto potente da scuotere senza parole l’anima ed i pensieri. Medjugorje mi attirava come luogo della Bosnia Erzegovina a me cara, come una realtà differente dalla rutine di Zagabria. A volte è necessario andare in un'altra terra, allontanarsi dalla quotidianità, perché i pensieri si acquietino e l’anima possa respirare un po’.
It is not for the Vatican Commission on Medjugorje itself to decide if its conlusions should be publicly known, says Cardinal Camillo Ruini, chairman of the Commission. No statement may even be released, says Cardinal Ruini. An Italian expert says the Pope may not get involved.