Domani il tribunale di Islamabad deciderà sull’istanza di scarcerazione presentata dai legali. Decisivo il parere della Commissione medica, che ha certificato la minore età e un ritardo mentale non specificato. Centinaia di firme per l’iniziativa di solidarietà promossa dall’Associazione pakistani in Italia.
La sentenza della Corte di Strasburgo è “superficiale” e il Movimento per la Vita è fiducioso in un suo ribaltamento da parte della Grande Chambre, come già del resto era avvenuto lo scorso novembre nei confronti dell’Austria.
Al tempo stesso è auspicabile che, in caso di incongruenze sulla Legge 40, sia la legge 194 a subire modifiche.
Sono alcune delle considerazioni fatte dal presidente del Movimento per la Vita (MpV), Carlo Casini, durante e a margine della presentazione del IV Rapporto sull’attuazione della legge 40, tenutasi stamane presso la Camera dei Deputati e convocata dal MpV assieme al Forum delle Associazioni Familiari.
La recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha bocciato la Legge 40 sulla fecondazione assistita, a seguito del ricorso di una coppia di coniugi fertili ma portatori sani di fibrosi cistica, cui era stato negato l’accesso alla diagnosi pre-impianto degli embrioni.
La Corte europea dei diritti umani ha bocciato la legge 40 per quanto riguarda l’impossibilità per una coppia fertile ma portatrice sana di fibrosi cistica di accedere alla diagnosi pre-impianto degli embrioni.
Secondo i giudici della Corte di Strasburgo, la cui decisione diverrà definitiva entro tre mesi se nessuna delle parti farà ricorso per ottenere una revisione davanti alla Grande Camera, “il sistema legislativo italiano in materia di diagnosi preimpianto degli embrioni è incoerente” in quanto allo stesso tempo un’altra legge dello Stato permette alla coppia di accedere a un aborto terapeutico in caso che il feto venga trovato affetto da fibrosi cistica.
L’Ispettoria Salesiana Meridionale, con sede centrale a Napoli, ha centinaia di confratelli nelle 32 comunità che vivono in Campania, Puglia, Basilicata e Calabria e nella comunità di Zurigo in Svizzera. Tra essi 21 sono giovani considerati ancora “in formazione” perché, terminato il noviziato e fatta la prima professione dei voti religiosi di povertà, castità e obbedienza, frequentano il biennio di filosofia a Roma, poi fanno due anni di attività, con il titolo di “tirocinanti”, in varie comunità, poi frequentano il triennio di teologia a Roma o a Messina o a Gerusalemme.
Teresa Manganiello, “merlettaia di Dio”, beatificata il 22 maggio del 2010, è la protagonista del film “Sui passi dell’amore” del regista Pino Tordiglione, in onda stasera su Rai Uno alle ore 23.15. Nel lungometraggio di 90 minuti rivive, tra passato e presente, la figura affascinante della giovane ‘analfabeta sapiente’, vissuta nell’Italia meridionale dell’Ottocento, nata nel 1949 in terra irpina a Montefusco, vicino Benevento e morta all’età di 27 anni.
“E' stato un pellegrinaggio intenso e vero. Tutti abbiamo bisogno di credere in un miracolo. Ma non credo che ci tornerò”. Così la showgirl Sara Tommasi racconta a "Oggi", in edicola da domani, il suo pellegrinaggio a Medjugorje, del quale il settimanale pubblica anche le foto. “Ho scoperto che c'è tanta gente che prega per me, perchè io esca da questo periodo, trovi una pace che mi allontani dalle cose brutte della mia vita”, dice la Tommasi. Che a proposito della sua situazione dichiara: “Mia madre dice che ho bisogno di cure, che mi devo disintossicare. Ma io ammetterò di far uso di droghe solo quandola magistratura avrà provato che è così”.
Non sono mai stato a Medjugorje. Del resto, neanche a Lourdes, e neppure a Fatima. Rispetto e da lontano venero luoghi e rivelazioni toccati dal divino, soprattutto quando la Chiesa ne ha verificato l'autenticità, ma non mi sono mai sentito di accertarmi di persona. Mi attengo a un criterio di san Josemaría Escrivá, nel punto 362 di Cammino: «Non ho bisogno di miracoli: per me sono più che sufficienti quelli della Scrittura. - Invece, ho bisogno del tuo compimento del dovere, della tua corrispondenza alla grazia».
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo».
Parlando all'udienza generale del martirio di san Giovanni Battista, Benedetto XVI dice che anche oggi, la vita cristiana "esige per così dire il martirio della fedeltà quotidiana al Vangelo, il coraggio cioè di lasciare che Cristo cresca in noi e sia Lui a orientare il nostro pensiero e le nostre azioni". ll festoso incontro con 2.500 chierichetti francesi.
Grazie alle armi acquistate da Riyadh, nel 2011 gli Stati Uniti hanno triplicato le vendite. Il Medio oriente si conferma la migliore piazza per il mercato delle armi. L'Arabia saudita ha acquistato 84 aerei da combattimento e decine di elicotteri militari. Gli Emirati hanno acquistato scudi missilistici ed elicotteri. I timori per un attacco dall'Iran e il sostegno alla rivolta in Siria.