“La Somalia si appresta a voltare pagina” dichiara mons. Giorgio Bertin, vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio. “Dopo tanti incontri, conferenze e parole spese al vento finalmente sembra che abbiamo imboccato la strada giusta, seppure il cammino sia ancora lungo e il 20 agosto non ne tracci la fine ma solo l’inizio”, osserva il presule, ricordando la data che dovrebbe segnare la fine della transizione somala. Come riportato dall’agenzia Misna, il vescovo, presidente di Caritas nel Paese, prosegue: “La Comunità internazionale dovrà continuare a sostenere con determinazione il percorso di questo embrione di Stato che sta per nascere”.
Un appello a Benedetto XVI è stato lanciato dall’ ”Associazione per lo sviluppo delle persone albine in Africa” per sensibilizzare le autorità della Repubblica Democratica del Congo sulla situazione degli albini nel Paese. Vittime della superstizione, soprattutto nella regione del Kivu, gli albini sono uccisi e rapiti poiché si crede che le loro ossa abbiano proprietà magiche e taumaturgiche.
“Non basta la testimonianza cristiana”, ma “è necessaria anche la parola chiara e coraggiosa” in particolare di fronte al “conformismo dominante”: è quanto ha detto stamani il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, durante la Messa nella Cattedrale di Genova in occasione dell'odierna Festa di San Lorenzo, diacono e martire, patrono della città. Parole che riecheggiano quelle di Benedetto XVI sul Santo martirizzato sotto l’Impero Romano nel III secolo.
Dopo la creazione, da ultimo anche a Milano, del registro delle unioni civili, a livello nazionale il mondo politico sta facendo le prove generali per legalizzazione di tali unioni. Tale progetto politico, ribadito di recente anche da Pierferdinando Casini, comporta la creazione di un istituto giuridico da affiancare al matrimonio da cui discendano ex lege diritti (e forse anche doveri, staremo a vedere). Il compito, per quanto arduo sul piano delle scelte di valore, non sarà poi così difficile, visto che ormai molti Paesi europei hanno creato tale tipo di unioni; basterà copiare. Rispetto all’alternativa fatta da altri Paesi europei, quelli che hanno esteso il matrimonio alle coppie omosessuali, da noi la scelta va nella prima direzione, in apparenza meno di rottura rispetto alle concezioni tradizionali e quindi più digeribile per un mondo cattolico e per i suoi voti.