Si è raccolta davanti alla tomba di San Francesco e ha pranzato con la comunità francescana, ma nella visita di Patti Smith alla Basilica di San Francesco ed al sacro convento, ad Assisi, c'é stato anche spazio per trasformarsi in restauratrice. Di una piccola porzione degli affreschi. "Scusami, Giotto - ha detto Patti - ma l'ho fatto con tanto amore".
A meno di un anno dall’inizio della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Rio de Janeiro, in Brasile, gli organizzatori continuano a ricevere domande da parte di giovani e di adulti che desiderano dedicare il loro tempo come volontari alla riuscita del mega-raduno nella città carioca.
Come si legge sulla pagina web ufficiale di Rio 2013, per essere volontari bisogna aver compiuto almeno 18 anni e non c’è limite massimo di età per gli adulti. Gli organizzatori stanno esaminando anche la possibilità di accettare giovani dai 16 anni in poi, che hanno ottenuto l’autorizzazione da parte dei genitori.
Di sant'Anna e san Gioacchino non si sa praticamente nulla, ma vendendo la loro figlia, Maria si può capire come erano. A casa i figli imparano dai genitori e ascoltando il Magnificat si può capire quanto Maria abbia imparato in una epoca nella quale tutte le conoscenze si tramandavano oralmente. Con queste parole pronunciate nel corso dell’omelia nella chiesa di Sant'Anna in Vaticano. il cardinale Angelo Comastri ha spiegato la festività della madre di Maria, invitando i genitori a insegnare la fede ai loro figli, principalmente con l'esempio.
A dispetto del luogo comune secondo il quale “il tempo cura le ferite” e “guarisce tutti i dolori”, la scomparsa di una persona cara è un marchio indelebile che rimane nel cuore di chiunque.
L’esperienza universale della morte del proprio padre, è stata resa unica e speciale dall’attore e conduttore televisivo Flavio Insinna, che ha raccontato il suo dramma nel libro autobiografico Neanche con un morso all’orecchio (Mondadori, 2012).
«La Siria è la culla del cristianesimo: San Paolo a Damasco, Antiochia, San Simeone Stilita, San Marone. Noi cristiani abbiamo contribuito alla civilizzazione del Paese con scuole e ospedali, introdotto le fabbriche e il commercio, salvaguardato la lingua araba durante l’occupazione ottomana. Non possiamo abbandonare la nostra terra».
Era il giugno 1988, mancavano solo pochi mesi al crollo definitivo dell’Impero sovietico, ma già c’erano tutti i segni del fallimento del terribile esperimento comunista.
A un convegno a Leningrado il cardinale Carlo Maria Martini disse: ogni volta che “si è rifiutato Dio, se ne è perso o sminuito il senso o lo si è presentato in modo scorretto, ci si è incamminati verso forme più o meno larvate di decadenza dell’uomo e della stessa convivenza sociale”.
Il comunismo era stato imposto proprio con questa certezza: l’eliminazione di Dio come premessa per il regno dell’umanità, del benessere e della felicità.