MaM
Messaggio del 2 aprile 2016:Cari figli non abbiate cuori duri, chiusi e pieni di paura. Permettete al mio amore materno di illuminarli e riempirli d’amore e di speranza, affinché, come Madre, io lenisca i vostri dolori: io li conosco, io li ho provati. Il dolore eleva ed è la preghiera più grande. Mio Figlio ama in modo particolare coloro che patiscono dolori. Ha mandato me a lenirli e a portarvi speranza. Confidate in lui! So che per voi è difficile, perché attorno a voi vedete sempre più tenebra. Figli miei, essa va squarciata con la preghiera e l’amore. Chi prega ed ama non teme, ha speranza ed amore misericordioso. Vede la luce, vede mio Figlio. Come miei apostoli, vi invito a cercare di essere un esempio di amore misericordioso e di speranza. Pregate sempre di nuovo per avere quanto più amore possibile, perché l’amore misericordioso porta la luce che squarcia ogni tenebra, porta mio Figlio. Non abbiate paura, non siete soli: io sono con voi! Vi chiedo di pregare per i vostri pastori, affinché abbiano amore in ogni momento e agiscano con amore verso mio Figlio, per mezzo di lui e in memoria di lui. Vi ringrazio!

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



Ieri sera ho rilasciato una nuova versione del sito Rosario on line. Ho cambiato la grafica e ho messo un pò di ordine nei suoi vecchi caotici menù. C'è un problema nel caricamento dei fogli di stile su alcuni browser. Se vedete una grafica scarna e povera, fate un refresh del browser (CTRL insieme al tasto F5). Nei prossimi giorni cercherò una soluzione per risolvere questo problema. Grazie.
Saranno almeno sessanta i pullman che porteranno a Roma i volontari del Movimento per la vita dalle Regioni più lontane. Questi volontari si uniranno alle migliaia giunti in treno o provenienti dall’Italia centrale o invitati dalle tante realtà che compongono il Popolo della vita. Tutti insieme riempiranno di una folla festosa l’aula Paolo VI in Vaticano per il LifeDay 2012 che si svolgerà domenica 20 maggio dalle 10 alle 13,30
Nessuno o quasi, in occidente, parla più del comunismo. L’ideologia che ha dominato le menti di milioni di uomini è oggi un discorso impopolare, un bagaglio di idee perfino troppo «forti» per gli anni nei quali si raccolgono i cocci del pensiero debole. Eppure, vale la pena di interrogarsi su quanto e come la sua eredità spirituale condizioni ancora la memoria storica dell’occidente. Un capitolo speciale potrebbe essere considerato quello dei martiri della fede cristiana sotto il comunismo, ai quali sembra toccata la sorte di divenire «estranei» alla storia quanto il comunismo stesso. Di questi temi IlSussidiario.net ha parlato con Philippe Chenaux, storico della Chiesa, docente nella Pontificia Università Lateranense, autore de L’ultima eresia. La Chiesa cattolica e il comunismo in Europa da Lenin a Giovanni Paolo II (Carocci 2011).
E’ singolare, in un’epoca come la nostra, in cui ormai è patrimonio comune dei giuristi la coscienza della crisi della stessa idea di codificazione e anche nei paesi di civil law si fa sempre più largo il c.d. “diritto di creazione giurisprudenziale”, assistere all’emergere di progetti di elaborazione di un “codice unico” europeo. Eppure, la varietà dei principi e delle norme contenute nei singoli ordinamenti delle 27 nazioni aderenti all’Unione Europea sarebbe tale da scoraggiare anche il più paziente tessitore di trame giuridiche, pur imbevuto di speranze illuministiche.