Questa sera, mercoledì 7 marzo 2012, torna con la terza puntata “Viaggio a…”, la nuova trasmissione che ha visto il ritorno in tv di Paolo Brosio come conduttore, su Rete 4 in prima serata. Come nelle altre puntate si parlerà di fede, guarigioni miracolose, casi e storie inspiegabili, apparizioni a Medjugorje e non solo e tante interviste esclusive.
Mercoledì 14 marzo ci sarà la quarta puntata e così le settimane successive fino a tutto marzo.
E’ ancora emergenza umanitaria nel Corno d’Africa, devastato dalla siccità che ha colpito Somalia, Etiopia e Kenya. In quest’ultimo Paese, sin dall’estate scorsa, la Comunità di Sant’Egidio ha avviato un programma di aiuti alimentari in zone che erano rimaste tagliate fuori dall’intervento umanitario internazionale. Ora, dopo la firma nel dicembre 2011 di un protocollo di intesa con alcune associazioni di agricoltori, si darà l’avvio a un programma di aiuti più articolato, che è stato presentato ieri a Roma.
Si era iscritta all’università nel 1969, come molte delle sue compagne, e non era indifferente all’idea dei profondi cambiamenti in atto in quegli anni. Anche lei scappò da casa, non però inseguendo sogni egoistici di liberazione ma per aiutare gli ultimi “quelli che hanno delle difficoltà così gravi che neanche possono pronunciare la parola grazie”.
Suor Michela Carrozzino per la sua vocazione scelse l’opera Don Guanella, dove è impegnata anche nella creazione di Organizzazioni Onlus che hanno come protagonisti i giovani con lo scopo di portare un rinnovamento spirituale e culturale nella società e un abbattimento di barriere particolarmente per le persone disabili nei mari del mondo.
A due giorni dalla Festa della Donna, Zenit propone questa intervista, una storia particolare, come quella di migliaia di altre donne religiose che hanno scelto Gesù.
Dopo Giovanni Paolo II, anche il cardinale Stefan Wyszynski, che fu primate della chiesa polacca nel periodo del regime comunista, cioè dal 1948 al 1981, sarà elevato alla gloria degli altari. La sua causa di beatificazione, iniziata da Papa Wojtyla nel maggio del 1989, ha già superato la fase diocesana ed è in corso quella definitiva presso la Congregazione dei Santi a Roma.
“Si può dire che anche questa seconda fase sia abbastanza avanzata” dice padre Zbigniew Suchecki, postulatore della causa. “Infatti, la Congregazione dei santi ha già espresso parere positivo sul lavoro compiuto nel processo diocesano ed è iniziata la stesura della ‘Positio super virtutibus’, cioè un compendio ragionato che, attraverso le testimonianze raccolte e i documenti consultati, dimostra come il candidato alla santità nel corso della sua vita abbia esercitato in forma eroica le virtù evangeliche. E abbiamo anche una guarigione prodigiosa attribuita all’intercessione del cardinale, sulla quale è in corso il relativo processo medico- canonico”
A conclusione del suo ciclo di catechesi sulla preghiera di Gesù, in occasione dell’Udienza Generale, papa Benedetto XVI si è soffermato sul valore del silenzio nel rapporto dell’uomo con Dio.
Il silenzio di Dio più eloquente, ha spiegato il Papa, è quello di Cristo in croce, dove “il Verbo ammutolisce, diviene silenzio mortale” (cfr. Verbum domini). Si tratta tuttavia di un silenzio che parla, poiché la crocifissione del Signore “è profondamente rivelatrice della situazione dell’uomo che prega e del culmine dell’orazione”.
Difficile prevedere con esattezza quale definizione assumerà la nuova Majlis, la Camera unica del parlamento iraniano per il rinnovo della quale si è votato nel fine settimana. La parzialità dei dati non rende possibile stabilire, in particolare, il futuro delle alleanze. Una cosa, tuttavia, è certa. Le elezioni sono state vinte dal partito conservatore che fa riferimento alla guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei. Le due formazioni che appoggiano, invece, il presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad, sono state notevolmente ridimensionate. Dovremo, a questo punto, aspettarci un giro di vite sui diritti fondamentali dell’uomo, una stretta, in particolare, sulla popolazione cristiana? Niente di tutto ciò. Per un semplice motivo: «già adesso, i diritti per le minoranze religiose sono ridotti al minimo, sono pressoché inesistenti».
Un numero sempre maggiore di tribali della provincia abbraccia la fede di Maometto. Per sacerdoti e missionari è difficile raggiungere comunità e villaggi remoti. Da Java e South Sulawesi, commercianti migranti musulmani si stabiliscono a Papua e, con il pretesto di beni e oggetti, attirano i nativi.
Mons. Golta, vice patriarca dei copti cattolici, sottolinea che le continue discriminazioni a danno dei cristiani mostrano il vero volto dei Fratelli musulmani e dei salafiti. Nell'Alto Egitto arrestati due cristiani per diatribe con alcuni leader salafiti. Giovani della rivoluzione dei Gelsomini ancora in prima linea per affermare i valori di libertà religiosa e democrazia.
Domani è l’8 marzo. Costanza Miriano, giornalista al Tg3 e autrice del libro “Sposati e sii sottomessa”, 20 mila copie vendute in un anno, come ha pensato di festeggiare la donna? «No non festeggio, non credo ci sia bisogno di festeggiare. Se spegniamo la tv, chiudiamo i giornali e ci guardiamo intorno non mi pare che le donne abbiano bisogno di una giornata in cui avanzare rivendicazioni, anzi, mi sembra casomai di vedere che ad essere sotto scacco sia l’uomo… »
A volte basta qualche gesto di coraggio e un po’ di buona volontà. Basta osare un po’, mettendoci fiducia e impegno. E progetti che sembravano irrealizzabili, prendono piano piano corpo, sino a stupire gli stessi organizzatori. Sto riferendomi alla II Marcia nazionale per la vita, che si svolgerà a Roma il 13 maggio, preceduta da un grande convegno, il giorno precedente, cui parteciperanno personalità come Carlo Bellieni, collaboratore dell’Osservatore Romano, membro della Pontificia Accademia per la vita e medico di fama internazionale, Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello Ior e prestigioso collaboratore di svariati quotidiani e riviste, la scrittrice Costanza Miriano, rivelazione editoriale dell’anno, il dottor Pino Noia, cofondatore della “Quercia millenaria” e uomo simbolo del mondo pro life italiano, Padre Gonzalo Miranda, pioniere nel campo della biotica cattolica, Renzo Puccetti, voce di radio Maria, Olimpia Tarzia, presidente di WWALF, e tanti altri…
Si avvicina l'Otto Marzo, festa della donna. La data fu scelta a Mosca, il 14 giugno 1921, nel corso della Seconda Conferenza delle Donne Comuniste.
Era la prima volta che la "Giornata Internazionale delle Donne", proclamata dalla socialista tedesca Clara Zetkin nel 1910, trovava una data unitaria. L'otto marzo fu scelto in ricordo del «giorno della prima manifestazione delle operaie di Pietroburgo contro lo zarismo» (Moscou. Organe du III Congrès de l'Internationale Communiste, 5 giugno 1921, cit. in Tilde Capomazza, Marisa Ombra, 8 marzo. Storie, miti, riti della giornata internazionale della donna, Utopia, Roma 1987, p. 61). Tuttavia sarebbe stato difficile convincere le donne di tutto il mondo a celebrare la «prima manifestazione delle operaie di Pietroburgo contro lo zarismo»; così si scelse di celebrare un crimine capitalista che ebbe come vittime le donne: il rogo di numerose donne chiuse in un palazzo a New York per costringerle a lavorare nonostante la proclamazione di uno sciopero. La strage di donne compiuta in nome del capitalismo era sufficientemente coinvolgente da essere associata alla festa proclamata dalla Seconda Conferenza delle Donne Comuniste. Salvo un piccolo particolare: è una bufala. Nessun rogo, nessun capitalista assetato di sangue femminile, nessuna donna morta bruciata a New York. La storia era completamente inventata. Si è trattato semplicemente di un ottimo esempio di propaganda comunista (chi non ci crede può verificare sul seguente testo, scritto da due militanti femministe e comuniste: T. Capomazza, M. Ombra, 8 marzo. Storie, miti, riti della giornata internazionale della donna, op. cit.).