Ero già stato a messa stamattina e il Vangelo mi aveva provocato perché gli apostoli si chiedevano “che cosa volesse dire risorgere dai morti”: io mi chiedo anche perché dobbiamo morire, non è che l’idea mi piaccia molto e la morte di Dalla ci dice chiaramente che spetta a tutti noi.
Poi Mons. Silvagni, Vicario generale di Bologna, aprendo la liturgia, dopo aver ricordato che Lucio “domenica scorsa era qui e oggi celebriamo l’Eucarestia per lui, perché incontri Dio misericordioso”, si rivolge all’assemblea di amici e fedeli (che inizia sotto l’altare di San Petronio, invade piazza “grande” e termina chissà dove) e spiega che “per trovare la risposta a questa domanda nella fede occorre l’umiltà che Lucio ci ha fatto vedere sapendo unire il successo alla consapevolezza dei propri limiti, non nascondendo la fede nel nostro Signore Gesù Cristo”.
All'Angelus, Benedetto XVI commentando la Trasfigurazione di Gesù sottolinea come per giungere alla risurrezione si deve passare attraverso la passione e la morte. In visita a una parrocchia romana l'esortazione a farsi "missionari di Cristo ai fratelli là dove vivono, lavorano, studiano o soltanto trascorrono il tempo libero".
Ecco le norme più recenti (1978) sulle apparizioni mariane: prevedono solo due formule, una per il riconoscimento del fatto soprannaturale, un’altra negativa