Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha donato 250.000 rosari a Cuba in occasione della visita di Papa Benedetto XVI all’isola, iniziata ieri, lunedì 26 marzo.
La nota organizzazione caritatevole, con sede a Königstein, in Germania, ha regalato anche 250.000 opuscoli, che spiegano come pregare il rosario, 15.000 libricini sul rosario per bambini e 10.000 “scatole di preghiera”, contenenti un anello rosario, una piccola bottiglia di acqua santa, un crocifisso tascabile e il testo delle preghiere fondamentali.
Ribadendo l’importanza di sostenere l’evangelizzazione cattolica sull’isola, il coordinatore di ACS per i progetti in America Latina, Ulrich Kny, ha detto che la Chiesa si sta ancora riprendendo dai decenni in cui i cittadini cubani non erano liberi di praticare la loro fede.
In un vero clima di festa, domenica 25 marzo, è stato accolto dai veneziani il nuovo Patriarca, S.Ecc. mons. Francesco Moraglia, che ha fatto il suo ingresso nella città lagunare su una gondola, tipica imbarcazione veneziana, seguito in corteo da numerosissime imbarcazioni delle società remiere locali.
Il Patriarca ha attraversato tutto il Canal Grande, dalle cui sponde circa 20mila fedeli attendevano trepidanti il suo passaggio, fino ad arrivare al molo di piazza San Marco, dove erano pronti ad accoglierlo il sindaco Giorgio Orsoni e altre autorità per porgere il loro saluto di benvenuto.
Quasi stupito dall’accoglienza a lui riservata, mons. Moraglia ha ringraziato vivamente i numerosi fedeli che gremivano la piazza, tra cui il sindaco di La Spezia (precedente diocesi guidata da Moraglia), Massimo Federici, con un seguito di duecento spezzini.
E’ disponibile da ieri, sul sito di Family 2012 www.family2012.com, il “Kit della Famiglia” per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie.
Il colorato e festoso popolo atteso a Milano, con un semplice clic, potrà trovare quindi zaini, cappelli, spille, foulard e gadget ufficiali targati VII Incontro Mondiale e prodotti da Brums, produttore ufficiale e unico rivenditore autorizzato.
Nel kit anche una serie di strumenti che permettono alle famiglie di partecipare con tranquillità e in sicurezza all’evento: polizza assicurativa, trasporti pubblici urbani della città di Milano e ferroviari regionali, entrata gratuita alle attività culturali programmate, sussidio liturgico e guida della famiglia, pass di accesso.
In volo verso Messico e Cuba, Benedetto XVI aveva detto: “Oggi è un tempo in cui l’ideologia marxista, come è concepita, non risponde più alla realtà”. Membro del partito: “Le dichiarazioni del papa non allontaneranno i nostri sostenitori cattolici”. Portavoce del Sinodo siro-malabarese: “Nessuna critica a Cuba e ai cubani, ma un invito a cercare modelli nuovi e adatti al loro sviluppo”.
Benedetto XVI, recandosi a pregare nel santuario della Virgen del Cobre, ricorda "le necessità di coloro che soffrono, di coloro che sono privi di libertà, lontani dalle persone care o vivono gravi momenti di difficoltà".
L'annuncio è stato dato dallo stesso Lider Maximo su un sito governativo. Ieri Benedetto XVI, incontrando Raul Castro, gli ha chiesto che il Venerdì Santo venga dichiarato festa, per permettere ai cristiani di celebrare la Passione di Cristo. Nel '98, Giovanni Paolo II ottenne che il 25 dicembre, Natale, fosse considerato festa nazionale. Il pontefice ha anche fatto "richieste umanitarie", forse per i prigionieri politici. Il vicepresidente Murillo esclude qualunque "riforma politica".
È la breccia che serviva alle lobby gay per cantare vittoria. Dopo la sentenza favorevole sul procedimento della coppia “omo” che chiedeva il ricongiungimento familiare, puntuale è arrivata la tanto sospirata carta di soggiorno.
La vicenda è nota ai lettori del La Bussola Quotidiana fin dai suoi esordi, quando partì l’offensiva dell’associazione radicale Certi diritti, affiliata all’Ilga, la potente lobby gay and lesbian friendly, che orienta molte decisioni nell’Ue.
L'altroieri la Questura di Reggio Emilia, che in un primo momento aveva negato il ricongiungimento familiare, scatenando così il ricorso dei due gay "sposati" in Spagna, che chiedevano il riconoscimento della loro unione anche in Italia, ha dovuto cedere.
Il permesso di soggiorno è comune a tanti altri. Comune alle migliaia di carte che vengono concesse nel nostro Paese per favorire il ricongiungimento di due coniugi extracomunitari, spesso il marito che è venuto in Italia a cercare fortuna, lasciando a casa la moglie e i figli.
In visita martedì 27 marzo al santuario della Virgen de la Caridad del Cobre, storico centro della Cuba cattolica, Benedetto XVI ha pregato perché Cuba «avanzi nel cammino di rinnovamento e di speranza, per il maggiore bene di tutti i cubani». Il Papa ha pregato «anche per le necessità di coloro che soffrono, di coloro che sono privi di libertà, lontani dalle persone care». Il Pontefice ha ricordato i giovani, perché «non cedano alle proposte che lasciano tristezza dietro di sé». Sull’esempio della Santissima Vergine, ha incoraggiato «tutti i figli di questa cara terra a continuare a fondare la vita sulla roccia salda che è Gesù Cristo, a lavorare per la giustizia, ad essere servitori della carità e perseveranti in mezzo alle prove. Che niente e nessuno - ha concluso - vi sottragga la gioia interiore, così caratteristica dell’animo cubano».
Il cardinale Carlo Maria Martini si dichiara a favore del riconoscimento dei “matrimoni” tra omosessuali da parte dello Stato. Così hanno scritto nei giorni scorsi molti giornali italiani, dando alla notizia grande rilievo.
Di fronte a questo genere di faccende, il mondo cattolico "ufficiale" abbozza una serie di reazioni che in ordine logico e temporale si possono riassumere così: primo, chissà che cosa avrà detto esattamente il cardinale, e che cosa gli hanno fatto dire i giornali; secondo, il card. Martini è un uomo profetico, quindi le sue parole vanno inserite nel contesto e non estrapolate in modo strumentale; terzo, visto che la materia scotta, meglio far finta che non sia successo niente; quarto, se anche il card. Martini avesse detto davvero quello che ha detto, bisogna far finta di niente perché non si può criticare un cardinale, per evitare scandalo e divisioni nella Chiesa; quinto, se qualcuno fra i cattolici critica Martini, peste lo colga, perché così facendo rompe la consegna del silenzio e disturba la quiete della buona gente cattolica.