Nella memoria dei messicani indelebili rimangono le visite del Beato Giovanni Paolo II nel Paese. In questi giorni la popolazione sta imparando a conoscere direttamente anche Benedetto XVI.
Ieri, la seconda giornata del Papa in Messico è cominciata con la Messa in privato a León, nel Collegio Santisima Virgen de Miraflores, residenza pontificia, alla quale hanno partecipato una trentina di suore dell’istituto. A conclusione della giornata, nella quale Benedetto XVI ha ricevuto le chiavi delle città di León e Guanajuato, il caloroso incontro con i bambini proprio a Guanajuato: il Santo Padre, dopo il colloquio col presidente messicano Felipe Calderon, si è infatti affacciato al balcone del Palazzo "Casa del Conde Rul", sulla Plaza de la Paz.
Circa 500mila persone hanno partecipato alla Messa presieduta da Benedetto XVI nel Parco del Bicentenario a León, nella terza giornata del viaggio suo apostolico in Messico. Nell'omelia, il Pontefice ha invitato i fedeli a resistere “alla tentazione di una fede superficiale e abitudinaria, a volte frammentaria ed incoerente. Anche qui – ha detto - si deve superare la stanchezza della fede e recuperare la gioia di essere cristiani, l’essere sostenuti dalla felicità interiore di conoscere Cristo e di appartenere alla sua Chiesa. Da questa gioia nascono anche le energie per servire Cristo nelle situazioni opprimenti di sofferenza umana, per mettersi a sua disposizione, senza ripiegarsi sul proprio benessere”.