Il 21 marzo alle ore 17.30, presso il Santuario Pontificio della Scala Santa verrà celebrata la la Santa Messa in occasione della Traslazione del Servo di Dio Candido Amantini.
I resti mortali del passionista padre Candido verranno traslati dal Cimitero del Verano al Santuario della Scala Santa, e la celebrazione sarà presieduta dall’Arcivescovo monsignor Marcello Bartolucci, Segretario della Congregazione per le Cause dei santi.
Padre Candido è ancora molto popolare, conosciuto come il “famoso esorcista di Roma” ed il suo ruolo è stato quello di un grande direttore spirituale.
Per cercare di capire le ragioni della popolarità e della spiritualità di Padre Candido, ZENIT ha intervistato il Dott. Paolo Vilotta, Postulatore delle Cause dei Santi.
Diciotto anni fa, il 19 marzo 1994, fu ucciso dalla camorra Don Peppino Diana nella chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, in provincia di Caserta, dove era parroco dal 19 settembre 1989.
Era anche assistente ecclesiastico sia del Gruppo Scout di Aversa che del settore Foulards Bianchi e insegnava materie letterarie presso il liceo legalmente riconosciuto del seminario Francesco Caracciolo e religione presso l’Istituto Tecnico statale Alessandro Volta di Aversa.
Nato il 4 luglio 1958 a Casal di Principe da una famiglia di proprietari terrieri, Don Peppino Diana entrò in seminario nel 1968 e, dopo aver frequentato la Scuola Media e il Liceo Classico, passò al seminario di Posillipo, sede della Pontificia Facoltà di Teologia dell’Italia Meridionale, dove effettuò gli studi teologici che concluse con la Licenza in Teologia Biblica. Ottenuta anche la laurea in Filosofia all’Università Federico II di Napoli, fu ordinato sacerdote nel mese di marzo del 1982.
- Monsignor Hector Aguer, arcivescovo di La Plata, Argentina, nel programma Chiave per un mondo migliore (America TV), ha dedicato la sua abituale riflessione televisiva settimanale, alla recente sentenza della Corte Suprema di Giustizia, che “riferendosi a un caso particolare che ha raggiunto la sua massima notorietà - afferma l’arcivescovo - ha fatto un’interpretazione estensiva, negligente, del vecchio Articolo 86 del Codice Penale che non puniva l’aborto nel caso di una donna stuprata che fosse mentalmente ritardata”.
Monsignor Aguer ha ricordato che “vi è una antica disputa su quale sia la portata e il significato preciso dell’Articolo 86 del Codice Penale” e che la Corte “lo ha interpretato autorevolmente estendendo la non criminalizzazione dell’aborto ad ogni caso di violenza”.
Giovanni Paolo II: legislatore della Chiesa è il titolo dell’importantissimo convegno internazionale che si terrà a Lugano nell’Università della Svizzera italiana, giovedì 22 e venerdì 23 marzo.
Il convegno è organizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo II di Roma, presieduta da Sua Eminenza il cardinale Stanislao Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, in collaborazione con l’Istituto internazionale di Diritto canonico e Diritto comparato delle religioni (DiReCom) della Facoltà di teologia di Lugano, diretto dal prof. Libero Gerosa.
Esperti internazionali affronteranno i fondamenti, le innovazioni e le aperture avvenute nel campo del diritto canonico durante il pontificato di Giovanni Paolo II, ripercorrendo gli aspetti fondativi legati all’attività legislativa dello scomparso Pontefice.
Il libro Shahbaz Bhatti. Vita e martirio di un cristiano in Pakistan (Paoline), di Roberto Zuccolini e Roberto Pietrolucci è stato presentato venerdì 16 presso la basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina.
La figura che emerge è quella di un ministro pakistano, un cattolico convinto martirizzato per aver desiderato il dialogo con tutte le minoranze del suo Paese, un dialogo autentico e non relativista, perché partiva dalla convinzione della sua fede.
Il defunto patriarca ha governato la sua Chiesa per 40 anni. Sono cresciute spiritualità, vocazioni, partecipazione ai riti, ma è stato frenato l'ecumenismo e l'impegno dei laici. Le schermaglie sui matrimoni misti con i cattolici. Nazionalista e anti-israeliano, Shenouda si è scontrato con Sadat che lo ha imprigionato. Un'alleanza con Mubarak per far costruire nuove chiese. L'urgenza della missione nella società e a difesa della donna. L'Egitto fra dittatura militare e fondamentalismo.
Sta per compiere i suoi primi 100 giorni al governo. Mariano Rajoy – insediato il 21 dicembre – ha già smantellato buona parte del castello legislativo ereditato da José Luis Rodriguez Zapatero. Dal lavoro all’educazione, passando per l’interruzione di gravidanza, il premier di centrodestra ha scardinato un’ampia batteria di leggi, considerate quasi il simbolo del suo predecessore. Dopo un inizio estremamente lento e opaco (in tanti si chiedevano cosa avrebbe fatto Rajoy e soprattutto quando avrebbe cominciato), l’«uomo normale» e «prevedibile» che gli spagnoli hanno eletto lo scorso novembre ha avviato modifiche a tutto campo. Mentre l’opposizione socialista parla di «controriforma » – come sottolinea in un’analisi il quotidiano La Vanguardia – la destra si limita a ricordare che era tutto nero su bianco nel programma elettorale: rispettiamo gli impegni assunti con gli spagnoli, dice il Partito popolare.
Una bomba è esplosa nei pressi della chiesa siro-ortodossa nella capitale, uccidendo due guardie e ferendo altre cinque persone. In tutto il Paese vi sono state oltre 20 esplosioni. Fonti di AsiaNews: attentati per far fallire il prossimo vertice della Lega araba. Le violenze destinate a continuare.
L'Osservatorio sull'Intolleranza e la Discriminazione contro i Cristiani in Europa, diretto dai coniugi Gudrun e Martin Kugler, è un'istituzione unica nel suo genere. Se numerose e spesso benemerite organizzazioni si occupano della "cristianofobia" e delle persecuzioni contro i cristiani in Africa e in Asia, solo l'Osservatorio di Vienna raccoglie sistematicamente dati sull'Europa. Il suo primo rapporto, sugli anni 2005-2010, ha esercitato una notevole influenza negli ambienti ecclesiali, politici e diplomatici, contribuendo in modo importante alla diffusione delle informazioni su un problema tanto grave quanto ignorato dalla grande stampa. Oggi l'Osservatorio rende pubblico un nuovo rapporto, relativo all'anno 2011, che certamente avrà a sua volta ampia eco.
Metti una cena tra tre amici a Londra. Aggiungi il fatto che i tre commensali sono tutti omosessuali: due donne, che fanno coppia tra loro, e un amico maschio. Condisci il momento conviviale con il dettaglio che a tavola si parla di un contratto: tu maschio ci regali il tuo seme che feconderà una di noi due fanciulle e così potremo avere un bel bambino. Rimane il fatto che – e lo scriviamo nero su bianco nel contratto – tu non potrai vantare nessun diritto sul bebè. Semmai potrai vederlo per cinque ore ogni due settimane.
Le buone notizie vanno date sempre, anche quando sembrano di scarso interesse. In Italia, come in tutte le Chiese in crisi di fede, c’è un calo sensibile dell’interesse per la missione alle genti. Siamo tutti giustamente preoccupati della decadenza della vita cristiana nella nostra Italia e nelle famiglie, molti dicono a noi missionari: “Perché portare Cristo ai non cristiani quando lo perdiamo qui in casa nostra?”.
Ecco la notizia che va contro corrente. Il primo Istituto missionario italiano, il Pime, è stato fondato a Saronno nel 1850 dal servo di Dio padre Angelo Ramazzotti, poi diventato vescovo di Pavia e patriarca di Venezia; ma nel 1851 l’Istituto (allora “Seminario lombardo per le missioni estere”) si era già trasferito a Milano. Però Saronno è rimasta la città delle nostre radici e ha dato all’Istituto numerosi missionari anche giovani.