MaM
Messaggio del 29 novembre 1983:Io sono la vostra Madre piena di bontà e Gesù è il vostro più grande amico. Non rimanete in silenzio davanti a lui, ma apritegli il cuore, confidategli le vostre sofferenze e le vostre aspirazioni dal profondo del cuore. Sarete così rinvigoriti nella preghiera, e pregherete con un cuore libero, in una pace senza paura.

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Dio ha avuto realmente fiducia nelle sue creature, tanto da mandare nel mondo il Suo unico Figlio, Gesù di Nazareth, fino a farlo morire in Croce, credendo fermamente nella nostra capacità a rispondere al continuo invito dell’amore. Il nostro personale atto di fiducia, pertanto, deve riflettere la fiducia di Dio verso il mondo. Così l’Arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams_ ai pellegrini del 35° pellegrinaggio di fiducia della Comunità di Taizé.
"Che i legami d’amore di Cristo si allarghino e ci uniscano sempre di più". E' questo l'augurio del Patriarcato di Mosca ai giovani pellegrini di Taizé secondo le parole di Hilarion, Metropolita di Volokolamsk, Presidente del dipartimento delle relazioni ecclesiali esterne del Patriarcato di Mosca.
L'unità vera, che porta le Chiese ad "essere un sol corpo" è da anni ormai l'obiettivo portato avanti dalla Comunità ecumenica di Taizé. Allo stesso tempo è la missione più difficile da compiere per la diversità delle tradizioni, delle storie, delle rivendicazioni e delle preferenze. Tuttavia con la piena fiducia in Dio questa diventa una speranza possibile e i numerosi pellegrini a Roma ne sono già un'anticipazione. Questo il cuore del messaggio delle Chiese di Ginevra ai partecipanti del 35° Pellegrinaggio di fiducia sulla Terra, nelle parole di Christine Hauri, Presidente del Sinodo Cantonale della Chiesa Cattolica cristiana e di mons. Pierre Farine, Vescovo ausiliare della Chiesa Cattolica romana Charlotte Kuffer, Presidente della Chiesa Protestante. Riportiamo di seguito il testo integrale del messaggio.
In un messaggio del 23 aprile 2006 Osama Bin Laden attaccava ferocemente gli intellettuali “eretici”, termine con il quale si riferiva ai liberi pensatori, e in modo particolare a quelli residenti nella sua terra natale, l’Arabia Saudita, autorizzandone esplicitamente l’uccisione: «Lo statuto dei liberi pensatori e degli eretici che diffamano la religione, deridono o si prendono gioco del nostro nobile Profeta – su di lui la pace e la benedizione di Dio – è stato ben esposto dall’imam Ibn Qayyim al Jawziyya che ha affermato chiaramente che il reato commesso dal libero pensatore è il peggiore dei reati e che il danno da lui arrecato restando in vita tra i musulmani è un danno gravissimo, quindi deve essere ucciso e il suo pentimento non deve essere accettato».
I genitori sono pieni di amore, fedeltà, dedizione e non sono "i padroni dei loro figli", ma i custodi. L'esempio personale per comunicare la fede. "La preoccupazione di Maria e Giuseppe per Gesù è la stessa di ogni genitore che educa un figlio, lo introduce alla vita e alla comprensione della realtà".