Biancaneve e Cenerentola sono cattivi esempi, Cappuccetto Rosso è una storia violenta e Pippi Calzelunghe non è politicamente corretta. Il ministro Schroder condanna le storie della tradizione
Un’altra pillola anticoncezionale ha messo in pericolo la vita di una donna. Marion Larat aveva 18 anni quando fu colpita da un ictus da cui si è salvata dopo giorni di coma e diverse operazioni. Marion è viva anche se soffre di afasia ed epilessia e non si esprime né muove più come prima. La ragione dell’ictus è rimasta nascosta a parenti e medici. Solo ora, dopo lunghe ricerche, si è trovata un’ipotesi. L’unica possibile parrebbe l’assunzione di una pillola anticoncezionale, la “Meliane” definita di terza generazione e quindi fra le più leggere, che la ragazza assumeva in quel periodo. Così, dopo sette anni, Marion ha deciso di sporgere denuncia contro la Bayer, la casa farmaceutica già nei guai per via delle migliaia di denunce presentate contro un altro suo prodotto anticoncezionale (Yasmin). In America i casi di trombosi per l’utilizzo di questa pillola sono migliaia. E sono 50 le morti attribuite all’assunzione della pillola.
Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto sul miracolo attribuito agli 800 martiri, uccisi nel 1480 quando Otranto fu presa dai turchi islamici. Presto saranno proclamati santi
Riportiamo di seguito l’Omelia per la messa del 25° anniversario di sacerdozio pronunciata il 20 dicembre 2012 a Santa Maria Maggiore a Roma, da Padre Paolo Scarafoni L.C., rettore dell’Università Europea di Roma.
Con straordinario acume e chiarezza padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap, Predicatore della Casa Pontificia, ha spiegato oggi nella Cappella Redemptoris Mater alla presenza di Papa Benedetto XVI, perché il cristianesimo è la religione della gioia.
Nella terza predica di Avvento il Predicatore della Casa Pontificia ha ricordato l'invito del Papa a riscoprire “la gioia dell’incontro con Cristo”, per dare alimento alla nuova evangelizzazione in modo che serva anche come preparazione al Santo Natale.
«È un evento importante che riattualizza la visita che il Papa ci ha fatto l’anno scorso» ma è anche «la testimonianza dell’attenzione della Chiesa rispetto ai detenuti e alla situazione difficile della vita in carcere». Così don Pier Sandro Spriano, cappellano della Casa Circondariale Maschile Nuovo Complesso di Rebibbia, presenta l’appuntamento che domenica 23 dicembre, alle 9.30, vedrà il cardinale vicario Agostino Vallini presiedere la Messa per i detenuti nella chiesa centrale del Nuovo Complesso di Rebibbia dedicata al “Padre Nostro”. «La mancanza della famiglia è molto forte - aggiunge don Spriano - e, anche se tra i detenuti c’è molta solidarietà, è importante far sentire loro che siamo fratelli, che la comunità romana “libera” è vicina alla comunità romana che si trova in carcere».
Nell'incontro con la curia romana, Benedetto XVI fa un bilancio della vita della Chiesa nell'anno trascorso. La famiglia di fronte alla cultura della "libertà" e del "gender". Il dialogo con gli Stati e i valori "non negoziabili". Tra religioni "è necessario fare della responsabilità comune per la giustizia e per la pace il criterio di fondo del colloquio".
Dal vangelo secondo Luca (Lc 1, 39-45)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Con il proverbiale ottimismo che contraddistingue la gente emiliana il bicchiere è mezzo pieno. Così se gran parte delle parrocchie terremotate saranno costrette a celebrare la Messa di Natale in tendoni o peggio ancora in palloni gonfiabili, sarà come essere ancora più vicini a Gesù che proprio in un luogo di fortuna è venuto al mondo. Ma questa volta è la dura legge della burocrazia che costringerà decine di comunità religiose a passare la Notte Santa al freddo e al gelo, con il solo ausilio di alcune stufe elettriche e senza la poesia del bue e dell'asinello. E´ il Natale triste dei terremotati. Più che il sisma potè la burocratica macchina amministrativa che da queste parti deve gestire la lenta e difficile ricostruzione.
Gli interventi di Palmaro e Samek sulla Legge 40 e sull'atteggiamento da tenere nei suoi confronti, continuano a suscitare un interessante dibattito. Oggi presentiamo altri due autorevoli interventi (linkare il titolo per leggere l'articolo intero)
Bloccate le nomine e i trasferimenti dei parroci. Dimissioni forzate per p. Shen Guoan, amministratore della diocesi. Questi si era rifiutato di farsi ordinare vescovo senza il mandato del papa. Si teme che il governo stia preparando una nuova ordinazione episcopale illecita.
Il tweet inaugurale di Benedetto XVI è stato il più condiviso dell’anno, con più di due milioni di retweet.
Presentata una mozione di sfiducia per il presidente della camera dei laici del sinodo anglicano. La colpa? Si era opposto all’ordinazione vescovile delle donne
Un documento ufficiale del Comitato centrale del Partito comunista cinese datato 15 maggio 2011 diffuso dall’associazione cristiana ChinaAid dimostra che la Cina è ancora terrorizzata dalla religione. Il documento si intitola «Consigli per svolgere un buon lavoro nel resistere all’uso straniero e prevenire l’evangelizzazione nei campus» ed è stato redatto dal ministero dell’Educazione, della Pubblica sicurezza, della Sicurezza dello Stato e degli Esteri, insieme all’ufficio per gli Affari religiosi.
Scrive al Corriere della Sera Eugenia Roccella (Pdl): «Pannella è libero, perfettamente consapevole dei rischi che corre; perché dovremmo sentirci coinvolti?».
La fine del mondo profetizzata dai Maya non spaventa i cristiani: «Ci è stato anche assicurato che abbiamo “un avvocato presso il Padre”, ed è uno bravo».
Ho letto con profonda attenzione la lettera che Asia Bibi ha inviato dal suo carcere a quel qualcuno che forse neanche lei poteva immaginare leggesse mai quelle righe piene non solo di ingiustizia, ma anche di affezione e abbraccio verso i suoi cari.
Leggendo e rileggendo quella lettera, io – comodo su un divano occidentale, frutto dell’ingegno occidentale, mentre fumavo una sigaretta impacchettata in Occidente – ho avuto un forte sussulto. Non era una lettera come le altre. Io non sapevo nemmeno che esistesse Asia Bibi. Non lo sapevo. Ed ora le dico che sono felice di sapere che esista. Leggendo quella lettera, e mi scuso per un qualcosa che forse sembrerà egocentrismo ma non lo è, dico che Asia Bibi l’ha scritto a me. Ha scritto anche a me.
Un editto islamico del 1981 vieta ai musulmani dell’Indonesia di augurare “Buon Natale”.
Il sacerdote che tiene tre parrocchie a Serra Riccò, stufo delle voci false sulla Chiesa che non paga l’Imu, pubblica i documenti: «Oggi dare addosso alla Chiesa è diventato uno sport nazionale. Volevo che tutti sapessero la verità».