Quando hanno bussato alle porte del mondo, le loro prospettive non erano delle migliori. Figli appena concepiti da immigrate, o disoccupate, o donne sole: l’esito più probabile della loro storia era di finire prima di cominciare. Ne sono nati, l’anno scorso, 10.078 grazie all’aiuto dei volontari dei Centri di aiuto alla vita; quei luoghi silenziosamente ma capillarmente operanti, in Italia, dove non si discute di etica, ma semplicemente alle donne incerte se tenere un figlio si tende una mano.
Nemmeno la paralisi dell’economia globale ha potuto nulla contro un mercato che non solo non ha conosciuto cedimenti, ma s’è pure espanso: l’industria a luci rosse. Prima di vedere numeri ed effetti del fenomeno, una premessa: costituisce pornografia qualsiasi forma di scrittura o di rappresentazione o audizione che abbia come scopo quello di eccitare sessualmente. Ogni distinzione tra erotismo e porno, come assicurano anche esperti del calibro di Tinto Brass, è pertanto da ritenersi puramente formale e volta a ridimensionare la pornografia, come se fosse questione marginale, mentre invece – numeri alla mano – rappresenta una realtà di dimensioni impressionanti. I dati, per stare al nostro Paese, sono eloquenti : dal 2004, anno in cui il volume d’affari dell’hard, per la prima volta, superò il miliardo di euro, non ci sono più state battute d’arresto. Una crescita costante. Come in tutto il mondo, del resto.
La nuova evangelizzazione è un’urgenza che riguarda tutti noi e tutto il mondo: questa la riflessione emersa dal Sinodo. Ma quanto si avverte, oggi, questa urgenza? Al microfono di Paolo Ondarza, risponde Chiara Amirante, fondatrice e presidente della Comunità Nuovi Orizzonti, presente ai lavori sinodali in veste di uditrice.
Venezia ricorderà solennemente domani, 30 ottobre, il centenario della nascita di Albino Luciani, già patriarca della diocesi lagunare prima di diventare nel 1978, e per soli 33 giorni, papa Giovanni Paolo I. Il doppio appuntamento - riferisce l'agenzia Sir - prevede alle 18, nella basilica cattedrale di S. Marco, la Messa presieduta dal patriarca mons. Francesco Moraglia, il cardinale Angelo Scola ed i vescovi della Conferenza episcopale triveneta.
"Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza" il tema scelto da Benedetto XVI per la prossima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. La Chiesa deve evitare il rischio del mero assistenzialismo, per favorire l'autentica integrazione, lo Stato ha il diritto di regolare i flussi migratori, l'immigrato abbia "attenzione" verso i valori che offre la società in cui si inserisce.
Oltre 250 cattolici hanno celebrato la festa insieme alle Pie Discepole del Divin Maestro di Bandra. Per la superiora della congregazione, la Porta Fidei di Benedetto XVI ricorda che “la nostra spiritualità è vivere Cristo come S. Paolo ha vissuto Cristo”, affinché “Gesù possa vivere e amare attraverso di noi”.
"Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza" il tema scelto da Benedetto XVI per la prossima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. La Chiesa deve evitare il rischio del mero assistenzialismo, per favorire l'autentica integrazione, lo Stato ha il diritto di regolare i flussi migratori, l'immigrato abbia "attenzione" verso i valori che offre la società in cui si inserisce.
"Mandate a quel paese zucche, streghe e la festa di halloween. Il primo di novembre è la festa di Ognissanti e basta e come tutti gli anni vi rinnovo gli auguri. Cliccate su questo link e provate a girare ai vostri conoscenti la pagina degli auguri, almeno il link se non riuscite a copiarla in una email."
Quando sono arrivato in Paraguay mi sono messo le mani nei capelli, tanto era il disordine e la sporcizia che mi circondavano. Subito mi sono domandato: a cosa servono in questa situazione tutta la teologia e la filosofia studiata durante gli anni del seminario? Leggendo un libro di uno dei gesuiti che hanno vissuto le Riduzioni mi sono reso conto di quanto predicare, educare solamente a parole non sarebbe servito a niente, se non fosse stata la mia vita a parlare. Padre Paramas, l’autore del libro La Repubblica di Platone e i Guaranì affermava: «Gli indios non hanno la capacità di astrazione ma di imitazione e quindi è necessario educarli a guardare, a vedere, a fare esperienza della realtà». Ed è stato così che, spinto da questa verità, ho deciso che la mia unica pastorale sarebbe stata quella dell’istante, cioè mostrare a questi figli perché e come ogni particolare avesse a che fare con il Mistero
Con calma, con una certa angoscia però, abbandono il campo di battaglia della politica dei leader e dei rapinosi assalti di magistrati e mass media alla Lombardia e ai Palazzi, e mi dirigo verso le steppe della nostra vita quotidiana. Parlo di divorzio. E di bambini. Il caso più famoso e ormai dimenticato (tranne che dal piccolo) è quello di Padova. Accadde un paio di settimane fa, anzi un secolo addietro, che Alfonsino (lo chiamo così) sia stato portato via ai suoi affetti e infilato con la rudezza del rapimento in una casa di accoglienza (la mia grande amica Alessandra Mussolini dice che è il regno dello squallore senza amore). Il torto è apparso subito essere della polizia, indotta da un ordine del giudice a tradurre il piccolo dalla scuola elementare in un luogo neutro. Infatti la mamma (e la zia e i nonni) non volevano che vedesse il papà. Il papà desiderava essere un po’ padre anche lui, ma gli era stato vietato. Salomone dei nostri giorni non taglia più il bambino a metà. Ma lo conduce in territori senza “ricatti affettivi”.
Almeno dieci morti e 145 feriti è il bilancio di un’altra domenica di sangue in Nigeria. Un kamikaze del gruppo islamico Boko Haram si è fatto esplodere nell’autobomba che ha guidato fin dentro una chiesa cattolica a Kaduna, nel Nord del Paese, uccidendo almeno sette persone e provocando la rappresaglia dei cristiani che hanno dato fuoco ad un musulmano e ucciso a bastonate altri due islamici. Il kamikaze ha portato l’auto imbottita di esplosivo quasi fino all’interno della Chiesa di Santa Rita, dove era in corso la celebrazione della messa della domenica, provocando un’enorme esplosione che ha ucciso almeno otto persone, ne ha ferite 145 e ha danneggiato anche gli edifici circostanti. Sebbene non vi sia stata rivendicazione da parte della setta terrorista islamica dei Boko Haram, l’attentato di oggi è molto simile ai numerosi altri che portano la loro firma, e che nell’ultimo anno hanno intensificato la loro campagna di odio contro i cristiani.
E' tornato a farsi sentire con un nuovo video messaggio il leader di Al Qaeda, Ayman al-Zawahiri, successore di Osama bin Laden. Nelle sue parole l'invito esplicito a rapire ovunque possibile gli occidentali "allo scopo di liberare i nostri uomini prigionieri nei loro Paesi", un nuovo attacco a Barack Obama definito bugiardo e primo sostenitore di Israele e infine l'invito agli egiziani a portare a compimento la rivoluzione cominciata nel loro Paese. Parole inquietanti ovviamente. Ilsussidiario.net ha chiesto a Magdi Cristiano Allam, eurodeputato di Io amo l'Italia, il suo parere su questo messaggio: "Al Qaeda" ha detto "è oggi più forte che mai. Controlla militarmente ampie zone di Paesi come il Mali e la Somalia e agisce come un vero e proprio Stato". Quello di al-Zawahiri, spiega, è l'appello di chi si sente all'offensiva e che ha oggi due nemici, gli Stati Uniti e i Fratelli Musulmani egiziani.
Oggi si festeggia la Beata Chiara "Luce" Badano.