Il caso di Asia Bibi, vittima innocente dell’abuso della legge sulla blasfemia, dev’essere “un ponte, non un muro, tra musulmani e cristiani”, che possono allearsi “per salvare insieme una vita umana”. Lo afferma, in una nota inviata all’agenzia Fides, la “Masihi Foundation” (Mf), Ong che difende in Pakistan i diritti dei cristiani e che si occupa dell’assistenza legale di Asia Bibi.
Amici d’infanzia, provati e divisi dalle tragedie del conflitto mondiale, e poi di nuovo insieme negli anni della maturità. È la parabola che in tanti in questi giorni hanno ricordato di Jerzy Kluger, il compagno di giochi ebreo di Karol Wojtyla scomparso il 31 dicembre scorso all’età di 90 anni.
Il controllo sui conti ha mostrato irregolarità nei debiti per oltre 530 miliardi di yuan. Ma secondo molti investitori, i debiti cattivi si aggirano sui 250-350 miliardi di euro.
In occasione della 45ma Giornata mondiale della pace, associazioni cristiane hanno organizzato dimostrazioni contro estremismo, discriminazione, intolleranza e terrorismo nella società pakistana. Citando il messaggio per la pace di Benedetto XVI, un manifestante sottolinea l’importanza della “sfida educativa” per il Pakistan.
Il Papa, nella prima udienza generale dell’anno, ha svolto la sua catechesi sul tempo liturgico del Natale, “che inizia la sera del 24 dicembre con la vigilia e si conclude con la celebrazione del Battesimo del Signore. L’arco dei giorni – ha detto - è breve, ma denso di celebrazioni e di misteri e si raccoglie tutto intorno alle due grandi solennità del Signore: Natale ed Epifania. Il nome stesso di queste due feste ne indica la rispettiva fisionomia. Il Natale celebra il fatto storico della nascita di Gesù a Betlemme. L’Epifania, nata come festa in Oriente, indica un fatto, ma soprattutto un aspetto del Mistero: Dio si rivela nella natura umana di Cristo e questo è il senso del verbo greco epiphaino, farsi visibile. In tale prospettiva, l’Epifania richiama una pluralità di eventi che hanno come oggetto la manifestazione del Signore: in modo particolare l’adorazione dei Magi, che riconoscono in Gesù il Messia atteso, ma anche il Battesimo nel fiume Giordano con la sua teofania, la voce di Dio dall'alto, e il miracolo alle Nozze di Cana come primo “segno” operato da Cristo. Una bellissima antifona della Liturgia delle Ore unifica questi tre avvenimenti intorno al tema delle nozze tra Cristo e la Chiesa: “Oggi la Chiesa si unisce al suo Sposo celeste, perché nel Giordano Cristo ha lavato i suoi peccati; i Magi corrono con doni alle nozze regali, e i convitati gioiscono vedendo l’acqua mutata in vino” (Antifona delle Lodi). Possiamo quasi dire che nella festa del Natale si sottolinea il nascondimento di Dio nell’umiltà della condizione umana, nel Bambino di Betlemme. Nell’Epifania, invece, si evidenzia il suo manifestarsi, l’apparire di Dio attraverso questa stessa umanità”.
Nella prima udienza generale del nuovo anno, Benedetto XVI illustra il senso dei giorni che vanno dalla Vigilia all’Epifania, dal “nascondimento di Dio” nella natura umana alla sua manifestazione. Tempo di gioia, “per lo stupore di vedere come Dio ci è vicino, agisce nella storia” e di luce, “ma soprattutto è accogliere in noi stessi quel Bambino per far sì che i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue azioni siano i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre azioni”.
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Tre giorni di tempo per andarsene o sarà una strage: è questo l’ultimatum di Boko Haram ai cristiani della Nigeria originari del sud, ma residenti negli Stati settentrionali a maggioranza islamica.
La nuova minaccia del movimento integralista musulmano, responsabile degli attentati contro i cristiani che a Natale hanno causato oltre 50 vittime e più di 100 feriti, è stata definita dalla polizia nigeriana inconsistente, ma tuttavia fa tremare le comunità cristiane già tanto provate negli ultimi anni dalla violenza di Boko Haram che ormai, nel nord dove trova i maggiori consensi, mette a segno attentati e aggressioni quasi quotidianamente.
Il dibatttimento di una causa che implica valori tradizionalmente contrastanti può mettere in imbarazzo i giudici, costringendoli a scegliere fra le leggi vigenti nella loro nazione e gli usi e i costumi portati con sè da immigrai e profughi. E`stato infatti un vero scontro fra due mentalità totalmente opposte, fra due culture e due religioni diverse, quello che si è acceso ieri, martedì, nell’aula del tribunale di Göteborg, in Svezia. La materia era scottante: due genitori serbi islamici residenti a Göteborg, avevano voluto procurare al figlio venticinquenne, ritardato mentale, una “compagna”. Per questa ragione si erano recati l’anno scorso in Serbia ed avevano acquistato da un conoscente la di lui figlia quattordicenne contro il pagamento di 1.000 euro in contanti ed il versamento successivo di 100 euro al mese.
La profezia dei Maya, gli oroscopi…. A milioni vanno dietro a queste favole, specialmente con l’ingresso nel 2012 e complice l’incertezza provocata dalla crisi. Si ignorano invece le profezie vere e documentate.
Quali sono?
Anzitutto le trecento profezie messianiche dell’Antico Testamento, clamorosamente compiutesi fin nel dettaglio in Gesù di Nazaret.
Da allora chi ha fatto profezie che effettivamente si sono storicamente realizzate è, nelle sue diverse apparizioni, la Madonna che non a caso la Chiesa venera come “Regina dei profeti”.