Messaggio di Benedetto XVI per la prossima Giornata mondiale del malato, sul tema «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!», che guarda anche al prossimo «Anno della fede», “occasione propizia e preziosa per riscoprire la forza e la bellezza della fede, per approfondirne i contenuti e per testimoniarla nella vita di ogni giorno”. I “Sacramenti di guarigione”.
Chiara “Luce” Badano, la giovane diciottenne morta nel 1990 a Sassello (Italia) a causa di un tumore tra i più dolorosi, è la protettrice dei bambini colpiti da questo grave male, ospiti dell’ospedale “Sarina Rolim Caracante” gestito dal «Gruppo di ricerca e assistenza cancro infantile» (Gpaci) di Sorocaba, città dello Stato di San Paolo, in Brasile. L’aveva annunciato già lo scorso anno l’arcivescovo di Sorocaba, mons. Eduardo Benes de Sales Rodrigues, durante la visita pastorale all’ospedale, che cadeva proprio alla vigilia della cerimonia di beatificazione di Chiara Luce, avvenuta a Roma il 25 settembre dello scorso anno.
Robert Ato sartebbe sotto la protezione di un politico locale dell’Arakan Valley (Mindanao). Il fratello Jimmy, presunto omicida è in carcere, ma non ha ancora confessato. Per il superiore regionale del Pime nessun missionario locale conosce i due sospettati.
I “talebani nigeriani” consigliano ai musulmani nel sud di tornare al nord perché rischiano di essere uccisi dai soldati. Migliaia di cristiani in fuga. I vescovi rifiutano la chiave confessionale del conflitto e chiedono sicurezza, ma anche no alle rappresaglie.
Se siete stati una volta al cimitero acattolico di Roma, sapete che è un luogo tristissimo. Di struggente bellezza: pini, siepi di mirto, l’ombra della Piramide Cestia sulle tombe liberty di poeti e aristocratici inglesi, spentisi durante un Grand Tour o avendo scelto la capitale come buen retiro. Si tratta di nomi illustri, le cui lapidi suscitano una disperata malinconia, perché non c’è una croce, un versetto dell’Antico Testamento, nessuno che s’inchini in preghiera. Si tratta di un’opera d’arte e i turisti fanno la fila per visitarlo, uscendone smarriti e pensosi.
P. Davide Carraro racconta i primi anni di sacerdozio a Touggourt fra i tuareg algerini e lo studio dell’arabo nell’ Egitto della rivoluzione dei Gelsomini. In Paesi dove è vietato il proselitismo occorre testimoniare Cristo con la propria vita e la fede. Sacerdote : “L’unico servizio che ci chiedono i contadini musulmani algerini è pregare, non denaro o cibo”. Il dialogo con l’islam è possibile solo all’interno di un rapporto umano che arricchisce anche la propria vita.
I tre contadini stavano traversando il fiume Yalu. Testimoni sul confine cinese hanno visto le guardie di frontiera che portavano via i corpi. Le misure di sorveglianza rafforzate dopo la morte di Kim Jong Il: il nuovo regime vuole dare un messaggio di severità.
Quel che impressiona, scorrendo l’elenco degli operatori pastorali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, assassinati nel corso del 2011 - pubblicato, come ogni anno, dall’Agenzia FIDES - è il dato relativo all’America. Infatti, in base alle informazioni raccolte dall’Agenzia FIDES, tra i 26 operatori pastorali assassinati (18 sacerdoti, 4 religiose, 4 laici), uno in più rispetto all’anno precedente, 13 sacerdoti e 2 laici sono stati uccisi in America: 6 sacerdoti e un laico in Colombia e 4 sacerdoti e una laica in Messico. Seguono, Brasile, Paraguay, Nicaragua (in ciascuno di questi paesi, è stato ucciso un sacerdote).
A tutti gli amici lettori auguro Buon Anno nel Signore Gesù. E incomincio con una “buona notizia”. Nei giorni del Natale sono stato a Torino dal fratello Mario e parlando con i familiari dicevo che nel 2012 si svolgerà a Roma, in ottobre, il Sinodo generale sulla “Nuova Evangelizzazione” dei popoli cristiani, quindi anche della nostra Italia. E chiedevo, per sentire i pareri di laici credenti e praticanti: “Cosa pensate si debba fare per contribuire a riportare la fede e la pratica della vita cristiana nel popolo italiano?”. La prima risposta della nipote Chiara ha spiazzato un po’ tutti, me compreso: “Secondo me, bisogna anzitutto pregare di più Poi anche tutto il resto, ma l’obiettivo di rievangelizzare i nostri compatrioti è così superiore non solo alle nostre forze, ma alla nostra stessa fantasia, che ci sentiamo tutti impotenti. Ma Dio sa come si può fare e può realizzare questo ideale. Per cui bisogna pregare molto”.
L’importante è lo stile. Potete dire e fare qualsiasi cosa ma l’aspetto cruciale è come lo dite e come lo fate. Si può essere a favore di aborto ed eutanasia ma se si riesce a rendere appetibile e quindi digeribile il messaggio di morte il più è fatto. Certo che indorare questo tipo di pillole letali non è facile.