MaM
Messaggio del 25 novembre 1990:Cari figli, oggi vi invito a fare opere di misericordia con amore e per amore, verso di me e verso i vostri e i miei fratelli e sorelle. Cari figli, tutto quello che fate agli altri fatelo con grande gioia e umiltà verso Dio. Io sono con voi e di giorno in giorno offro i vostri sacrifici e preghiere a Dio per la salvezza del mondo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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L’incubo che in Siria si ripeta una situazione simile a quella irachena spiega perché molti leader cristiani sembrano appoggiare il regime del presidente Assad. L’appello di Benedetto XVI al dialogo e alla rinuncia alla violenza da entrambe le parti non è stato riportato dai media siriani.
La denuncia di un avvocato e politico cattolico, che segue le indagini sulla morte del ministro per le Minoranze. Egli esclude “dispute familiari” e conferma la pista iniziale: “forze della morte” vicine all’estremismo islamico. L’11 agosto, Giornata per le minoranze religiose, in Pakistan e nel mondo messe e preghiere per Bhatti.
Alla Giornata mondiale della gioventù (16-21 agosto) è atteso un milione di persone. Di questi, 1.732 sono gli iscritti ufficiali per l’India. La testimonianza di un giovane cattolico indiano, “entusiasta di poter essere ambasciatore della nostra nazione” per “ricordare sempre le nostre radici cristiane”. Per lui è il primo viaggio internazionale.
La Chiesa celebra oggi la Festa di Santa Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, compatrona d’Europa. Filosofa ebrea tedesca si convertì al cristianesimo nel 1921, dopo aver letto l’autobiografia di Santa Teresa d’Avila. Nel 1942 morì ad Auschwitz assieme alla sorella Rosa. Più volte Benedetto XVI si è soffermato, nelle sue catechesi, su questa straordinaria figura di martire. Toccanti le parole che il Papa pronunciò su Edith Stein, in occasione della visita al campo di sterminio nazista di Auschwitz nel maggio del 2006.
“Vivere nell’unità” per cercare una “comunione tra tutti i battezzati”. Ad una settimana dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, Frère Alois, priore della comunità di Taizé, in Francia, esprime, al microfono di Giorgia Innocenti, un sincero augurio per la Gmg, ricordando ai giovani l’importanza di ritrovare il coraggio di impegnarsi nella Chiesa e nella società.
“Mi chiedo se quella di Al-Shabaab sia una ritirata strategica per far confluire a Mogadiscio gli aiuti umanitari, per poi di colpo ritornare e prenderne una parte, oppure se la loro dirigenza abbia invece avvertito la fortissima pressione internazionale, in particolare da parte dei mass-media, che presentano gli Shabab come nemici del proprio popolo, ed ha quindi deciso di lasciare temporaneamente la scena della capitale somala”.
Due giovani iraniani convertiti al cristianesimo, Vahid Rofegar e Reza Kohnamuii, sono stati arrestati due settimane fa dalle forze di polizia nella piccola città di Kalibr. La notizia è stata resa nota solo oggi dal sito d'informazione attivo nell'ambito dei diritti umani 'Herana'. Secondo testimoni oculari i due, prima dell'arresto, sono stati fermati in una delle vie principali di Kalibr e percossi violentemente dagli agenti. Stando al sito, le famiglie dei due non hanno alcuna notizia sul loro luogo di detenzione. Negli ultimi anni sono aumentate in modo considerevole le conversioni, soprattutto dei giovani, dall'Islam ad altre religioni quali il cristianesimo, il zoroastrismo e la fede bahai, suscitando le dure reazioni delle autorità politico-religiose della Repubblica islamica.
“Con Maria sulle strade del mondo” si intitola l’opera del missionario del Pime. Sarà presentato in Indonesia in un tour che toccherà Jakarta, Java e Bali dal 10 al 13 agosto. Il libro è stato tradotto in indonesiano da Yohana Halimah, responsabile della Comunità missionaria Giovanni Paolo II.
Un solo cuore e un unico fegato: è questa la condizione di Lucia e Rebecca, le due sorelline gemelle siamesi nate più di un mese fa e attualmente ospiti al Policlinico Universitario di Bologna. Tra l’altro il loro unico cuore è affetto da una grave malformazione, hanno anche un tratto di intestino in comune. Le loro condizioni generali di salute sono buone: stanno crescendo e aumentano di peso di giorno in giorno. Sono circondate dall’amore della loro famiglia e dalla competenza altamente professionale dell’equipe medica guidata dal prof. Lima.
Il 27 maggio 2001 Giovanni Paolo II divulgò un messaggio in occasione della 35a Giornata delle Comunicazione Sociali. In questo messaggio il pontefice invitava i cattolici a non “aver paura di lasciare aperte le porte delle comunicazioni sociali a Cristo affinché la Sua Buona Novella possa essere udita dai tetti del mondo!“. Eppure questa fiducia non può essere cieca, perché “il rapporto fra la realtà e i mezzi di comunicazione sociale è divenuto sempre più intricato”. Uno studioso dei media, il cattolico Marshall McLuhan scrisse a questo proposito una frase ad effetto che divenne molto nota: “Il medium è il messaggio”. Ossia il mezzo di comunicazione stesso comunica, di più: plasma la nostra mente, dà ad essa una forma, in due parole: ci cambia. L'aformisma di McLuhan sembra aver trovato oggi una conferma più che mai attuale.
I giovani sono merce appetibile. Inutile negarlo: tutto quello che deve essere venduto, dagli abiti ai telefonini, dall’alcool alla droga, è confezionato perché possano esserne, i giovani, il volano per tutte le altre fasce d’età. Chi ha ormai valicato gli anta si affanna a fermare il tempo diventando, spesso, una ridicola caricatura di un giovanilismo che farebbe ridere se non facesse, in realtà, piangere. D’altro canto il tempo scorre e allora ecco che si apre l’altra grande fetta di mercato: quella dei vecchi (ma guai a chiamarli così… la vecchiaia non esiste più): pillole e carrucole per prolungare una improbabile virilità per illudersi di essere, ancora, giovani. Questi sono appetibili al mercato e dato che nel tempo del relativismo l’unico dio restato in piedi sembra essere questo, essere giovani significa diventare merce di scambio per altri beni di scambio.
“Auguri e figli maschi! E se non son maschi potranno diventarlo”. Tale augurio potrebbe presto diventare di uso comune in India. Infatti nella patria di Gandhi è da tempo diffusa una pratica a dir poco ripugnante: la genitoplastica in tenera età. Cioè la modificazione chirurgica degli apparati genitali a danno, nella quasi totalità dei casi, di bambine da 1 a 5 anni che così diventano “bambini” (ovviamente solo all’apparenza dato che il loro Dna rimarrà femminile). Insomma in India i fiocchi rosa se si vuole possono diventare azzurri.