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Messaggio del 25 giugno 1988:7° Anniversario:"Cari figli, oggi vi invito all'amore, che è gradito e caro a Dio. Figlioli, l'amore accetta tutto, tutto ciò che è duro e amaro, a motivo di Gesù che è amore. Perciò, cari figli, pregate Dio che venga in vostro aiuto: ma non secondo i vostri desideri, bensì secondo il suo amore! Abbandonatevi a Dio, perché Egli possa guarirvi, consolarvi e perdonarvi tutto ciò che in voi è di impedimento sulla strada dell'amore. Così Dio potrà plasmare la vostra vita e voi crescerete nell'amore. Glorificate Dio, figlioli, con l'INNO ALLA CARITA' (1 Cor 13), perché l'amore di Dio possa crescere in voi di giorno in giorno fino alla sua pienezza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"

Notizie dai giornali cattolici



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Sarà sicuramente un caso, una curiosa coincidenza, ma l’offensiva sui giornali e in Parlamento contro i presunti privilegi della Chiesa cattolica in fatto di fisco è scattata subito dopo la discesa in campo della Massoneria. Accade infatti che il 19 agosto Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, si lanci in dichiarazioni piene di struggimento per il popolo italiano costretto a gravi sacrifici a causa della crisi economica. Ragion per cui non possono più essere ammesse “esenzioni feudali né privilegi di casta che hanno il sapore di un autentico insulto alla povertà e a milioni di italiani che lottano quotidianamente per far fronte a difficoltà di ogni tipo”. E chi sarebbe a godere di esenzioni feudali e privilegi di casta? All’inizio il Gran Maestro cita politici e calciatori, ma si capisce subito che è soltanto un paravento perché poi il comunicato punta dritto sul vero obiettivo: la Chiesa cattolica, a cui va tolta l’esenzione dall’Ici “per i beni immobili non destinati al culto”, e inoltre va congelato “l’8 per mille per tre anni fino al raggiungimento del pareggio di bilancio”. “Non siamo certo nostalgici delle leggi Siccardi che abolirono i privilegi del clero - quasi si scusa Raffi – né presi da furore giacobino, ma chiediamo giustizia ed equità sociale. Chi ha di più, apra i cordoni della borsa e dia l’esempio”.
All’udienza generale, Benedetto XVI evidenzia come davanti a una scultura, un quadro, una poesia o un brano musicale si possa percepire che di fronte a noi non c’è solo materia, “ma qualcosa di più grande, qualcosa che parla, capace di toccare il cuore, di comunicare un messaggio, di elevare l'animo”. “Quante volte allora le espressioni artistiche possono essere occasioni per ricordarci di Dio, per aiutare la nostra preghiera o per la conversione del cuore”.
Nel mese di settembre, Papa Benedetto XVI invita i cristiani a pregare per i docenti e per le comunità cristiane in Asia, informa l'Apostolato della Preghiera. L'intenzione di preghiera universale del Papa per il mese che inizia è la seguente: “Per tutti gli insegnanti, affinché sappiano trasmettere l'amore alla verità ed educare agli autentici valori morali e spirituali”. Il Pontefice propone anche questa intenzione missionaria per la Chiesa in Asia: “Perché le comunità cristiane sparse nel continente asiatico proclamino il Vangelo con fervore, testimoniandone la bellezza con la gioia della fede”.
“Ancora una volta un dissapore tra due gruppi è sfociato in violenze e questo è preoccupante, triste e pure imbarazzante”. Con queste parole mons. Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos, esprime in un colloquio con l’agenzia Fides, tutta l’amarezza per le nuove violenze che hanno colpito la sua città ieri sera. Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, un gruppo di musulmani che si apprestava a celebrare la fine del Ramadan è stato attaccato da alcuni giovani cristiani in un quartiere della città della Nigeria centrale. Secondo l'agenzia Misna, gli scontri avrebbero causato almeno 20 morti e 50 feriti.
“Venite in Terra Santa, non c’è nessun pericolo, Gerusalemme aspetta sempre i suoi figli”: è l’appello della Custodia di Terra Santa dopo il netto calo di pellegrini registrato negli ultimi quattro mesi. All’origine di questa diminuzione dei pellegrinaggi ci sarebbero la crisi economica e soprattutto l’instabilità della regione mediorientale. Tuttavia, "per i pellegrini non c’è nulla da temere": è quanto sottolinea il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa.
Questa è la storia di Giulia Gabrieli, 14 anni, malata di tumore. Sappiate fin da subito che Giulia ce l'ha fatta. È vero, non è guarita: è morta la sera del 19 agosto, a casa sua, nel quartiere di San Tomaso de' Calvi, a Bergamo, proprio mentre alla Gmg di Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani. Eppure ce l'ha fatta. Ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale che l'ha portata a dialogare con la sua morte: «Io ora so che la mia storia può finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che io chiedo al Signore perché ho tanti progetti da realizzare. E li vorrei realizzare proprio io. Oppure incontro al Signore, che è una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali. L'importante è che, come dice la beata Chiara Luce, sia fatta la volontà di Dio». Giulia era fatta così: diceva queste cose enormi, che a noi adulti tremolanti sembrano impronunciabili, con la lievità dei suoi 14 anni. Eppure era una ragazza normale. Anzi, rivendicava spesso la sua normalità: era bella, solare, genuinamente teatrale, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato.
Una domanda sorge spontanea di fronte alle ripetute esternazioni estive sulla lotta all’evasione fiscale e l’obbligo morale di pagare le imposte, provenienti non soltanto dalle più alte cariche dello Stato ma anche dal mondo cattolico. La domanda è questa: è legittimo fare pressioni morali e psicologiche sul contribuente affinché paghi le imposte senza contemporaneamente ricordare l’ingiustizia di uno Stato che chiede allo stesso contribuente la metà dei propri guadagni (il 48, 6% secondo il Corriere della Sera del 28 agosto)? E ancora: è giusto affermare che il contribuente è così tartassato dal fisco perché molti suoi concittadini (in particolare i lavoratori autonomi) non pagano le tasse e contemporaneamente non ricordare che se lo Stato uscisse dagli ambiti che non gli competono (RAI, Poste, Ferrovie, scuola, università) non avrebbe bisogno di così tante entrate? La domanda mi sembra fondata per ogni cittadino e in modo particolare per i cattolici tenuti ad accogliere i criteri di giudizio della dottrina sociale della Chiesa, soprattutto il principio di sussidiarietà che vieta alle società maggiori, in particolare allo Stato, di invadere il campo delle realtà più piccole (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1883).
La pedofilia? Un fatto "normale", che siccome la nostra società "retrograda" ancora non percepisce come tale va "normalizzato" a tutti i costi. Convinti di questo e convocati dalla B4U-ACT - una organizzazione pro-pedofilia che agisce dietro la maschera della cura dell’igiene mentale -, il 17 agosto a Baltimora, nel Maryland, si sono dati convegno un nugolo di ricercatori provenienti da uno stuolo di università statunitensi per ascoltare e applaudire la star riconosciuta di tutta la materia, il sessuologo Frederick S. Berlin, fondatore del National Institute for the Study, Prevention and Treatment of Sexual Trauma e della Clinica per i disordini sessuali dell’ospedale universitario Johns Hopkins. Chi vi ha partecipato in veste critica ne dà resoconti scioccanti, per esempio Matt Barber, vicepresidente del Liberty Counsel Action e corettore della Liberty University School of Law, un ateneo evangelicale di Lynchburg in Viginia (preziosa anche la testimonianza di Bon Hamer, ex agente dell’FBI che per tre anni ha frequentato sotto copertura ambienti pedofili e che oggi illustra adeguatamente l’ideologia della B4U-ACT).
Otto Neubauer, direttore dell'Accademia per l'Evangelizzazione della Comunità Emmanuel a Vienna, ha parlato sabato scorso alla presenza di Papa Benedetto XVI all'incontro del “Ratzinger Schülerkreis” delle difficoltà nel processo di apprendimento che la Comunità Emmanuel ha affrontato nel suo impegno per la nuova evangelizzazione. Proprio il tema della nuova evangelizzazione, al centro del convegno tenutosi in questa occasione a Castel Gandolfo e che ogni anno dal 1978 riunisce gli ex allieviche con il Papa ottennero il dottorato o l'abilitazione nelle università di Bonn, Münster, Tubinga e Ratisbona, guiderà le riflessioni della XIII Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi in programma per l'​​ottobre del prossimo anno. Già quest'anno, tuttavia, il Papa si incontrerà con i rappresentanti della Chiesa che operano nell'ambito della nuova evangelizzazione in Occidente.
Dal 23 al 25 settembre, Reggio Emilia, città in cui è nato il tricolore, festeggerà il patrono d'Italia, San Francesco d'Assisi. “Difficilmente si potrebbe trovare un’altra figura che incarni in sé in modo altrettanto ricco e armonioso le caratteristiche proprie del genio italico”, disse il beato Papa Giovanni Paolo II sul Santo umbro. La terza edizione del Festival Francescano, promossa e organizzata dal Movimento Francescano dell’Emilia Romagna, “declina attraverso conferenze, spettacoli e attività per bambini il modo in cui il francescanesimo ha contribuito a costruire i valori di riferimento della cultura italiana”, spiegano gli organizzatori in un comunicato. Lo scorso anno, il Festival ha registrato 25.000 presenze.
La Chiesa cattolica e la Federazione Luterana Mondiale preparano una dichiarazione comune sulla Riforma in vista del quinto centenario della pubblicazione delle 95 tesi di Lutero nel 2017, ha sottolineato la “Radio Vaticana” questo lunedì. Il Papa ha voluto dare una dimensione ecumenica al suo prossimo viaggio in Germania. Il Presidente del dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Cardinale Kurt Koch, lo ha annunciato in un'intervista concessa all'agenzia cattolica tedesca KNA. Il testo dovrebbe analizzare la Riforma alla luce dei 2000 anni di cristianesimo, indica l'emittente pontificia, aggiungendo che la commemorazione comune di questo anniversario potrebbe essere l'occasione di un mea culpa reciproco. Per il Cardinale Koch, serve “una purificazione comune della memoria”.