Lungo i secoli del Cristianesimo, Maria è apparsa varie volte, di tanto in tanto, quasi ad accompagnare l’umanità, che gli fu affidata da Gesù sulla Croce, nel cammino faticoso della vita di ognuno e delle Nazioni.
Le apparizioni più conosciute e riconosciute dalla Chiesa, sono quella di Guadalupe in Messico all’indio Juan Diego nel 1548; quella del 1830 a Parigi, alla suora Figlia della Carità s. Caterina Labouré; quella di La Salette in Francia nel settembre 1846, ai due pastorelli Maximin Giraud e Mélanie Calvat; quella di Lourdes nel 1858 all’umile Bernadetta Soubirous, quella di Castelpetroso (Isernia) nel 1888, alle due contadine Serafina e Bibiana; quella di Fatima nel 1917 a tre pastorelli Lucia Dos Santos, Giacinta e Francesco Marto.
E man mano in tempi più vicini ed in attesa della conferma ufficiale della Chiesa, a Medjugorje in Bosnia nel 1981 a sei veggenti e la recente lacrimazione di una statuetta a Civitavecchia.
Fra tutte queste apparizioni e manifestazioni prodigiose, bisogna inserire la lacrimazione della Madonna a Siracusa, avvenuta nel 1953. Non c’era ancora la televisione, ma la radio, i cinegiornali e la stampa, diedero molto risalto al prodigio miracoloso, diffondendolo in tutta Italia e nel mondo.
Raccontiamo in breve ciò che accadde. Due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusti, sposatisi il 21 marzo del 1953, abitavano in una modesta casa in Via degli orti di S. Giorgio a Siracusa. ...
Diversi giornali europei, compresi alcuni italiani, hanno dato rilievo nei giorni scorsi a uno studio pubblicato il 18 agosto dall'Hudson Institute di New York, il quale documenterebbe il sorpasso dei musulmani sui cattolici praticanti in Francia. Secondo lo studio, la pratica domenicale cattolica è scesa in Francia al 4,5% di coloro - il 64% - che si dichiarano cattolici, cioè in ogni weekend si recano a Messa un milione e novecentomila francesi, il 2,9% della popolazione totale. Per contro si dichiara "praticante" il 41% dei sei milioni di musulmani "etnici" presenti in Francia - dei quali il 75% si proclama "credente" - il che consentirebbe di stimare gli islamici praticanti a due milioni e mezzo, dunque ben di più dei cattolici che dichiarano di andare a Messa tutte le domeniche.
A proposito dell'articolo Dai radicali la ricetta per evitare la ricetta" di Tommaso Scandroglio, desidero intervenire sul terzultimo capoverso, che riconduce il diritto del medico a non prescrivere la pillola del giorno dopo alla obiezione di coscienza prevista dalla 194. Lo riporto integralmente: «Torniamo a ciò che hanno detto i radicali: perché sostenere poi che la ricetta viene negata illegittimamente? La 194 permette al medico che solleva obiezione di coscienza di astenersi non solo dagli atti che provocano direttamente l’aborto, ma altresì da tutte quelle condotte che sono d’ausilio a tal fine. Appare evidente che scrivere la ricetta per la pillola del giorno dopo configura una collaborazione ad un potenziale atto abortivo e quindi rientra perfettamente e dunque legittimamente nell’ombrello di protezione giuridica previsto dall’istituto dell’obiezione di coscienza».
“Il cristiano segue il Signore quando accetta con amore la propria croce”: è quanto ha detto oggi il Papa all’Angelus, a Castel Gandolfo. Grande l'entusiasmo dei pellegrini presenti.
Sono ancora molto difficili le condizioni di vita degli haitiani, colpiti dal terremoto nel gennaio 2010. Le agenzie umanitarie continuano a denunciare la mancanza di fondi ai quali si attribuisce la mancanza dei servizi sanitari primari nei campi per gli sfollati, che fa crescere la sfiducia e lo sconforto nelle persone. Secondo fonti locali, riporta l’agenzia Fides, in un campo usufruiscono in media 112 persone di una latrina e soltanto il 18 % delle strutture dispone di lavandini per lavare mani e faccia, e il 29% di un sistema di smaltimento dei rifiuti solidi.
Il Vietnam continua ad usare il pugno duro contro chi critica il regime e il partito unico. Come riferito dalle fonti, fra cui il sito Églises d'Asie (19 agosto), l'ultima ondata repressiva non ha risparmiato le Chiese. La polizia ha arrestato infatti nelle ultime settimane una quarantina di persone, tra cui due giovani protestanti e una decina di giovani cattolici. Questi ultimi sono quasi tutti originari della Diocesi di Vinh, una delle più attive del Paese.
La dura realtà della disoccupazione e della povertà non è solo un problema economico, ma anche una sfida morale e un test per la fede, sostengono i Vescovi degli Stati Uniti.
Il Vescovo Stephen Blaire di Stockton, in California, lo ha affermato in “Costi Umani e Sfide Morali di un'Economia in Crisi”, la dichiarazione annuale per il Labor Day della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB), diffusa mercoledì.
Per il presule, presidente del Comitato dei Vescovi statunitensi per la Giustizia Interna e lo Sviluppo Umano, “la nostra fede ci dà un modo particolare di guardare a questa economia in crisi”.
“Pensare secondo il mondo è mettere da parte Dio, non accettare il suo progetto di amore, quasi impedirgli di compiere il suo sapiente volere”.
Papa Benedetto XVI lo ha sottolineato questa domenica, affacciandosi a mezzogiorno al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l'Angelus con i fedeli e i pellegrini che erano giunti per l'occasione.
Per il suo intervento, il Pontefice ha tratto spunto dal Vangelo del giorno, in cui Gesù spiega ai suoi discepoli che dovrà “andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno” (Mt 16,21).
Pubblichiamo l'intervento pronunciato da Papa Benedetto XVI questa domenica affacciandosi a mezzogiorno al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare la preghiera mariana dell'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini giunti per l'occasione.
13 incontri, 321 relatori, 10 mostre, 26 spettacoli, grazie al contributo di quasi 4000 volontari (di cui 140 stranieri). Con il risultato di quasi 800mila visitatori di 38 nazionalità diverse. Sono i numeri dell’ultima edizione del Meeting dell’amicizia tra i Popoli, conclusasi questo sabato a Rimini sul tema “E l’esistenza diventa un’immensa certezza”.
Il Meeting è stato aperto dal messaggio di Papa Benedetto XVI ai partecipanti, in cui il Santo Padre ha ricordato che “l’uomo non può vivere senza una certezza sul proprio destino”.
All’inaugurazione dell’evento, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato la necessità di incoraggiare i giovani “a parlare il linguaggio della verità”, anche in tempi di crisi.
Un saggio dalla lunga gestazione che la scorsa primavera ha visto finalmente la luce e che venerdì scorso è stato presentato all’ultima edizione del Meeting di Rimini.
In “Guerra contro Gesù” (Rizzoli, 2011), Antonio Socci mette in luce tutte le più recenti conferme della storicità e divinità di Cristo e tutti i tentativi di rimozione delle stesse da parte dei nemici del cristianesimo e della Chiesa.
Presso il Caffè letterario Eni del Meeting, l’intervento di Socci è stato presentato dal giornalista Camillo Fornasieri e anticipato dal commento di Massimo Borghesi, professore ordinario di Filosofia morale all’Università di Perugia e docente in alcune università pontificie.