“Successo assoluto”, “gente sana”, “energia positiva”, “ritorno ai valori”. Si esprime con queste parole decise in questa intervista David Hatchwell, vicepresidente della Comunità Ebraica di Madrid (www.cjmadrid.org), interpellato sulla Giornata Mondiale della Gioventù 2011.
“La guerra non è finita e i ribelli continuano a minacciarci”, ha confessato Madre Petronella Nkaza, Priora della Congregazione delle Figlie della Resurrezione, descrivendo all'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) la situazione nella Diocesi di Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo.
Alla fine di luglio, i ribelli hanno distrutto le finestre di alcuni dei loro conventi, e le religiose si sono viste costrette a cercare rifugio in altre comunità.
La XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) è riuscita, tra i suoi tanti frutti, a salvare una vita umana, visto che alcuni pellegrini giunti a Madrid per l'evento sono riusciti a dissuadere una coppia dall'aborto.
Il 19 agosto scorso, un gruppo di pellegrini pro-vita irlandesi si è messo a pregare davanti alla chiesa di San Martino di Tours, dove si trova un'importante clinica abortista, ha reso noto a ZENIT il Centro Internazionale per la Difesa della Vita Umana (CIDEVIDA).
Una coppia è giunta sul posto con l'intenzione di abortire, e i giovani le sono andati incontro spiegando le ragioni per le quali non avrebbero dovuto farlo.
Una volontaria di CIDEVIDA, organizzazione che aveva predisposto una mostra nel chiostro di questa centrale chiesa madrilena, si è aggiunta al gruppo e ha messo la coppia in contatto con la fondazione di sostegno, consulenza e aiuto alla donna incinta Red Madre.
La rete si è impegnata a prestare sostegno per la nascita del figlio della coppia, che ha così deciso di non abortire.
È il secondo caso in pochi giorni contro una chiesa di Malankara, dopo l’assalto a Pune. Nel mirino degli estremisti la parrocchia di Mother Mary a Secundrabad. I fedeli hanno sporto denuncia, ma la polizia non ha ancora individuato i colpevoli. Quattro anni fa lo stesso edificio preso di mira dagli estremisti indù.