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Messaggio del 25 marzo 1985:Le grazie potete averne quante ne volete: dipende da voi. L’amore divino potete riceverlo quando e quanto ne volete: dipende da voi.

Notizie dai giornali cattolici



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Il Fronte Unito vuole prevenire l’elezione di un vescovo che provenga dalla comunità sotterranea. Tre amministratori apostolici sotterranei sono sotto il controllo della polizia. La Chiesa di Tianshui lancia una campagna di preghiere per la liberazione dei loro sacerdoti e fedeli.
Tra i quotidiani spagnoli che nei giorni scorsi hanno criticato maggiormente la visita di Benedetto XVI in Spagna c'è “El País”, che questo lunedì ha pubblicato un editoriale in cui ha definito la terza visita di questo Pontefice alla Nazione “un successo di partecipazione come si può vedere raramente”. Il quotidiano spagnolo più distribuito ratifica le sue differenze con le posizioni della Chiesa in questioni morali, ma riconosce che il Pontefice ha compiuto un'autentica “visita pastorale”. Se questo è il bilancio di uno dei quotidiani più critici nei confronti della Chiesa in Spagna, la gran parte ha sottolineato non solo la massiccia partecipazione (i quotidiani più timidi parlano di 1,5 milioni di partecipanti, altri ne registrano due milioni), ma soprattutto la qualità, descritta in generale con la formula “festa di fede”.
Dalle ricerche svolte da Giovanni Preziosi risulta che anche La Società del Sacro Cuore, situata al Gianicolo a Roma, nascose e protesse famiglie ebree, su diretta sollecitazione e indicazione di Pio XII. In un articolo pubblicato da L’Osservatore Romano lo scorso 11 maggio, Giovanni Preziosi ha raccontato di aver svolto una accurata ricerca nell’archivio Generale della Società del Sacro Cuore, dove ha rinvenuto dei documenti rimasti finora nascosti. Si tratta del Giornale della Casa ‘Villa Lante’, nel quale le religiose annotavano tutti gli avvenimenti che di giorno in giorno riguardavano l’istituto, a quel tempo sotto la guida spirituale della superiora generale di origini ispaniche Manuela Vicente, coadiuvata dalla madre vicaria Giulia Datti. Le due suore si occuparono degli aspetti logistico-organizzativi per facilitare l’ospitalità ai rifugiati ebrei e a molti altri antifascisti.
Come ogni anno al Meeting di Rimini si presentano personaggi sconosciuti ai più, ma la cui capacità di compiere opere di bene è molto vicina all’eroismo. Guido Piccarolo, per esempio, arrivato negli Stati Uniti dieci anni fa con una laurea in economia e commercio conseguita all’Università cattolica di Milano, è stato assunto dalla Walt Disney, ma dopo aver visitato una cooperativa di disabili, sognava di mettere insieme una no-profit per aiutare disabili e persone in difficoltà. Così desideroso di dedicarsi alla cura dei più disagiati, si è licenziato dalla Walt Disney e insieme alla collega Nancy Albin ha iniziato a prendersi cura dei reduci di guerra con disturbi da stress post traumatico e da lesioni al cervello.
Il riflesso pavloviano è inevitabile. Dici Giornata Mondiale della Gioventù e ti vengono in mente ragazzotti e fanciulle in braghette corte, t-shirt e foulard con il logo della GMG che festanti e ridenti camminano cantando sotto il solleone. Nell’immagine stereotipata - ma gli stereotipi sono tali perché hanno sempre un fondo di verità - non c’è mai posto per chi in realtà e alla guida di questi gruppi di giovani, cioè i sacerdoti. Forse perché spesso con abile mimetismo nell’abbigliamento questi ultimi si confondono tra i ragazzi e non è facile distinguerli. Anche loro però vivono appieno la GMG e viene da domandarsi cosa mai si porteranno a casa, meglio: in parrocchia, da questa esperienza madrilena. Ecco, il punto sta proprio in questa parola: "esperienza".
Una mostra che parla della crisi attuale, della necessità di ricominciare, della sete di speranza. Attraverso la vicenda dell’esilio babilonese del popolo di Israele "...E rivivrai. Il profeta Ezechiele, la crisi e la speranza” cerca di offrire all’uomo di oggi la spunta giusta per la rinascita. Nel cuore del Meeting di Rimini (padiglione A5), fino al 27 agosto, l’esposizione è curata da don Jonah Lynch insieme ad un gruppo di seminaristi della Fraternità di San Carlo. Si tratta della settima mostra realizzata per il Meeting dalla fraternità sacerdotale fondata da don Massimo Camisasca.
È di oltre 600 morti e di quasi mille feriti il bilancio degli scontri avvenuti nei giorni scorsi in Sud Sudan, lo Stato africano indipendente da meno di due mesi. Lo scenario in questo caso non sono le regioni di confine con il Sudan - Sud Kordofan, Abyei, Unity, Blue Nile - contese per le loro ricchezze petrolifere e ora presidiate dai caschi blu della missione ONU di peace-keeping Unmis per evitare il ripetersi dei gravissimi episodi di violenza ai danni della popolazione civile verificatisi nelle scorse settimane. Non si tratta neanche di un nuovo conflitto tra l’esercito e una delle bande - in certi casi dei veri e propri eserciti - guidate da ex comandanti Spla (il movimento che ha condotto per 20 anni la lotta contro Khartoum) ora divenuti leader dell’opposizione armata al governo sud-sudanese.
La proposta di legge del Ministero del Lavoro della Slovacchia, «definita a favore delle comunità svantaggiate» - stimate in 700, pari ad oltre 200mila persone - ha al suo centro il programma di sterilizzazione, in questo caso volontaria, delle donne, in particolare quelle appartenenti all’etnia rom. La notizia è comparsa sui giornali di tutto il mondo ed è stata definita scioccante. In realtà, come hanno documentato negli anni passati fonti autorevoli - l’Associated Press, per esempio - sono dozzine i casi di sterilizzazioni avvenute tra il 1979 e il 2001 nell’allora Repubblica Ceca, «senza che vi fosse stato consenso formale ed esplicito», quindi in modo forzato e molte donne romni hanno portato i loro casi in tribunale, senza peraltro vedere riconosciuti i loro diritti.
Benedetta crisi delle pensioni, verrebbe quasi da dire. Perché sembra che solo questa crisi abbia avuto il potere di aprire gli occhi ai politici sulla gravità dello squilibrio demografico provocata da quaranta anni di tassi di fertilità bel al di sotto del livello di sostituzione. Peraltro non ci voleva molto a capire che il crollo delle nascite, unito all’aumento della vita media, avrebbe portato nel giro di pochi anni a un rapporto insostenibile tra persone in età produttiva e pensionati. Ma , si sa, in un paese ubriaco di ideologie, guardare la realtà è un esercizio eroico.