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Messaggio del 25 aprile 1987:Cari figli, anche oggi vi invito tutti alla preghiera. Sapete, cari figli, che Dio concede grazie speciali nella preghiera; perciò cercate e pregate, perché possiate comprendere tutto ciò che vi offro qui. Io vi invito, cari figli, alla preghiera col cuore; sapete che senza preghiera non potete comprendere tutto ciò che Dio programma attraverso ciascuno di voi: perciò pregate. Desidero che attraverso ognuno si realizzi il disegno di Dio, che cresca tutto ciò che Dio vi ha dato nel cuore. Perciò pregate, perché la benedizione di Dio possa proteggere ognuno di voi da tutto il male che vi minaccia. Io vi benedico, cari figli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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Alla fine dello scorso mese di giugno, è stata pronunciata dalla Corte Suprema iraniana la condanna a morte per apostasia del pastore evangelico Youcef Nadarkhani, convertito al cristianesimo, poi annullata – come ha riferito Asia News - a condizione del suo ritorno all’islam. La legge civile iraniana non prevede il reato di apostasia, anche se da tempo si discute per varare una legge sul tema. Nel caso del pastore Nadarkhani, che è stato descritto come “falsato” e “extragiudiziale”, sembra che ci sia stata una pressione politica sui magistrati, che si sarebbero divisi sulla condanna. La corte avrebbe fatto uso dell’art. 167 della Costituzione iraniana, che stabilisce che se i giudicanti non trovano le basi per una decisione nella legge civile devono “citare fonti islamiche attendibili o una fatwa valida da cui hanno tratto giudizio così da emanare un verdetto”. Il pastore Youcef Nadarkhani, membro della Chiesa d’Iran, è stato arrestato il 13 ottobre 2009 nella città di Rasht mentre cercava di registrar legalmente la sua chiesa. Si pensa che il suo arresto sia stato causato dalla sua posizione, critica del monopolio islamico nell’istruzione religiosa dei bambini. Inizialmente, è stato accusato di proteste, ma in seguito le accuse sono state cambiate in quella di apostasia e di evangelizzazione di musulmani.
Nel Continente americano bisogna proseguire con fervore l’opera di evangelizzazione facendo risplendere i frutti della fede e dell'apostolato. E’ quanto scrive Benedetto XVI nella lettera inviata al cardinale Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo emerito di Siviglia, inviato speciale dal 7 al 9 agosto prossimi alle celebrazioni per la chiusura dell’anno giubilare nel 500.mo anniversario dell’erezione canonica delle prime circoscrizioni ecclesiastiche delle Americhe, Santo Domingo e La Vega nella Repubblica Domenicana e San Juan a Porto Rico.
Tutte le informazioni sulla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Madrid dal 16 al 21 agosto, sono da oggi disponibili in una nuova originale applicazione per cellulari e dispositivi di ultima generazione, come iPhone, iPod e iPad. L’applicazione voluta dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, e approvata dal Pontificio Consiglio per i Laici, è stata realizzata in cinque lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo, portoghese), dalla Futurtech & Adv Production. Il costo del dispositivo, di soli 3,99 Euro, servirà a finanziare il viaggio dei giovani provenienti dai Paesi più lontani. Alla presentazione dell'applicazione, stamani presso la Sala Stampa della Santa Sede, è intervenuto Marcello Bedeschi, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, che al microfono di Claudia Di Lorenzi spiega come nasce l’iniziativa.
"Perché la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolge a Madrid incoraggi tutti i giovani del mondo a radicare e fondare la loro vita in Cristo”: è l’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di agosto. Il Papa dunque richiama tutti i fedeli a pregare per i giovani che parteciperanno alla Gmg. Su questa intenzione di preghiera,
I giorni dopo la tragedia nel racconto di p. Marco Villa, del Pime. L’impegno immediato dei cattolici. I soccorsi, l’opera paziente dei volontari; dakka rimozione delle macerie all’ascolto dei sopravvissuti. L’eroicità delle maestre della zona intorno a Fukushima, che cercano di tenere allegri i bambini, ma pensano ai loro figli ed elaborano menu senza, carne, pesce, uova, verdure.