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Messaggio del 25 settembre 2018: Cari figli! Anche la natura vi offre i segni del suo amore attraverso i frutti che vi dona. Anche voi, con la mia venuta, avete ricevuto l’abbondanza dei doni e dei frutti. Figlioli, quanto avete risposto alla mia chiamata, Dio sa. Io vi invito: Non è tardi, decidetevi per la santità e per la vita con Dio nella grazia e nella pace! Dio vi benedirà e vi darà il centuplo, se confidate in Lui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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La Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli spiega cause ed effetti della scomunica di p. Lei Shiyin, ordinato senza il mandato del papa lo scorso 29 giugno. Egli non può celebrare riti cattolici e non può governare la diocesi. La possibile cancellazione della scomunica e il perdono della Santa Sede non lo rendono automaticamente vescovo. I vescovi che hanno partecipato all’ordinazione sono ritenuti scomunicati a meno che non provino in modo evidente di essere stati costretti o forzati al gesto. Un appello alla preghiera per i vescovi alla vigilia di un’altra ordinazione episcopale illecita a Shantou.
Una manifestazione questa mattina davanti agli uffici del governo centrale cinese a Hong Kong. I cattolici chiedono il rispetto della libertà personale e religiosa dei vescovi e la liberazione dei prelati sequestrati dalle autorità.
Armati di bastoni e coltelli gli studenti stanno impedendo alla polizia di entrare nell’edificio. Sospetti sul coinvolgimento dei terroristi islamici della Jemaah Anshorut Tauhid. Allerta su possibili attentati del gruppo dopo la condanna a 15 anni del loro leader Abu Bakar Bashir.
La Suprema corte non ha cancellato la condanna capitale; avrebbe solo evidenziato errori procedurali nel caso di Youcef Nadarkhani. Il fascicolo è stato rimandato al tribunale inferiore; probabile il riesame in autunno.
Sarà l’Alta Corte di Multan a giudicare e ad appurare la verità sul caso di Farah Hatim, la ragazza cattolica rapita, islamizzata e costretta a sposare un uomo musulmano nella città di Rahim Yar Khan, nel sud Punjab. E’ quanto l’agenzia Fides apprende da Paul Bhatti, consigliere speciale del Primo Ministro per gli Affari della Minoranze religiose in Pakistan e leader dell’Apma (All Pakistan Minorities Alliance). L’Apma aveva tentato nei giorni scorsi una mediazione, chiedendo alla famiglia musulmana presso cui oggi Farah si trova, di incontrare la ragazza, ribadendo la richiesta ufficialmente a un giudice del tribunale di primo grado a Rahim Yar Khan.
Internet offre sempre maggiori opportunità di informarsi, stabilire relazioni e apprendere. Ma presenta anche numerose insidie. In particolare, sulla rete si stanno diffondendo, sempre più rapidamente, siti legati al mondo dell’occulto e del satanismo. Proliferano spazi web dedicati al maligno e sui social network sono in aumento gruppi di discussione a sfondo demoniaco. Su questo preoccupante fenomeno, che colpisce soprattutto i giovani e anche i minori, si sofferma al microfono di Amedeo Lomonaco, don Aldo Buonaiuto, responsabile del Servizio anti-sette della “Comunità Papa Giovanni XXIII”, fondata da don Oreste Benzi.
Ci sono già 175 mila prenotazioni per le celebrazioni che scandiranno il viaggio che Benedetto XVI compirà in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi. Ieri pomeriggio, a Berlino, la Conferenza episcopale tedesca ha fatto il punto sullo stato dei preparativi della visita apostolica.
Si chiamerà “Missione Metropoli” la nuova iniziativa pastorale per la nuova evangelizzazione che coinvolgerà contemporaneamente nella Quaresima del 2012, alcune delle maggiori città europee. E’ quanto è emerso dalla riunione promossa dal presidente del Pontifico Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione mons. Rino Fisichella, che ha convocato ieri in Vaticano, nella sede del nuovo dicastero, cardinali e vescovi di Barcellona, Esztergom-Budapest, Mechelen-Bruxelles, Dublino,Colonia, Lisbona, Liverpool, Parigi, Torino, Varsavia e Vienna.
Benedetto XVI invita i fedeli a pregare per il mese di luglio affinché "i cristiani contribuiscano ad alleviare, specialmente nei Paesi più poveri, la sofferenza materiale e spirituale degli ammalati di Aids": è questa l’intenzione generale affidata per questo mese dal Papa all’Apostolato della preghiera. La questione dell’Hiv ha un aspetto paradossale: dal punto di vista dei fatti, la Chiesa, attraverso le sue strutture, si prende cura del 25% dei malati di Aids in tutto il mondo. In alcune zone africane la percentuale arriva anche al 100%. Ma sul fronte mediatico, la comunità cattolica riceve spesso molte accuse, nonostante la Chiesa in questo campo – ha ricordato con decisione Benedetto XVI – faccia "più di tutti gli altri".
Pubblichiamo di seguito un articolo di don Enrico Finotti, parroco di S. Maria del Carmine in Rovereto (TN), che apparirà prossimamente sulla rivista formativa Liturgia “culmen et fons”.
Il 13 luglio grande festa a Budrie, frazione di san Giovanni in Persiceto vicino a Bologna. Si ricorda la morte di santa Clelia Barbieri, avvenuta il 13 luglio 1870, quando Clelia aveva 23 anni. Era una ragazza del popolo. Nata e vissuta alle Budrie, apparteneva a una famiglia che era forse la più povera della zona, ma la più ricca di amore. Il matrimonio dei genitori di Clelia era stato molto contrastato e aveva fatto scandalo. Giuseppe Barbieri, 20 anni, faceva il garzone presso i Nanetti, nobili e i più ricchi della zona. In quella casa c’era una ragazza, Giacinta, 28 anni, molto bella, e Giuseppe si innamorò di lei. Amore subito ricambiato. Ma si trattava di una storia impossibile, secondo i costumi del tempo. Giacinta doveva sposare un nobile e non certo un povero garzone analfabeta. Tutta la famiglia Nanetti insorse, scandalizzata. In particolare uno zio di Giacinta, Zefferino, medico. Giuseppe venne perseguitato, cacciato dal lavoro e Giacinta chiusa a chiave in casa. Ma i due innamorati non cambiarono idea e alla fine fu concesso che si sposassero, ma a crudeli condizioni: Giacinta, venne cacciata di casa e diseredata. Da ricca che era, per amore divenne poverissima. Un anno dopo il matrimonio, divenne mamma di Clelia e in seguito ebbe anche una seconda figlia, Ernestina. Nel 1878 il suo sposo, Giuseppe, colpito da colera morì a solo 33 anni. Per Giacinta le condizioni di povertà si aggravarono. Dovette affrontare enormi sacrifici per crescere le due figlie. Così Clelia ebbe una esistenza durissima, illuminata, però, da grande fede e da grande amore.
Offrire speranza all'Egitto è l'obiettivo di cinque progetti che l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) sta sovvenzionando. L'ufficio britannico dell'associazione lo ha annunciato parlando di un pacchetto di programmi per le comunità cattoliche di molti Paesi, dall'India all'Uganda. In Egitto, ACS fornisce in primo luogo aiuto economico alle suore che lavorano nella Diocesi di Assiut, dove le comunità religiose offrono educazione cristiana e aiutano a gestire i dispensari nelle zone più povere dell'Alto Egitto, a sud della capitale Il Cairo. Nella stessa zona, ACS Gran Bretagna sovvenziona la formazione di 15 seminaristi della Diocesi di Minya, che avviene nel monastero di San Leone Magno, nel sobborgo cairota di Maadi.
Ma l’Italia è ancora un paese cattolico? Forse fino a cinquant’anni fa era ancora innegabile la permanenza di una sorta di sentimento comune, o meglio “maggioritario”, di appartenenza a una certa storia familiare e sociale, a certi “valori” veicolati dalle istituzioni e dalle pratiche del cattolicesimo diffuso nella nostra nazione, percepiti ancora, poco o tanto, come essenziali alla nostra cultura (la famiglia, il lavoro, l’onestà, la generosità, la solidarietà ecc.). E questo, naturalmente, a prescindere dal fatto che tali riferimenti costituissero ancora, o piuttosto non costituissero più, il contenuto di un’esperienza personale di fede. Che cosa è successo da cinquant’anni a questa parte? Tali riferimenti non sono spariti, è vero; essi rappresentano come un’eredità che non si nega, anche perché per molti essa ha coinciso (e continua a coincidere) con un segmento importante della propria biografia - quello dell’adolescenza -, ma è come se essi avessero perso la loro funzione operativa nel determinare la mentalità e le azioni delle persone, e conservassero un peso residuale, ridotto ad una serie di regole di comportamento che ci si deve sforzare di realizzare.
Blasfema e sacrilega? Probabilmente no. Irriverente e forzata? Certamente sì. La nuova pubblicità per la campagna abbonamenti 2011/2012 di Sky, visibile sui giornali e in televisione, gioca sul potere miracolistico dello sport, usando come testimonial d’eccezione alcuni campioni d’Italia. Lo slogan è esplicito: “Solo su Sky lo sport fa miracoli”. Il claim finale è altrettanto chiaro: “Beato chi si abbona”. Fra i protagonisti, la parte del leone è riservata – poteva essere altrimenti? – ai calciatori. Pirlo (Juventus) riesce con un tiro di precisione riesce a far suonare le campane, Ambrosini (Milan) e Mauri (Lazio) gettano in acqua una rete e raccolgono un numero spropositato di palloni da calcio, Eto’o (Inter) resta sospeso a mezz’aria durante una rovesciata grazie alla funzione “pausa”, Piqué (Barcellona) elargisce a un’anziana signora il dono del palleggio funambolico, la statua di Totti (Roma) stilla una goccia di sudore visibile soltanto in alta definizione. Ma ci sono anche noti campioni di altri sport: il cestista Gallinari genera una pioggia di palloni da basket prontamente raccolti dal popolo “affamato” di Nba, il rugbista Castrogiovanni sfonda un muro di folla e solleva un passante nel gesto della “touche”, la nuotatrice Pellegrini compie al contrario il gesto di Mosè e ricongiunge due ali d’acqua per riempire una piscina vuota.
Lo slogan sta invadendo tutta la pubblicistica cattolica: i giovani d’oggi sono la prima generazione incredula. Questo accade dopo anni di catechismo parrocchiale e di insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Come può essere successo? E tuttavia non è una novità degli ultimi tempi. Una cinquantina di anni fa – e quindi ancor prima della cesura del ’68 - don Luigi Giussani era partito proprio dalla constatazione di cristianesimo solamente di facciata praticato dai giovani del suo tempo. Li aveva incontrati in treno e li incontrava a scuola: bravi ragazzi che frequentavano preti e oratorio, ma in scuola sparivano nel nulla. Evidentemente lo scollamento tra la generazione dei padri e quella dei figli ha radici profonde, che tuttavia ora emergono in superficie con una fioritura impressionante, manifestata dal palese allontanamento della gioventù dalla Chiesa.
unque, nella nuova manovra finanziaria è prevista una tassa sul divorzio. Sono 37 euro per le separazioni consensuali e 85 per quelle conflittuali che comportano questioni giuridiche relative a beni e figli, quindi l’intervento del giudice. La novità è contenuta nel capitolo Disposizioni per l’efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie», dove viene modificato l’elenco dei procedimenti da affrontare in tribunale che ora sono a costo zero. Secondo una stima resa nota dal quotidiano economico Il Sole-24 Ore, visto che nel 2010 le separazioni sono state circa 114mila separazioni e i divorzi oltre 66mila (nel 70% consensuali), la nuova tassa sul divorzio dovrebbe portare all’erario un gettito di circa 10 milioni e mezzo.
La Comunità Cenacolo, dedita alla riabilitazione dei tossicodipendenti, ha aperto la sua prima casa in Spagna, nella rettoria della parrocchia di Fogars de Montclús, in provincia di Barcellona. Monsignor Josep Àngel Sáiz, Vescovo di Terrassa, ha presieduto il 2 luglio una Messa nella parrocchia della piccola località in occasione dell'inaugurazione della casa, che in questi primi tempi accoglie dodici residenti. Nella sua omelia, il presule ha parlato dei pilastri della Comunità: la preghiera, il lavoro e l'amicizia. Ha quindi ringraziato la Comunità per la sua presenza nella Diocesi e si è riferito al Cuore Immacolato di Maria, che si celebrava quel giorno, sottolineando la fermezza della Vergine e la sua risposta generosa alla chiamata di Dio.
In un passaggio del Vangelo secondo Giovanni, Gesù disse a Nicodemo: “Dio, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” (Gv 3,16-18). E per salvare gli umani che cadono per la loro fragilità, la Chiesa ha il sacramento della confessione. Un sacramento la cui pratica è centrale per l’opera di conversione, e che sta tornando al centro dell’attenzione di fedeli e teologi. A questo proposito don Andrea Mardegan, cappellano del collegio universitario Torriana di Milano, ha pubblicato per le edizioni Paoline il libro "Il sacramento della gioia" in cui presenta brani evangelici che hanno un legame immediato con i temi della conversione, della richiesta di perdono, della confessione e della riconciliazione.
“Bisogna avere comprensione per i giovani che scelgono di costruirsi una vita parallela su internet, a volte anche indossando maschere, creando falsi profili sui social network o pseudo-identità nelle chat”. E’ il messaggio lanciato l'11 luglio dallo scrittore Carlo Climati, autore di saggi sul mondo giovanile, intervenuto al corso dal titolo “La suora nell’epoca digitale”, organizzato a Roma dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Il corso, che si concluderà il 13 luglio, si rivolge a tutte le religiose che desiderano approfondire l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione, per la vita personale e per l’apostolato.